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mercoledì 27 aprile 2011

25 Aprile: "censurato"


Permettete che mi presenti: mi chiamo Alfredo Pizzoni. Io sono stato il Capo Politico della Resistenza. Il Capo Politico, non un funzionario qualunque. Io ero l'unico soggetto autorizzato a trattare con gli Alleati. Se è stata organizzata una Resistenza a livello Nazionale, se è sopravvissuta, se è stata quindi rilanciata e finanziata dagli Alleati a fine 44 e se sono stati poi paracadutati viveri, armi, munizioni, trasmittenti, ecc.. quello lo si deve principalmente a me. Io sono stato ininterrottamente il Presidente (P-r-e-s-i-d-e-n-te) del CLNAI, poi CLN, Comitato di Liberazione Nazionale fin dalla sua costituzione e fino alla fine della guerra. Sotto di me stavano i vari Longo, Pertini, Valiani, Parri, Pajetta ecc...Alla fine della guerra sono stato messo improvvisamente da parte, per via del grave difetto di non essere Comunista. Non esistono vie, piazze, statue, busti, scuole o fontanelle intitolate a mio nome, e sono sparito a tutt'oggi dai libri di Storia, nonché dalle commemorazioni, il che sarebbe pressapoco come se in Francia si fosse fatto scomparire il nome di De Gaulle dai libri di Storia. Come mai? La Storia fa generalmente riferimento agli Archivi di Stato, ma nel 1945 quelli riguardanti la Resistenza sono stati sequestrati e posti sotto un organismo speciale, l'INSMLI, creato con legge ad hoc e a tutt'oggi imperante, che li ha filtrati, selezionati, interpretati o sepolti per il bene comune, o comunista, a seconda dei punti di vista. Per l'INSMLI sono infatti dovuti passare gli storici e i ricercatori, tutti selezionati accuratamente. Da bravi militanti hanno scritto fedelmente curando di cancellare e/o stravolgere tutto ciò che non andava bene alla propaganda, senza mai sgarrare anche per evitare di dover passare il resto della vita a fare i rappresentanti di pentole. Successivamente molti anni dopo il benemerito Ministro Berlinguer decise che pure gli Insegnanti di storia contemporanea, introdotta finalmente come materia d'insegnamento nelle scuole, dovessero essere formati dall'INSMLI, senza peraltro che questo Istituto avesse alcuna competenza specifica nella didattica e nella formazione, e non come sarebbe stato logico formati dallo Stesso Ministero della Pubblica Istruzione, di cui il benemerito era peraltro il titolare. Ma anche questo è stato fatto per via del bene comune, o comunista, il quale è stato conficcato a forza nella zucca degli Italiani per decenni. Buon 25 Aprile a tutti e viva la libertà.

fonte Giovanni R.

1 commento:

  1. Complimenti per aver onorato in questo modo, mediante la sua ripubblicazione, il risultato della bella e faticosa ricerca storica di Giovanni R., segno che anche a te l'opera è piaciuta. Ho già fatto i miei complimenti anche a lui perchè è il più bell'articolo, letto negli ultimi anni, su quella che dovrebbe essere la "vera" festa del 25 Aprile.

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