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mercoledì 26 ottobre 2011

La rassegna stampa della Lega Nord Emilia.










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domenica 23 ottobre 2011

L’elenco di tutti gli esponenti del Pd arrestati, indagati, imputati e condannati


Assolutamente privi di qualsiasi velleità giustizialista o volontà di emulare Il Fatto Quotidiano, che il 28 luglio 2010, senza troppi complimenti, ha pubblicato un elenco di tutti i 35 parlamentari del PdL indagati o messi sotto inchiesta, senza curarsi del fatto che i condannati in via definitiva erano ben pochi e che in compenso alcuni degli “indagati” erano già stati assolti, pubblichiamo una lista di tutti gli indagati, arrestati, imputati e condannati del Pd. Solo del Pd, perché sembrano fare meno notizia. Chiarendo, proprio perché non siamo forcaioli, che non tutti sono stati condannati in via definitiva. Anzi, Ottaviano Del Turco, ad esempio, ha subìto una sorta di persecuzione giudiziaria del tutto immotivata, ed è stato costretto a dimettersi da presidente dell’Abruzzo. Tanti altri però sono stati condannati in via definitiva, a riprova che la cosiddetta “questione morale” riguarda eccome il Pd. Avete mai sentito parlare del bue che dà del cornuto all’asino? Ecco, è la storia del Pd, a giudicare dai numerosi nomi che compongono l’elenco.
Per ulteriore correttezza: P=patteggiamento, A=arresto, I=indagato, R=rinviato a giudizio o imputato.
Piemonte 8
A P Bartolomeo Valentino ex assessore di Collegno (Torino): 2 anni per concussione.
P Antonio Tenace assessore della Provincia di Novara: 2 mesi e 20 giorni per violazione del segreto d’ufficio.
R Michele Cressano consigliere comunale a Vercelli: falso ideologico e abuso d’ufficio.
Giusi La Ganga candidato alle ultime elezioni comunali del Pd: 20 mesi di reclusione e multa di 500 milioni di lire per finanziamento illecito ai partiti.
Giuseppe Catizone sindaco di Nichelino: abuso edilizio.
R Andrea Oddone sindaco di Ovada: omicidio colposo.
I Franco De Amicis ex segretario Pd Basso Canavese: bancarotta fraudolenta.
Liguria 8
A Franco Pronzato ex consigliere di Claudio Burlando e Bersani: corruzione.
A Franco Bonanini presidente del Parco delle Cinque Terre e parlamentare europeo: truffa e associazione a delinquere.
A Roberto Drocchi funzionario, ex candidato di Savona: truffa continuata e falso in atti pubblici.
I Vito Vattuone consigliere regionale: associazione per delinquere, corruzione e altri reati.
I Giancarlo Cassini assessore regionale all’Agricoltura: associazione a delinquere, corruzione e altri reati.
P Massimo Casagrande ex consigliere comunale di Genova: 1 anno e 6 mesi per corruzione.
P Claudio Fedrazzoni ex consigliere comunale di Genova: 1 anno e 6 mesi per turbativa d’asta.
P Stefano Francesca ex portavoce del sindaco di Genova: 1 anno e 4 mesi per corruzione.
Lombardia 2
I Filippo Penati ex presidente della Provincia di Milano: corruzione, concussione e finanziamento illecito.
A Tiziano Butturini ex sindaco di Trezzano sul Naviglio: 2 anni e 5 mesi per corruzione.
Emilia-Romagna 9
I Luigi Ralenti sindaco di Serramazzoni (Modena): corruzione e turbativa d’asta.
I Alberto Caldana ex assessore della Provincia di Modena: peculato.
P I Flavio Delbono ex sindaco di Bologna: 1 anno e 7 mesi per truffa aggravata, peculato, intralcio alla  giustizia.
I Alberto Ravaioli sindaco di Rimini: abuso d’ufficio.
I Aldo Preda, ex senatore, Cinzia Ghirardelli, membro coordinamento provinciale, Cesare Marucci, ex consigliere comunale di Ravenna, Gianluca Dradi ex assessore di Ravenna: tutti per falso in bilancio.
I Nerio Marchesini attivista: trasferimento fraudolento di valori di una ‘ndrina calabrese.
Toscana 15
R Alberto Formigli ex capogruppo in comune a Firenze: associazione per delinquere, corruzione e altri reati.
R Salvatore Scino vicepresidente del consiglio comunale: falso ideologico.
I Andrea Vignini sindaco di Cortona (Arezzo): abuso d’ufficio.
I Graziano Cioni ex assessore di Firenze: corruzione e violenza privata.
I Gianni Biagi ex assessore all’Urbanistica di Firenze: corruzione.
I Gianluca Parrini consigliere regionale: abuso d’ufficio.
I Gian Piero Luchi ex sindaco di Barberino del Mugello: abuso d’ufficio.
I Alberto Lotti ex vicesindaco di Barberino del Mugello: corruzione e abuso d’ufficio.
I Paolo Cocchi ex assessore regionale: abuso d’ufficio.
I Daniele Giovannini ex assessore comunale di Barberino del Mugello: abuso d’ufficio.
I Giovanni Guerrisi consigliere comunale di Barberino del Mugello: falso ideologico.
I Marzio Flavio Morini sindaco di Scansano (Grosseto): corruzione.
I Fabrizio Agnorelli sindaco di Piancastagnaio (Siena): truffa aggravata e falso.
R Fabrizio Neri ex sindaco di Massa-Carrara: abuso d’ufficio.
I Antonella Chiavacci ex sindaco di Montespertoli: omissione di controllo.
Umbria 7
I Eros Brega presidente del consiglio regionale: peculato e concussione.
I Maria Rita Lorenzetti ex presidente della regione: abuso d’ufficio.
I Maurizio Rosi ex assessore regionale alla Sanità: abuso d’ufficio.
I Luca Barberini consigliere regionale: peculato.
I Nando Misnetti sindaco di Foligno: peculato.
I Sandra Santoni ex capo di gabinetto di Lorenzetti: peculato.
R Giacomo Porrazzini ex sindaco di Terni ed ex deputato europeo: disastro ambientale e truffa.
Marche 1
P Fabio Sturani ex sindaco di Ancona: 1 anno e 9 mesi e interdizione dai pubblici uffici per 5 anni per concussione.
Puglia 7
P Domenico Gatti sindaco di Modugno (Bari): falso ideologico.
I Alberto Tedesco senatore: associazione per delinquere, corruzione, concussione, turbativa d’asta, abuso d’ufficio e falso.
I Michele Mazzarano ex segretario organizzativo del partito: finanziamento illecito ai partiti.
R P Flavio Fasano ex sindaco di Gallipoli (Lecce) ed ex assessore provinciale ai Lavori pubblici: 2 anni per falso e rinviato a giudizio per turbativa d’asta.
A I Sandro Frisullo ex vicepresidente della regione: associazione a delinquere e turbativa d’asta.
I Antonio De Caro capogruppo al consiglio regionale ed ex assessore di Bari alla Mobilità e al traffico: tentativo d’abuso d’ufficio.
I Adolfo Schiraldi ex presidente consiglio comunale di Triggiano (Bari): concussione.
Calabria 4
R I Agazio Loiero ex governatore regionale: associazione per delinquere, falso e abuso d’ufficio e imputato per abuso d’ufficio.
R Nicola Adamo ex vicepresidente della giunta regionale: associazione per delinquere, falso e abuso d’ufficio e imputato per associazione per delinquere, concussione, abuso d’ufficio.
A I Pietro Ruffolo assessore comunale di Cosenza: associazione per delinquere finalizzata alla truffa e al riciclaggio, e arrestato per detenzione abusiva d’armi.
P Giuseppe Mercurio ex capogruppo al Comune di Crotone, 4 anni per voto di scambio.
Veneto 2
P Statis Tsuroplis imprenditore iscritto al partito ed ex consigliere del sindaco di Venezia: 1 anno e 9 mesi per corruzione.
P Tullio Cambruzzi, tesserato pd e manager pubblico: corruzione, ha patteggiato 2 anni.
Lazio 5
Piero Marrazzo ex presidente della regione dimessosi dopo una vicenda di cocaina e trans.
R Francesco Paolo Posa ex sindaco di Frascati e consigliere provinciale: truffa, falso e indebita percezione di  erogazioni pubbliche.
I Guido Milana eurodeputato ed ex presidente del consiglio regionale: truffa, falso e indebita percezione di  erogazioni pubbliche.
I Ruggero Ruggeri consigliere provinciale: truffa, falso e indebita percezione  di erogazioni pubbliche.
R Valdo Napoli ex assessore all’Ambiente di Montefiascone: corruzione.
Campania 13
R I  Antonio Bassolino ex presidente della regione: epidemia colposa e omissione d’atti d’ufficio, sotto processo per truffa aggravata ai danni dello Stato e frodi in pubbliche forniture e per peculato.
I Rosa Russo Iervolino ex sindaco di Napoli: epidemia colposa e omissione in atti d’ufficio.
I Andrea Lettieri ex sindaco di Gricignano d’Aversa (Caserta): concorso esterno in associazione mafiosa.
I R Vincenzo De Luca ex senatore e sindaco di Salerno: abuso d’ufficio, concussione, associazione per delinquere finalizzata a truffa e falso.
P Corrado Gabriele consigliere regionale ed ex assessore regionale: 4 anni e 3 mesi per pedofilia.
A R Aniello Cimitile presidente della Provincia di Benevento: falso.
I Enrico Fabozzi sindaco Villa Literno: concorso esterno in associazione mafiosa
A I Fabio Solano componente direttivo cittadino pd di Benevento: truffa.
I Giuseppe Russo cons. regionale: truffa. Carlo Nastelli ex consigliere comunale di Castellammare: tentata estorsione.
R Carlo Nastelli, Nino Longobardi, Antonio Cinque ex consiglieri comunali di Castellammare di Stabia: truffa ai danni dello Stato e concorso in falso.
Sardegna 3
I Renato Soru, ex presidente regione, consigliere regionale e membro della segreteria nazionale: aggiotaggio, assolto in primo grado per abuso d’ufficio e turbativa d’asta.
P Graziano Milia presidente Provincia di Cagliari: 1 anno e 4 mesi per abuso d’ufficio.
I Roberto Deriu, presidente Provincia di Nuoro: abuso d’ufficio.
Abruzzo 7
R Ottaviano Del Turco ex presidente della regione: associazione per delinquere, concussione, corruzione e altri reati.
R Antonio Boschetti ex assessore regionale alle Attività produttive: associazione per delinquere, concussione e altri reati.
R Bernardo Mazzocca ex assessore regionale alla Sanità. associazione per delinquere, concussione e abuso d’ufficio.
R Camillo Cesarone ex capogruppo alla regione: associazione per delinquere, concussione e corruzione.
P Luciano D’Alfonso ex sindaco di Pescara: 4 mesi per abuso d’ufficio.
I Massimo Cialente sindaco dell’Aquila: rifiuto in atti d’ufficio.
I Fabio Ranieri consigliere comunale dell’Aquila: truffa.
Basilicata 4
I Franco Stella presidente Provincia Matera: indagato per abuso d’ufficio.
R Prospero De Franchi ex presidente del consiglio regionale: rinviato a giudizio per falso e truffa.
R Pasquale Robortella consigliere regionale e sindaco di San Martino d’Agri: rinviato a giudizio per truffa ai danni dell’Ue.
I Nicola Montesano consigliere comunale di Policoro (Matera): indagato per falso e turbativa d’asta.
Sicilia 7
A Gaspare Vitrano deputato regionale: concussione.
I Elio Galvagno consigliere regionale: falso in bilancio.
I Salvatore Termine consigliere regionale: falso in bilancio.
I Vladimiro Crisafulli senatore: falso in bilancio, rinviato a giudizio per abuso d’ufficio.
I Giuseppe Picciolo deputato regionale: calunnia.
P Vittorio Gambino funzionario: falso in atto pubblico.
P Giuseppe Palermo funzionario: falso in atto pubblico.
Totale: 102. I buoi che danno dei cornuti agli asini, per l’appunto.
fonteblog: "questaèlasinistraitaliana"

Stanziati 1,655 Mld per la ricerca. Perché nessuno ne parla?

(ANSA) – ROMA, 21 OTT –


 “Gelmini, comincia fase investimenti per puntare a innovazione. Un miliardo e 655 milioni, piu’ un ulteriore 7% di risorse, saranno assegnati agli enti pubblici di ricerca in quella che il ministero per l’Istruzione, la Ricerca e l’Universita’, Mariastella Gelmini, ha definito, ”una nuova fase di investimenti” destinata a caratterizzare o’a seconda fase della legislatura. Lo ha detto oggi lo stesso ministro, dopo avere incontrato a palazzo Chigi i neo-presidenti degli enti, presente il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta”.
Ma io non vedo link su facebook degli studenti che di solito attaccano la Gelmini, ve li ricordate? Dai quelli che hanno devastato il centro di Roma con la loro manifestazione pacifica (cavolo devastano il centro, poi piazza San Giovanni, sono sempre così pacifiche le manifestazione dei pacifinti di sinistra). Nessuno salirà sul tetto dell’università questa volta? I vari Bersani, Vendola, Di Pietro non andranno a fare loro visita? No, nessuno darà risalto a questa importante notizia, perchè l’unica cosa che sanno fare a sinistra é criticare, lamentarsi e scioperare. Quindi pensiamoci noi, il popolo del fare, a lavorare…anche per loro.

Approda alla Camera la legge “anti-burca”, ma per la sinistra è un attentato alla libertà

Il ddl  anti-burca sarà all’esame dell’Aula della Camera la prossima settimana. “Sono molto contenta per questa decisione presa oggi dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio – commenta la parlamentare Pdl, Souad Sbai – perche’ l’Italia si metterà così al passo con il resto d’Europa dove e’ già vietato”. “Pensare a una donna con il burca – aggiunge la Sbai – significa non pensare a una donna. E’ ora di smetterla con la segregazione della donnamusulmana”.E’ fin troppo evidente che le dichiarazioni di Livia Turco sul disegno di legge contro il burqa, contraddistinte da irritante ipocrisia, non fossero sincere ma dettate dalla solita strategia di opporsi sempre alle proposte della maggioranza, anche quando queste suonano, sensate, ragionevoli, condivisibili.Secondo Livia Turco, il voto contro il burca sarebbe un attentato alla libertà di scelta della donna islamica. Non poteva pronunciare una frase più egoistica di questa. E’ la solita meschina, ignorante e vergognosa presunzione di chi ha avuto il privilegio di non aver mai sperimentato la condizione di schiava nel suo paese grazie a quel provvidenziale corso della storia italiana che, dal dopoguerra, ha concesso alle donne libertà, democrazia, emancipazione. Forse la sig.ra Turco confonde la libertà di scelta con la libertà di essere, di sentire, di sognare, di volare e soprattutto di guardare il mondo senza quel triste abito funereo che impedisce alla donna islamica di immergersi sorridente tra la gente, per le strade, nella natura.E’ la solita battaglia strumentale, per colpire, per abbattere, per distruggere. Ma questa volta la Livia l’ha “sparata grossa” perché nessuna donna che si dichiari progressista, libera ed emancipata potrebbe condividere la sua opinione che nasce solo dall’ obbligo politico di allinearsi alle direttive di partito anzi che obbedire alla sua coscienza.E’ possibile che un parlamentare che si occupa di questioni sociali non abbia la sensibilità di immedesimarsi nella condizione delle altre donne siano esse islamiche , occidentali , asiatiche e via dicendo? Dov’è quel sentimento di empatia che Jeremy Rifkin tanto decanta nel suo libro “La Civiltà dell’Empatia” come mezzo di unione e di salvezza delle società moderne? Certo che all’onorevole questo sentimento non sembra neanche sfiorarla tanto forte è in lei il sentimento opposto di ricacciare le donne islamiche, in occidente, sempre più nell’ inferno del loro silenzio, della loro emarginazione, della loro ancora persistente schiavitù. Cara Livia se fossi un giudice, ti condannerei a vivere tra i talebani almeno per un anno intero, avvolta naturalmente, nel lungo abito nero che ti copre il viso e sotto un sole cocente di 40 gradi all’ ombra. Forse allora, distrutta nell’anima, implorerai l’occidente di venirti a salvare. E come potrebbe l’Italia salvarti se tu con il tuo giudizio avrai nel frattempo diffuso in ogni angolo del paese questo costume barbaro sì da non poter più tornare indietro?
Pensaci cara Livia, e vivi sonni tranquilli perché fortunatamente ci sono le donne del PDL a salvarti in primis l’onorevole Souad Sbai che tanto sta lavorando per far comprendere alle donne ostinate come te, che la libertà di scelta deve essere per amare la vita in pieno sole e non tra le sbarre di una stoffa grigliata.
Fonte http://www.imolaoggi.it/?p=5223