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lunedì 14 novembre 2011

NOI SIAMO LA LEGANORD

Il Ministro dell'Interno Maroni resterà alla storia come il Ministro che ha arrestato più mafiosi nella storia della repubblica Italiana. 
















La Lega rimarrà l'unica opposizione in parlamento.
La Leganord continua, dopo vent'anni, nell'intento di salvaguardare il Nord, le sue imprese, la sua gente. Dopo la crisi che sta colpendo il mondo intero tutti i partitucoli più o meno democristiani si piegano a quello che è il volere di banche e finanzieri. E' grazie, o meglio a causa, di queste flessioni, di queste debolezze che il Nord Italia, da potenza economica mondiale (leggersi qualche numero su qualche rivista economica a caso) viene adesso considerata il capro espiatorio di tutti i mali europei.
Da quando Monti ha ricevuto l'incarico da Napolitano tutti esultano, personalmente mi chiedo cosa ci sia da esultare se il Presidente della Repubblica non vede una classe dirigente in grado di gestire il nostro paese? Cosa c'è da esultare se la politica ha dimostrato di essere analfabeta e per questo viene commisariata da una persona che di politico ha ben poco? Cosa c'è da esultare se una serie di personaggi sono in politica da 20 anni e non sono riusciti a portare un minimo passo avanti per l'Italia che tanto si sono impegnati a elogiare e festeggiare?

Ci sono personaggi giovani in gamba, c'è Tosi, c'è Renzi, ce ne sono centinaia che hanno una voglia di matta di dimostrare cosa può fare l'Italia. Eppure i vecchi politicanti esultano perché grazie ad un governo tecnico viene data loro la possibilità di tirare avanti un altro po'.
Inoltre.. Tornerà l'Ici, torneranno tasse e accise per ripianare i debiti strutturali, che non si ripianano con le tasse ma modificando la struttura economica, questo Monti dovrebbe saperlo, o almeno speriamo. Le pensioni verranno toccate, non è tanto per gli anni in più di lavoro, ma per il fatto che l'80% dei soldi risparmiati circa, saranno presi dal Nord, ancora una volta dal Nord.

Insieme a Berlusconi la Lega è riuscita a partire col federalismo, nonostante tutto quello che si dice sulla carta stampata e nonostante, e qui devo dirlo, l'incapacità della Lega di comunicare in modo tecnico e inequivocabile. Calderoli è quasi riuscito nell'intento di metter tutti d'accordo, convincendo ogni ente, e ogni italiano, che è il federalismo lo strumento con il quale l'Italia può fare davvero un passo avanti. Ora molti dei passi fatti potranno venire cancellati in men che non si dica con decreti o leggi fatte appositamente.
 Grazie a Maroni si è stabilito il record di arresti e di recuperi di denaro nei confronti delle organizzazioni mafiose. Si sono stabiliti accordi per gestire l'immigrazione clandestina, si è protetto il Made in Italy, di tutta l'Italia e non solo del Nord. E tanto altro ancora.

Certamente si poteva e si doveva fare di più. C'è chi dice che l'Italia è rimasta ferma durante la crisi: un po' è vero, ma in Italia non è stato licenziato un dipendente pubblico, non sono stati fatti mancare soldi e sostegno a nessuno, si è proceduto con infrastrutture importanti e si è fissato l'obiettivo del pareggio di bilancio.
Perché non chiedere a francesi e tedeschi, e alle loro banche quanto hanno fatto negli ultimi due anni? Loro mica ce l'hanno un sud africano e una casta politica straviziata, strapagata e soprattutto stranumerosa.

Ora è il momento di cominciare da capo. La Lega dopo 20 anni di gavetta si deve alzare in piedi, senza guardare troppo agli acciacchi e alle ferite, e continuare nel cammino che l'ha portata fin qui. Dalla sua c'è un progetto, c'è un'idea che si è rivelata giusta e alla quale, chi non aveva e non ha tutt'ora idee si è accodato. C'è bisogno di rinnovamento e c'è bisogno di tirar fuori i coglioni. L'italia non è fatta solo di furboni e di strafottenti, è fatta anche di gente che lavora e progredisce e che tutto il mondo ci invidia. Gente del Nord.

Paolo Borlenghi

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