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sabato 12 novembre 2011

Mario Monti e i così detti "poteri forti". Mai sentito parlare del "Gruppo Bilderberg" ? Dove sono adesso i "Partigiani" del 2° millennio che vogliono combattere contro i Poteri Forti ?

'Non so se Monti riuscirà a risollevarci. Non credo a quello che dicono in Tv, né sui giornali.  Però le prese per i fondelli le odio. Mario Monti sarà anche bravo, sarà un economista di valore, sarà tutto quello che vuoi. E' certificata, però, la sua appartenenza a certe associazioni sulle quali non mi esprimo. Cito il Bilderberg Group, ad esempio. 


Storia - Per chi non avesse mai sentito parlare di questa sorta di associazione, ricordiamo brevemente cos’è il Gruppo Bilderberg: si tratta di un incontro annuale a cui partecipano, come detto in precedenza, personalità influenti del mondo economico, politico e bancario. Gli incontri avvengono quasi sempre in Europa (ogni 4 anni è prevista, invece, la trasferta in Usa o Canada) in alberghi o resort di lusso. Proprio uno di questi alberghi, il primo ad aver ospitato una riunione del gruppo nel 1954, dà allo stesso gruppo anche il nome: si tratta dell’Hotel de Bilderberg, a Oosterbeek, in Olanda. Nella stessa Olanda, a Leida, si trova anche l’ufficio di rappresentanza del gruppo. Secondo le teorie complottiste, proprio al Gruppo Bilderberg sarebbero da attribuire le colpe per la crisi economica in corso.
Alcuni la ritengono un’invenzione, un’esagerazione dettata dalla paranoia, altri una struttura legittima e per certi versi necessaria, altri ancora – pochi, purtroppo – la conoscono da tempo e in qualche modo cercano di combatterla o per lo meno di non piegarsi a essa. La stragrande maggioranza della gente tuttavia – e questa è proprio la sua forza maggiore – non ha la minima idea di cosa si stia parlando. Questa idea ce la possiamo fare grazie all’ultimo, imponente lavoro del giornalista investigativo Daniel Estulin e l’oggetto misterioso a cui si fa allusione nelle prime righe di questo articolo è proprio il famigerato gruppo Bilderberg, protagonista del libro dell’autore spagnolo Il Club Bilderberg – La storia segreta dei padroni del mondo .
Questa storia ha inizio in un luogo e una data precisi, il 29 maggio del 1954 a Oosterbeek, una piccola cittadina dei Paesi Bassi, presso l’Hotel Bilderberg. Lì, su iniziativa del principe olandese Bernhard, si riunirono le maggiori personalità del mondo politico, di quello economico, industriale e militare, ponendo le basi per la creazione di una sorta di conferenza, o se volete di società segreta, che da quel momento ogni anno, per un fine settimana, si sarebbe riunita in un paesino del mondo occidentale per confrontarsi sulle problematiche del pianeta e studiare delle soluzioni a esse da attuare attraverso gli strumenti a propria disposizione, a ben vedere sostanzialmente illimitati dato che si trattava di presidenti, governatori, potenti industriali, affermati giornalisti e personalità di elevatissimo calibro.
Italiani - Molti gli italiani che hanno partecipato alle riunioni del Bilderberg, da Gianni ed Umberto Agnelli a Romano Prodi, da Franco Bernabè a Mario Monti. Gli elenchi completi con i nomi di tutti i membri del Bilderberg sono disponibili ai seguenti link: ”  http://www.bilderbergmeetings.org/governance.html” e “http://www.bilderbergmeetings.org/former-steering-committee-members.html “.
La conferenza ‘segreta’ di Bildenberg, che riunisce ogni anno personalita’ di importanza mondiale, e’ da oggi riunita a St. Moritz, nel cantone elvetico dei Grigioni. L’incontro – ha riferito l’agenzia di stampa svizzera Ats – si svolge nella discrezione piu’ assoluta nel lussuoso albergo Suvretta House e dovrebbe concludersi il 12 giugno.



intervista con il giornalista investigativo Daniel Estulin che segue questo inquietante fenomeno da anni. 

IL CLUB ESCLUSIVO - La conferenza di Bilderberg e’ un club esclusivo che dal 1954 riunisce, segretamente, influenti personalita’ del mondo economico e politico in particolare. Il carattere estremamente segreto della riunione e’ regolarmente criticato da alcuni che lo considerano antidemocratico. Tra di loro i giovani socialisti grigionesi che hanno gia’ annunciato l’intenzione di organizzare una manifestazione di protesta a St. Moritz l’11 giugno. Bilderberg si definisce un forum internazionale esiguo, flessibile, informale e off-the-record e la sua unica attivita’ e’ la sua conferenza annuale. L’incontro non prevede ne’ risoluzioni, ne’ voti, ne’ dichiarazioni politiche. Dal 1954, data del primo incontro in Olanda nell’Hotel Bilderberg che ha dato il nome all’evento, cinquantasette conferenze sono state organizzate. Tra le grandi personalita’ che vi hanno partecipato in passato e’ spesso citato quello dell’ex segretario di Stato Usa Henry Kissinger, l’ex presidente americano Bill Clinton o il cancelliere tedesco Gerard Schroeder.
Già, perché i meeting del Bilderberg hanno caratteristiche molto particolari: si tengono generalmente in piccole cittadine, dove l’opinione pubblica e l’informazione non sono massicciamente presenti (nel 2004 la riunione ha avuto luogo a Stresa, un piccolo comune sul Lago Maggiore). L’accesso è rigorosamente a invito, il quale avviene secondo criteri che prendono in considerazione l’influenza della posizione dell’ospite e il grado di controllo che egli ha su determinati settori chiave. I partecipanti hanno il divieto assoluto di rilasciare dichiarazioni ai giornali, così come è tassativamente vietato ai giornalisti anche solo avvicinarsi al luogo di svolgimento della manifestazione, pena l’arresto (lo stesso Estulin è stato arrestato diverse volte nel corso delle sue indagini sul campo); ovviamente fanno eccezione i giornalisti regolarmente invitati, come lo era Katherine Graham, direttrice del Washington Post, e come lo fu Fehru Koru, un giornalista turco propugnatore di posizioni aspramente critiche nei confronti del Bilderberg che cambiò magicamente idea dopo essere stato invitato all’edizione del 2006.

Nel seguito la traduzione dal blogger tedesco Freeman, presente tra i manifestanti al Bilderberg di Sitges del giugno 2010. Il suo post ha per titolo: «Esseri liberi o servire i Bonzi?»
Dambisa Moyo parla al cellulare davanti all’insegna di Dolce Resorts
Le foto pubblicate e relative al meeting Bilderberg 2010 a Sitges, mostrano e confermano che la conferenza suddetta non è un meeting innocuo dove si prendono tè e pasticcini, dove si parla di cose banali e dove non si prendono decisioni importanti, come i media allineati ed altri apologisti hanno sempre descritto.








Qui vediamo un contemporaneo piuttosto
disgustoso dalla dinastia svedese dei Wallenberg












Le persone che abbiamo identificato non sono dei “signor nessuno”, dirigono invece imprese mondiali o appartengono ai più ricchi del mondo, o ancora dirigono organizzazioni mondiali e banche centrali, hanno qualcosa da dire e influenza per farlo.
Etienne Davignon è PRESIDENTE ONORARIO della conferenza Bilderberg.
È stato vicepresidente della Commissione Europea. Siede in molti consigli di amministrazione di molte aziende o ne è presidente. Ad esempio: la Société Générale de Belgique, Union Minière, Accor, Tractebel, Arbed, Fortis, Anglo American Mining, Fiat, Suez, BASF, Solvay, Gilead, Imperial Chemical Industries, Pechiney, Foamex, Sofina, Recticel, CMB, SN Brussels Airlines. Ha il titolo onorario di un ministro statale, cosa che gli garantisce un posto al “Kronrat” belga (“consiglio della corona”).
Cisneros zar sudamericano per il settore dei media, ha un patrimonio di 3,4 miliardi di US dollari e appartiene ai 150 uomini più ricchi del mondo. Con il suo gruppo aziendale, ha ricevuto concessioni da aziende americane come Burger King, Pizza Hut, Sears Roebuck und Blockbuster. È proprietario di innumerevoli emittenti tv in america latina e USA. È grande oppositore del presidente Chávez.
Prichard è il presidente di Metrolinx.


Si tratta qui di un grande incontro tra coloro che hanno potere e quelli che ricevono ordini e che devono tradurli. Ci sono anche opportunisti che si augurano un salto di carriera, dato che i personaggi del Bilderberg sono coloro che “possono fare dei re”.
Chiamare questa conferenza annuale del Bilderberg semplicemente un momento di chiacchiera trai vecchi uomini e vecchie donne, come alcuni fanno, è come chiamare una guerra di attacco come “missione di pace”, è un segno di totale mancanza di idea di ciò che è la realtà.
Voser è stato nel consiglio di amministrazione di UBS ed ora
è capo supremo della Shel Olandese (Royal Duch Shell).
Castries è presidente del consiglio di amministrazione
della compagnia di Assicurazioni AXA.






















Chi afferma che i personaggi Bilderberg non abbiano alcuna influenza sulla politica mondiale, è un ignorante o un disinformatore prezzolato. Giusto nello scorso week end l’ex segretario generale della NATO Willy Claes, presente al Bilderberg del 1994 e 1995, ha detto alla radio belga che ogni personaggio del Bilderberg, dopo l’incontro, riceve una rapporto completo sulle riunioni e da ognuno ci si aspetta che: “utilizzino questo rapporto traducendolo nella loro politica nel campo specifico di loro influenza”.
Questo significa che ciò che viene discusso e deciso nel Bilderberg, si irradia poi in tutto il mondo e viene tradotto in realtà ed influenza tutte le nostre vite. Questi ordini non vanno solo ai partecipanti, ma anche ai molti “ex” che sono in posizione chiave. Claes conferma che i personaggi Bilderberger hanno grande influenza sulla politica e definiscono cosa deve accadere.
Campbell è primo Ministro della provincia della British Columbia (Canada) e presidente del British Columbia Liberal Party (patito liberale della Brit. Columbia).
Mansbridge è il corrispondente principale e commentatore politico della
emittente tv canadese statale Canadian Broadcasting Corporation.
Zoellick è l’ex viceministro degli esteri USA
e ora presidente della banca mondiale
Tutti i partecipanti delle case reali, dei governi, delle organizzazioni mondiali, delle banche centrali e delle grandi case mediatiche non si prendono 4 giorni di vacanza dalle loro agende superaffollate, non viaggiano a volte per mezzo mondo, solo per stare in un hotel lussuoso, per mangiare qualcosa e passare il tempo in chiacchiere. Qui si elaborano strategie, si decidono politiche e si danno ordini.
La ragione per cui si riuniscono anche rappresentanti di grandi Media e proprietari degli stessi è molto chiara. Il loro compito è di vendere al pubblico il programma approvato. Le parole quindi scorrono con questo motto: “passiamo le porcate in ogni luogo perché la popolazione abbia paura”.
Çakir è un giornalista turco. Nei suoi ultimi articoli conferma la sua partecipazione alle conferenze Bilderberg, ma dice di non poterne parlare a causa delle rigide regole di Chatham House.
Dice solo che non si è parlato di Turchia.
Juan María Nin Génova è presidente della Banca ‘La Caixa’.
Balsemão è l’ex presidente dei Ministri portoghesi e
comproprietario del gruppo portoghese Medien-Impresa.


























Henry Kissinger
























Chi è ora il nuovo nemico, perché si deve fare questa o quella guerra, perché si deve rinunciare a tutti i diritti di sovranità degli Stati, allo scopo di avere un unico governo mondiale, una unica moneta e soprattutto una soluzione globale che metta da parte tutti i problemi … che sono stati creati prima dagli stessi.
Uno dei temi trattati nell’agenda di questo incontro Bilderberg 2010, udite udite…è stato il “global cooling“, il raffreddamento globale. Dopo che ci hanno mentito e impanicato per 20 anni con la paura di un surriscaldamento globale a causa della CO2, ora vogliono fare una virata a 180 gradi e annunciare una nuova era glaciale.

Kleinefeld è l’ex amministratore delegato della Siemens AG.
Ora dirige la Alcoa.














La ‘madre’ del Bilderberg, la regina Beatrice di Olanda.




















Quali fatti falsificati ed argomenti ci racconteranno ora i media per motivare questa cosa? Per tira fuori dalle nostre tasche altro denaro? Anche per questo avrà colpa la CO2 o ci sarà un nuovo gas killer? Cosa diranno i vari fricchettoni del clima, i Verdi, i salvatori del pianeta che sono strisciati sul viscido davanti a loro per un inesistente surriscaldamento climatico, ora che all’improvviso sarà loro tolto il presupposto della loro religione e dovranno credere a qualcosa d’altro, ovvero che il clima diventa più freddo?
Il loro motto menzognero è: “I problemi globali necessitano di una soluzione globale”. Ma fondamentalmente vogliono ampliare una dittatura aziendale, una spa mondiale (ndt), su tutto il pianeta. Via tutti gli stati, i parlamenti, le frontiere, le valute e altri impedimenti nazionali, che mettono i bastoni fra le ruote al loro sogno di una potente impresa/azienda globale. Per loro tutto è un mega business e ciò e chi lo impedisce, viene tolto di mezzo. Questa è la globalizzazione, di cui solo loro traggono profitto, non certo noi.
Ma noi lo vogliamo? Vogliamo essere governati da una élite di potere lontanissima, sconosciuta, non democraticamente eletta che si vede come membro di un consiglio di amministrazione globale, di cui noi siamo i suoi dipendenti?
Volcker fu capo della FED ed ora è consulente finanziario di Obama.
Gioca un ruolo determinante nel sistema Bretton-Woods ed è il colpevole
principale della svalutazione monetaria nella crisi finanziaria.
Johnson è vicecapo della Perseus LLC e membro d’onore nel consiglio di Brookings Institution.




In molti Paesi come la Germania, ci sono già riusciti: là le persone sono veramente solo del “personale”, non hanno nulla da dire, ma devono solo lavorare per consumare e pagare le tasse. Nel film “Network” che io ritengo tra i migliori sulla critica ai media, il capo della azienda dice a Mr. Beal: “non c’è alcuna America, non c’è alcuna democrazia. Ci sono solo IBM, ITT, AT&T, DuPont, Dow, Union Carbide und Exxon.Queste sono le nazioni del mondo, oggi … non viviamo più in un mondo di nazioni e ideologie. Il mondo è una unione di aziende, spietatamente impegnate nelle immutabili leggi del business. Il mondo è un business, Mr. Beal. È cosi da quando l’uomo è strisciato fuori dal fango primordiale. E i nostri figli faranno l’esperienza di un mondo perfetto in cui non ci saranno guerre o affamati, soppressioni o brutalità. Una grande Holding ecumenica, in cui tutti lavoreranno per un profitto comune e lo serviranno, in cui tutti avranno un uguale parte di azioni. Tutti i bisogni soddisfatti, tutte le paure placate, non più noia”.
Si, è proprio questo quel che vogliono. Ma io ed altri non lo vogliamo. Io non sono una “Human Resource”, non sono un mezzo di scambio umano, a cui viene dato ordine a cosa e come pensare, fare, eseguire. Non sono un dipendente o meglio detto, non sono uno schiavo di questa mega azienda globale e loro non sono i miei capi.
Wellink è il presidente della banca nazionale olandese.


















Non voglio che venga pensato al mio posto, che mi si accudisca come un bambino e non voglio essere intrattenuto a morte, per non provare la noia. Ma è proprio cosi che oggi funziona. Ci trattano come mucche, troppo stupide per pensare con la propria testa, incapaci di sopravvivere e che devono quindi essere riempite di mangime e guidate perché cosi possono essere munte e alla fine macellate. E questa promessa, se c’è l’azienda mondiale globale, che siamo tutti una famiglia felice, in cui non ci sono più guerre e la pace regna sul pianeta è una menzogna, la più grande menzogna. Questa è la pace di un camposanto, che si può raggiungere solo con una massiccia oppressione e con la forza. Questa illusione di pace mondiale è stata promessa da tutti i dittatori e despoti delle varie ideologie del passato, se solo si fosse dato nelle loro mani abbastanza potere e rinunciato cosi al diritti di libertà. Tutti però hanno fallito e milioni sono morti; essi hanno lasciato dietro di loro solo distruzione e miseria.
Scholten è membro della Presidenza della banca di controllo austriaca Kontrollbank AG. Egli partecipa abitualmente ai meeting del gruppo Bilderberg.
Hommen è capo della ING Groep N.V, il maggiore capo della finanza olandese.




















Non siamo cittadini europei, Non identificateci con questa costruzione filosofica artificiale chiamata Unione Europea, che avete creato senza chiederci se volevamo una Unione europea o un euro. Questo fu dettato dall’alto. Non siamo nemmeno cittadini del mondo. Tutto questo è ridicolo e contro natura. Volete obbligarci a prendere questa paccottiglia unitaria priva di cultura, di volto e perversa; molti cadono in questa perfida propaganda, si vedono veramente come senza patria, come internazionali ma sono solo degli zombie che hanno rinunciato alla loro identità ed origine.
Cosi come l’impero romano conquistò tutti i popoli del mondo allora conosciuto e li costrinse alla progredita cultura romana, data una presunta superiorità e per questo dovette fare sempre guerre e sopprimere rivolte, gli imperatori odierni cercano di motivare la stessa ovvietà. Come allora essi dicono che è per il nostro bene, per la nostra sicurezza e pace.
Almunia è commissario EU spagnolo responsabile per la concorrenza.
Alla sua sinistra Francisco Jiménez, General Manager dell’Hotel Dolce Sitges.
L’ho conosciuto, quando sono stato ospite in hotel alcune settimane fa.
Kroes è commissaria Eu per il programma digitalizzazione (Digitale Agenda).
Faceva parte dei vari consigli di amministrazione di famosi imprenditori e tra l’altro è stata ministro olandese per il commercio.






Il raggiungimento e il mantenimento di quel regno mondiale fu molto costoso e dispersivo, incalcolabile e crollò. La stessa cosa la viviamo ora con l’indebitamento astronomico degli stati e la crisi finanziaria mondiale. La colpa è della globalizzazione che ci ha messo tutti in una rete e ci ha reso dipendenti l’un l’altro. Hanno distrutto tutti i meccanismi di protezione, le leggi nazionali, le frontiere, le monete, la politica finanziaria. Se ora un Paese finisce in crisi tutti ne siamo come infettati e dobbiamo ripagare le spese dell’altro.
Qual’è la nostra scialuppa di salvataggio? Tornare indietro in piccole unità comprensibili, lontano dalla dipendenza e dalla determinazione da “estranei”, tornare alla responsabilità individuale e all’autoapprovvigionamento. I singoli Stati devono ritornare alla loro sovranità e le unità locali devono essere rafforzate.
Solana è stato segretario generale della NATO, segretario generale del consiglio dell’Unione Europea e massimo rappresentante per la politica comunitaria estera e di sicurezza.










Vogliono risolvere la crisi debitoria, che loro stessi hanno causato, con sempre più debito. Un vero delirio. Pigliano denaro dal nulla, per tappare buchi che soprattutto loro fanno. Trattano gli alcolizzati con sempre più sostanze per ubriacarli finché cosi arriva la cirrosi epatica e muoiono. Dobbiamo perciò difenderci e respingere con il cartellino rosso e cacciare dal loro posto quei politici che ci hanno costretto in questa Unione Europea non democratica e uniformata e che vogliono continuare ancora a costruirla e addirittura vogliono portarci in una Unione mondiale.
Katainen è ministro delle finanze finlandese.
Ollila è presidente del consiglio di Nokia e membro nella
presidenza di Ford e Royal Dutch Shell (Shell olandese).
Tommaso Padoa Schioppa ex ministro dell’economia e della finanza italiano, direttore generale per l’economia e finanza della comunità europea facente veci del direttore generale della Banca d’Italia, presidente della CONSOB Italia (ente di controllo della Borsa) e membro del direttorio della banca centrale europea. È uno dei padre dell’euro per molti responsabile della catastrofica e scellerata trattativa del cambio Lira-Euro portata a termine da Prodi, anche lui nella lista dei partecitanti a queste riunioni. (vedi link allegati)
La maggior parte dei politici lavora contro di noi, sono traditori, servono poteri stranieri, ci vendono, non hanno alcun interesse al nostro benessere. Non gliene frega una mazza di quel che ci succede, se ne sbattono altamente. Sono come attori sul palcoscenico che fanno quel che il regista prescrive loro. E con questo ritorniamo ai personaggi del Bilderberg: quelli che tirano le fila di queste marionette.
Halberstadt è nella commissione guida del Bilderberg, professore di economia all’università di Leiden e consulente internazionale della Goldman Sachs.
Bäckström ex governatore della banca centrale svedese
ed ora capo dell’associazione industriali svedese.






















Giusto per mostrare in quale mondo vivono questi bonzi, voglio illustrarvi quel che ho visto, mentre facevamo loro le foto. Si sono librati nell’aria con i loro jets  privati: un intero aeroplano solo per loro; sono stati prelevati con un bus per pochi metri e portati al terminal. Qui niente controllo passaporti o dogana. Niente perlustrazione bagagli né certo controlli sul corpo. Sono saliti quindi sulle loro Limousin e sono stati portati dall’autista nell’hotel di lusso, dove un esercito di poliziotti faceva loro la guardia. Elicotteri sorvegliavano la zona e motovedette pattugliavano il mare.






Qualcuno sa chi è questo personaggio?
Non si tratta di gemelli, sono di due scatti vicini.




























Di cosa avevano paura? Certo non dei pochi manifestanti e dei pochi personaggi dei media alternativi che erano li presenti. Per ogni manifestante c’erano 4 poliziotti. Si tratta per loro di mostrare potere. “Vedete Possiamo fare quel che vogliamo e non ve ne deve fregare niente di ciò che qui discutiamo. Voi povere nullità”.
Hormats è un grosso calibro dei personaggi del Bilderberg.
Segretario di stato per l’economia, l’industria e l’agricoltura nel governo Obama. In precedenza presidente del consiglio in Goldman Sachs, viceministro degli esteri USA, fu consulente economico di Henry Kissinger, del Gen. Brent Scowcroft e di Zbigniew Brzezinski.
Membro delle seguenti organizzazioni:
Securing America’s Future Energy (SAFE), the Economic Club of New York, the International Bank for Reconstruction and Development, the Irvington Institute for Immunological Research, Engelhard Corporation, Rockefeller Center Club, the Pacific Council on Foreign Policy, e Freedom House. 
È membro della Commissione Trilaterale e del Council on Foreign Relations.
dos Santos è il ministro delle finanze del Portogallo.
Chi è questo personaggio? Questo è uno dei personaggi che non siamo riusciti a identificare.












Loro non si sono neanche dovuti attenere alle severe leggi di sicurezza e ai controlli che a noi hanno invece riservato. Solo noi schiavi dobbiamo quasi denudarci all’aeroporto, consegnare ogni liquido, dobbiamo essere palpati passare attraverso raggi, mostrare mille volte il passaporto chippato ed essere trattati come bestiame. Non loro di certo. Loro vivono in ben altro mondo, che con noi non ha nulla a che fare. Uno di questi ‘succhia sangue’ mi ha chiesto: “Lei è qualcuno o un dipendente ?” 

 "il pensiero verde" Le fonti sono citate nell'articolo, per il resto ognuno di voi può fare ricerche su internet.

Governance
Bilderberg is governed by a Steering Committee which designates a Chairman; members are elected for a term of four years and can be re-elected. There are no other members of the Bilderberg conference. The Chair's main responsibilities are to chair the Steering Committee and to prepare with the Steering Committee the conference program, the selection of participants. He also makes suggestions to the Steering Committee regarding its composition. The Executive Secretary reports to the Chairman.
Chairman
Henri de Castries
Chairman and CEO, AXA

DEU
Ackermann, Josef
Chairman of the Management Board and the Group Executive Committee, Deutsche Bank AG
GBR
Agius, Marcus
Chairman, Barclays PLC
USA
Altman, Roger C.
Chairman, Evercore Partners Inc.
PRT
Balsemão, Francisco Pinto
Chairman and CEO, IMPRESA, S.G.P.S.; Former Prime Minister
FRA
Baverez, Nicolas
Partner, Gibson, Dunn & Crutcher LLP
ITA
Bernabè, Franco
CEO, Telecom Italia S.p.A.
ESP
Cebrián, Juan Luis
CEO, PRISA
CAN
Clark, W. Edmund
President and CEO, TD Bank Financial Group
GBR
Clarke, Kenneth
Member of Parliament
BEL
Davignon, Etienne
Minister of State
DEU
Enders, Thomas
CEO, Airbus SAS
DNK
Federspiel, Ulrik
Vice President, Global Affairs, Haldor Topsøe A/S
NLD
Halberstadt, Victor
Professor of Public Economics, Leiden University
USA
Jacobs, Kenneth M.
Chairman & CEO, Lazard
USA
Johnson, James A.
Vice Chairman, Perseus, LLC
GBR
Kerr, John
Member, House of Lords; Deputy Chairman, Royal Dutch Shell plc;
USA
Kleinfeld, Klaus
Chairman and CEO, Alcoa
TUR
Koç, Mustafa V.
Chairman, Koç Holding A.S.
USA
Kravis, Marie-Josée
Senior Fellow, Hudson Institute
USA
Mathews, Jessica T.
President, Carnegie Endowment for International Peace
ITA
Monti, Mario
President, Universita Commerciale Luigi Bocconi
USA
Mundie, Craig J.
Chief Research and Strategy Officer, Microsoft Corporation
NOR
Myklebust, Egil
Former Chairman of the Board of Directors SAS, Norsk Hydro ASA
DEU
Nass, Matthias
Chief International Correspondent, Die Zeit
FIN
Ollila, Jorma
Chairman, Royal Dutch Shell plc
USA
Perle, Richard N.
Resident Fellow, American Enterprise Institute for Public Policy Research
CAN
Reisman, Heather
Chair and CEO, Indigo Books & Music Inc.
AUT
Scholten, Rudolf
Member of the Board of Executive Directors, Oesterreichische Kontrollbank AG
IRL
Sutherland, Peter D.
Chairman, Goldman Sachs International
USA
Thiel, Peter A.
President, Clarium Capital Management, LLC
GRC
Tsoukalis, Loukas
President, ELIAMEP
CHE
Vasella, Daniel L.
Chairman, Novartis AG
SWE
Wallenberg, Jacob
Chairman, Investor AB

Member Advisory Group
USA
David Rockefeller

3 commenti:

  1. Questo articolo devi mandarlo a Sebastiano Barisoni di Radio24, che alle 17 di ogni giorno lavorativo commenta i dati di chiusura della borsa; ebbene, giovedì sera, 10 novembre, ironizzava sul nome di questo gruppo, mettendone quasi in dubbio l'esistenza. Credo che Barisoni debba cambiare mestiere, altro che fare il giornalista economico finanziario.

    Marshall

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  2. Che il pianeta terra sia "gestito e amministrato" dai persoanggi più potenti del pianeta non deve rappresentare una novità. In questo articolo viene citato l'impero romano che nella sua espansione mondiale finì per implodere su se stesso. Ma io non mi sento di dare la colpa solo a chi ha un sacco di soldi e li usa per comprare potere.
    L'altra sera ho visto più di mille persone dentro un discopub. Non si respirava dalla tanta gente che c'era eppure erano tutti li, in barba alla crisi, in barba al volume della musica che non ti permetteva neanche di dire ciao ai tuoi amici, in barba alle leggi stradali che cercano di imporre consumazioni analcoliche. La maggior parte delle persone faceva foto col telefonino, li ho guardati bene quei telefoni, ci vuole la metà di uno stipendio di un operaio per comprarli.

    Nella mia testa ho provato a moltiplicare questo effetto, che io chiamo effetto "pecora" e nella mia testa il risultato erano milioni di persone che facevano la stessa cosa, sembravano compiaciute, felici perché qualsiasi cosa stessero facendo non erano comunque soli. Allora io mi chiedo: siamo sicuri che un governo mondiale sia quello che ci vogliono imporre o magari è quello che la maggiorparte dell'umanità cerca? Io non ci credo che un gruppo di vecchi incravattati abbia la facoltà di decidere per un pianeta,sicuramente ognuno di loro ha la facoltà di tirare l'acqua al suo mulino, ma alla fine si dovranno tutti confrontare con la realtà. La realtà è che chi ha i soldi cerca di vendere agli altri quello che cercano, che sia un telefonino, una birra o una serata in discoteca, per avere ancora più soldi. Ma è più "pecora" chi cerca un telefonino di marca o chi cerca di venderglielo? Per me sono pecore alla pari. Chi nuota nell'oro stai pur certo che dovrà leccare molti piedi per poterselo godere quell'oro, chiedete a gente come chi lavora per Goldmann Sachs o aziende simili. Ricchi e potenti si…. E poi?? Pecore analfabete come tutte le altre..

    Paolo Borlenghi

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  3. permettetemi una piccola correzione;
    il giornalista turco si chiama FEHMI KORU e non come erroneamente specificato Fehru Koru

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