Gentile Direttore,
a seguito della vicenda che ha visto l'arresto di undici persone a Parma tra le quali il Comandante della Polizia Municipale, vi sono stati naturalmente vari interventi di leader politici locali e nazionali. Tra questi ho notato con particolare disgusto quello del Presidente della Regione Vasco Errani. Egli, scandalizzato dall'accaduto, ha auspicato un'indagine completa sulla brutta storia che ha turbato l'estate parmigiana. E' giusto, siamo d'accordo tutti. Vorrei tuttavia ricordare ai lettori che in tempi recenti, Giovanni Errani, fratello di Vasco Errani, fu indagato dalla Procura di Bologna per finanziamenti alla cooperativa agricola Terremerse di Bagnacavallo (Ravenna), da lui presieduta fino al gennaio 2010. L'inchiesta nata dopo un articolo dello scorso ottobre del quotidiano ‘Il Giornale’, che aveva ipotizzato abusi e irregolarità nella concessione da parte della Regione di un finanziamento da un milione di euro per la costruzione di un nuovo stabilimento. Il Pm ipotizzò reati che vanno dalla truffa aggravata all’abuso d’ufficio a carico di alcuni funzionari regionali. Sapete com'è, nacquero sospetti legittimi sul fatto che il fratello di un Governatore riceva un milioncino dalla Regione. Io un paio di miliardi da mio fratello non li ho mai ricevuti... Esponenti del Pdl chiesero di istituire una commissione d’inchiesta per verificare la regolarità della procedura, ma la richiesta fu respinta. Come mai presidente Errani le inchieste che coinvolgono i suoi avversari debbono arrivare ad una soluzione e, invece, quelle che riguardano suo fratello no?
Marco Chierici
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