Il futuro ha due bellissime figlie: lo sdegno e il coraggio... Lo sdegno per la realtà delle cose; il coraggio per cambiarle.
venerdì 22 marzo 2013
Lega Nord Melegnano: Salvini: “Nessun congresso”
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Cresce il fermento anti-Euro in Germania
Cresce il fermento anti-Euro in Germaniaby padaniaeliberta |
I risultati delle elezioni italiane hanno sconvolto l'agenda europea, e i riflettori sono tornati a illuminare l'impossibile situazione dell'Eurozona. Mentre il governo tedesco sostiene che gli sviluppi italiani non hanno cambiato niente, i principali media tedeschi cominciano a dedicare più spazio agli euroscettici.
Ad esempio Wolfgang Reitzle, il CEO di Linde, una impresa leader nei gas industriali e nelle tecniche di raffreddamento, ha dichiarato alla Phoenix TV che la Grecia non ha futuro nell'Eurosistema e che dovrebbe esserle concesso di tornare alla dracma. Secondo Reitzle, l'Euro ha un difetto di costruzione e rovinerà l'Europa nel lungo termine. Il manager tedesco ha sottolineato il fatto che l'UE è già in affanno per i problemi della Grecia, e non sarà in grado di gestire quelli in arrivo dall'Italia, la cui economia è ben più grande. Più interessante è stato quando ha detto che la sua opinione è condivisa in privato da molti manager industriali, i quali non si avventurano ad esprimersi in pubblico perché temono pressioni.
Il 7 marzo l'ex ministro dell'Economia Rainer Brüderle, noto per non essere un euroscettico, ha dichiarato al talk-show di Maybrit Illner in prima serata che un'uscita dell'Italia dall'Euro non è da escludere e non gli procurerebbe nemmeno un mal di testa, mentre i dolori glieli procurano certi problemi economici dell'industria e delle banche francesi che hanno serie implicazioni per l'Eurozona. Anche il presidente dell'associazione per il commercio estero, Anton Boerner, ha dichiarato che la prospettiva che l'Italia lasci l'Euro non lo preoccupa. La Germania, ha dichiarato al settimanale Focus il 4 marzo, potrebbe anche scegliere "qualcos'altro" rispetto all'Euro di oggi.
E improvvisamente, è nato un nuovo partito euroscettico, chiamato Alternativa per la Germania, che chiede lo scioglimento dell'Eurozona. "La Germania non ha bisogno dell'Euro, e l'Euro danneggia altre nazioni", sostiene, proponendo "la reintroduzione di monete nazionali o la creazione di unioni monetarie più piccole e stabili". Nel sistema dell'Euro, sostiene il gruppo, "i popoli non vengono mai interpellati sulle decisioni [riguardanti l'euro] e non sono rappresentati dal Parlamento". Il governo, sostiene, ricorre alla disinformazione del pubblico, fa pressione sulla Corte Costituzionale e prende decisioni importanti in commissioni, senza legittimazione democratica".
Alternativa per la Germania terrà una convention di fondazione a metà aprile a Berlino, e conta sul richiamo populista ad un elettorato sempre più eurofobo. Ha arruolato nelle sue file degli euroscettici molto noti: Hans-Olaf Henkel, ex presidente della Federazione degli Industriali, e gli economisti Joachim Starbatty e Wilhelm Hankel, entrambi già ricorrenti alla Corte Costituzionale contro l'Euro e gli eurosalvataggi.
mercoledì 20 marzo 2013
martedì 19 marzo 2013
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