... E così nell’ultima Giunta
disponibile del 2011, lo scorso 29 dicembre, il presidente della Provincia
Ettore Pirovano si è dimezzato lo stipendio. Da 8.565 euro lordi a 4.680 euro,
sempre lordi.
Una promessa è una promessa. E così nell’ultima Giunta
disponibile del 2011, lo scorso 29 dicembre, il presidente della Provincia Ettore
Pirovano si è dimezzato lo stipendio. Un’ipotesi ventilata qualche giorno
prima, ma passata in secondo piano rispetto alla notizia dell’abbandono del
Parlamento dopo tanti anni a Roma tra i banchi della Lega Nord. Finora
l’incarico da deputato aveva fatto risparmiare alla Provincia l’intero
stipendio di Pirovano, perché non accumulabile a quello da presidente. Ora
percepirà le quattordici mensilità direttamente da via Tasso per un importo
quasi della metà rispetto al suo predecessore. Da 8.565 euro lordi a 4.680
euro, sempre lordi. Sempre molto distante dalla retribuzione media di un
impiegato o di un operaio, però lontana anche dagli stipendi di colleghi
politici che siedono in parlamento. La delibera
si può scaricare dal sito internet della provincia di Bergamo cliccando qui.
Giusto oggi sono stati diffusi i dati che evidenziano che
gli onorevoli italiani sono i più pagati d’Europa. “Non possiamo nasconderlo,
con lo stipendio da parlamentare si vive bene – spiega Pirovano – io sono stato
molti anni in Parlamento e non mi posso lamentare. Devo dire che noi della Lega
diamo cifre molto alte per il mantenimento del partito. E’ una scelta nostra,
personale. Alla fine del mese si arriva a mettere in tasca 7-8 mila euro, un
bello stipendio rispetto a quello di tanti altri lavori. Spesso però mi chiedo
come alcuni colleghi, o ex colleghi visto che non sono più parlamentare, si
possano permettere panfili, ville, vacanze alle Maldive. Con quei soldi puoi
far star bene una famiglia, ma non permetterti lussi continui”. Il presidente è
d’accordo sui tagli ai costi della politica, con alcune eccezioni. “Penso a
quello che percepisce un sindaco di un paese di provincia – continua – ci
vorrebbe buon senso e permettere loro di guadagnare almeno quanto un impiegato
di buon livello. Non è semplice fare il primo cittadino. E poi non
dimentichiamo che i politici sono pagati sopra la media per evitare il rischio
che si facciano tentare da arrotondamenti poco legali. I veri sprechi sono
altri, su tutti il numero dei dipendenti comunali in alcune zone d’Italia,
doppio rispetto alla media bergamasca. E’ lì che bisognerebbe tagliare”.