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venerdì 10 giugno 2011

Non ditelo a Niki Vendola !!!!!

giovedì 9 giugno 2011

Due pregiudicati in consiglio per il sindaco Fassino .

Ma come !! nessuno si lamenta !!? NEMMENO DIPIETRO !? NEMMENO GRILLO !!??

Due notizie in una sarebbero manna dal cielo per qualsiasi giornalista, ma sono una piacevole scoperta pure per qualsiasi blogger. In certi casi può capitare di imbattersi in colpi di fortuna di questo genere.

La prima delle due notizie, al prezzo di una, è che nella corsa di Piero Fassino alla poltrona di sindaco di Torino per le prossime elezioni comunali del 15/16 maggio sono coinvolti due pregiudicati. Non esattamente uno scoop dell'ultima ora, perché sui guai giudiziari di Giusy La Ganga e Giancarlo Quagliotti nulla è mai stato nascosto: il primo, craxiano degli anni '90, ha patteggiato 20 mesi e 500 milioni di lire di multa dopo aver confessato di essere stato coinvolto in un grosso giro di tangenti nell'ambito di finanziamenti illeciti al partito; il secondo, ex dirigente Pci, è stato coinvolto in scandali di tangenti sia nell'83 sia nel '93, quando è stato condannato per le mazzette che la Fiat pagava al Pds.
La seconda notizia, forse ancora più importante e sicuramente più clamorosa, è che per l'occasione sono improvvisamente spariti i giustizialisti. Nessun dipietrista ha messo becco sulla faccenda, probabilmente per spirito di coalizione. Ma persino un giornale fieramente bacchettone e severo come "Il Fatto quotidiano", tradizionalmente in prima linea contro i politici pregiudicati o inquisiti, si è mostrato assai benevolo e indulgente. Fa sorridere che uno come Raphael Rossi scriva "Non c'è dubbio che i due personaggi abbiano pagato per le loro malefatte".
Sarà anche vero, ma non c'è dubbio anche che la disparità di trattamento da parte di certa stampa sia evidente: cosa succederebbe se i due soggetti fossero candidati in liste di sostegno a Coppola? Cosa avrebbe scritto Il Fatto Quotidiano?

Intanto, è cosa buona e giusta che tutti i cittadini torinesi sappiano che Giancarlo Quagliotti è niente meno che il coordinatore della campagna elettorale di Piero Fassino, e che Giusy La Ganga è candidato per il consiglio comunale in quota Pd.  E che, stavolta, non ci sarà nessun moralista del Fatto Quotidiano o di Anno Zero a ricordarlo.



mercoledì 8 giugno 2011

Vulpio, il giornalista licenziato perchè pubblicava inchieste su Vendola.

Il presidente della regione Puglia, Nicola Vendola, chiama la direzione di un giornale, il Corriere della Sera, per lamentarsi di un giornalista, Carlo Vulpio, e per chiederne la neutralizzazione. Lo stesso Vendola si pronuncia pubblicamente su tv e giornali contro Vulpio, perché non gli sta bene che sul Corriere della Sera siano pubblicate le sue inchieste sul modo in cui è stato eletto governatore alle regionali del 2005, sulla sanità, sulle discariche, sulla mafia dell'eolico in Puglia. Insomma, su tutte le magagne vendoliane. Che sono tante.
Tale “editto” avviene il giorno 8 luglio 2006, a Roma e a Bari. Nessuno ne parlerà, nessuno griderà allo scandalo, Santoro e compagnia non dedicheranno una puntata intera di "Rai per una notte". Nè ci sarà alcuna solidarietà al giornalista da parte di Federazione nazionale della stampa, Ordine dei giornalisti, Associazioni professionali, Comitati di redazione. Tantomeno scenderanno in piazza Popoli viola e paladini della libertà di stampa. Eppure l'editto di Vendola tendeva non soltanto a neutralizzare il giornalista, ma anche a intimorirlo esplicitamente, con nome e cognome, e a metterlo fisicamente in pericolo.
La storia è questa: dopo aver pubblicato, sin dal 2005, alcuni articoli sulla sanità pugliese e sul conflitto di interessi dell’assessore regionale Alberto Tedesco, il 7 luglio 2006 Carlo Vulpio pubblica un servizio sul contratto firmato da Vendola per la realizzazione di una discarica in una zona in cui si trovano un sito neolitico e una sorgente di acqua minerale. Vendola si arrabbia, ed anche parecchio. Quando il giorno dopo, su una spiaggia dalle parti di Brindisi, viene trovato un finto ordigno con un messaggio indirizzato a lui in qualità di commissario straordinario per l’emergenza ambientale, ecco che il “mite” Vendola, a reti unificate, accusa Vulpio di aver detto falsità e minaccia di querelarlo. Addirittura attribuendogli la responsabilità morale di quella finta bomba (chissà chi l'ha messa poi...).
Peccato che la discarica in questione sia stata sequestrata, e che dunque il giornalista non avesse scritto menzogne. Tant'è che il buon Vendola non l'ha querelato, non poteva farlo. In compenso, ha telefonato in modo sistematico ed incessante alla redazione del Corsera.
Semmai è stato Vulpio a querelare Vendola, a causa degli appellattivi “disinformatore”, “provocatore politico”, “insinuatore”. E qui inizia un'altra barzelletta. La querela di Vulpio è presentata alla procura di Bari, e lì sta ferma per due anni e mezzo. Dopo questo lasso di tempo abbastanza stucchevole, il pm si “ricorda” all’improvviso di essere “molto amica” di Vendola e quindi chiede di astenersi. Si chiama Francesca Pirrelli ed è la moglie del senatore Pd Enrico Carofiglio. L'odissea continua: la querela arriva sul tavolo del procuratore, Emilio Marzano, fresco della fallimentare inchiesta sui due fratellini di Gravina di Puglia, Salvatore e Francesco Pappalardi. Marzano chiede subito l’archiviazione, che il gip accoglie con una motivazione che definire ridicola è poco. In sintesi: "Sarà anche vero che Vendola ha gravemente diffamato Vulpio, ma Vulpio aveva ripetutamente criticato Vendola, quindi si può ritenere quella di Vendola una reazione comprensibile". 
Tutto questo a qualcosa è servito: sarà una coincidenza, ma da quel momento Vulpio è stato costretto ad occuparsi di altri temi e non sfiorare più nemmeno di striscio le inchieste su Vendola. Che, importante ricordarlo, non ha mai potuto querelare il giornalista.
Il resto è storia più recente. Carlo Vulpio, occupatosi poi dell'inchiesta "Why not" sempre per il Corriere della Sera, è stato candidamente licenziato dal direttore Paolo Mieli via telefono. Aveva probabilmente pubblicato nomi troppo scomodi. Il 26 luglio 2007 lo stesso giornalista, il capitano dei carabinieri Pasquale Zacheo e altri colleghi di Vulpio sono stati perquisiti su ordine della pm di Matera, Annunziata Cazzetta, in seguito alla denuncia di alcuni magistrati che si sono sentiti diffamati dal cronista. Accusato di «concorso morale esterno in associazione a delinquere finalizzata alla diffamazione a mezzo stampa», un reato praticamente inventato e che non ha precedenti in 150 anni di storia d'Italia, Vulpio si è chiesto sul suo blog: "Cosa è accaduto, e in quale momento preciso, affinché ciò che sembrava un’inchiesta seria che doveva accertare la commissione di gravi reati virasse verso finalità a dir poco improprie, e cioè la trasformazione di un pm in uomo politico attraverso una studiata promozione mediatica in tv?".
Così è stato: il pm in questione, De Magistris, si è servito del trampolino di lancio ed è entrato in politica, le sue inchieste sono state archiviate e, paradosso dei paradossi, gli unici inquisiti rimasti sono i cinque giornalisti e il capitano dei carabinieri.
E dire che Vulpio si era pure candidato per Italia dei Valori alle ultime europee. Ma guai a chiamarlo "dipietrista". Dopo aver rotto con Di Pietro e De Magistris, per ovvi motivi, continua a scrivere sul suo blog. Spesso criticando Vendola, De Magistris, Il Fatto Quotidiano. I commenti che riceve a volte sono del tenore: "Alle europee ti ho votato, ora non ti voto più, sei diventato un servo di Berlusconi". Peccato che non lo sia mai stato, semmai forse non è abbastanza un anti-berlusconiano irriducibile come si conviene ai veri "giornalisti liberi". Secondo il metro di giudizio della sinistra.
L'ultimo smacco è di questi giorni: tra gli autori del programma "Ora ci tocca anche Sgarbi", Vulpio ha tenuto un monologo sugli interessi mafiosi che si nascondono dietro la gestione dell'eolico in Puglia. Come si sa, la trasmissione di Sgarbi è stata sospesa dopo una sola puntata. E la Regione Puglia, o meglio Vendola, ha annunciato querele. Chissà se partiranno davvero.
Ma almeno due domande che Vulpio pone sul suo blog meritano di essere riportate:
1) "Secondo voi, è vero che con lo scandalo della Sanità pugliese, se al posto della giunta di centrosinistra ce ne fosse stata una di centrodestra, gli amministratori di centrodestra sarebbero già stati tutti arrestati?"
2) "Secondo voi, perché dello scandalo della Sanità in Puglia non si parla quanto si dovrebbe?"

Di Pietro e Bersani firmarono per la privatizzazione dell'acqua.

Tornando indietro nel tempo, precisamente negli anni 2006-2007, c'è stato un periodo in cui si parlava di "pericolo privatizzazione dell'acqua", "acqua pubblica da salvare", "difesa di un bene primario come l'acqua". Esattamente come oggi. Erano però in pochi a farlo, soltanto gli esponenti della sinistra radicale e ambientalista. Che erano anche al governo, assieme alla sinistra moderata ed Italia dei Valori. Perché tutto questo? Per colpa di un decreto, conosciuto come "Decreto Lanzillotta", datato 2006 ed inserito nel testo della finanziaria 2007. Un provvedimento gemello rispetto all'attuale "Decreto Ronchi"  del governo Berlusconi.
Il testo di questa «Delega al governo per il riordino dei servizi pubblici locali», che prendeva il nome del ministro agli Affari regionali Linda Lanzillotta, si trova ancora su internet. Differente il testo, identica l’emergenza rispetto al decreto Ronchi: evitare all’Italia una serie di infrazioni europee.
Uguale anche la ricetta: l’affidamento diretto dei comuni a società esterne nella gestione dell’acqua deve essere un’eccezione motivata. Se la gestione pubblica è virtuosa, nulla deve cambiare. Dove c’è bisogno di cambiare, è necessario invece bandire una regolare gara destinata a privati. Anzi, il provvedimento dell'attuale governo è più garantista rispetto al decreto Lanzillotta, proprio perché specifica esplicitamente che la proprietà dell’acqua è e deve rimanere pubblica.
Ebbene, Antonio Di Pietro ha firmato quella «privatizzazione dell’acqua» in quanto ministro delle Infrastrutture. Il suo nome appare insieme a quello del premier di allora, Romano Prodi, alla stessa Lanzillotta, a Giuliano Amato (ministro dell'Interno) ed anche a quelli di Pier Luigi Bersani (Sviluppo economico) ed Emma Bonino (Politiche europee). Emma Bonino, vale la pena ricordare, ossia colei che ha fatto poi aderire la sua lista alla manifestazione contro la privatizzazione dell’acqua.
Dopo mesi di battaglie e litigi intestini, la decisione di stralciare il decreto Lanzillotta dal testo della finanziaria, anche a causa della scarsa tenuta del governo. Ma non certo per volontà dell'attuale "paladino dell'acqua pubblica", Antonio Di Pietro, nè di Bersani o altri dell'attuale Pd che fanno campagna per il Sì al referendum.
Anzi, Italia dei Valori all'epoca ha intrapreso una strenua battaglia contro le forze della sinistra estrema, difendendo il decreto Lanzillotta a spada tratta. Vale la pena riportare le parole del vicepresidente della Commissione Bilancio della Camera, Giuseppe Ossorio (IDV), che lavorava alacremente a favore del decreto: "Il Ddl Lanzillotta sui servizi pubblici locali deve mantenere lo spirito con cui nasce: introdurre criteri di mercato per migliorare la qualità dei servizi ai cittadini e rendere produttiva la spesa". E ancora: "L’intervento della sinistra radicale, che modifica l’articolo 2 del provvedimento lasciando ai comuni la facoltà di scegliere se affidare la gestione dei servizi a società private, oppure miste, tramite affidamento diretto senza gara, oppure ancora alle aziende speciali, ossia pubbliche ex municipalizzate, non agevola gli utenti e storicamente ha portato ad inevitabili sprechi e sacche di spesa parassitaria. Invito Lanzillotta ad avere una posizione ferma rispetto al ritorno al passato, ed auspico che in Senato il centrosinistra sappia guardare più ad una società aperta e competitiva, che ad una chiusa e corporativa".
Una scocciatura, questi comunisti che non vogliono far passare il decreto Lanzillotta. Ora, però, i comunisti non sono più in Parlamento. A volere un "ritorno al passato" sono Pd e Idv.
Perché il decreto Ronchi è troppo moderato rispetto al decreto Lanzillotta? Oppure per semplice ostruzionismo al governo Berlusconi?
Qui il testo del decreto Lanzillotta
Qui la relazione completa, con le firme anche di Di Pietro e Bersani

EmiliAmbiente !!

Ciao a tutti,

Ufficiosamente anche la Lega Nord ha dato indicazioni di voto positive per il referendum sull'acqua.
Le idee della Lega sul servizio idrico (vedi sito ufficiale) sono in favore di una gestione territoriale comunale o sovracomunale, mentre sono contrarie ad imposizioni dall'alto su come i territori devono gestire le proprie risorse idriche.
Votare sì al primo quesito significa abrogare la norma che obbliga le società pubbliche che gestiscono il servizio idrico integrato a privatizzare il 40% del proprio capitale. Il nocciolo è proprio l'obbligo; se una partecipata pubblica funziona bene, offre servizi adeguati e investe gli utili sul territorio perchè obbligarla a privatizzarsi? Nel meridione la gestione pubblica è stata fallimentare, ma per colpa loro, della loro inefficienza e del clientelismo; perchè noi del Nord dobbiamo pagare le loro inefficienze? Una società come EmiliAmbiente s.p.a., totalmente pubblica, rappresenta un fiore all'occhiello del territorio: sta effettuando svariati interventi di potenziamento e manutenzione della rete idrica e fognaria; persegue un costante miglioramento della qualità delle acque potabili e degli scarichi reflui; mantiene un legame stretto con il territorio, venendo incontro ai bisogni dei cittadini e degli amministratori, i quali hanno nello staff un interlocutore in carne ed ossa; reinveste costantemente gli utili nel servizio.  La legge attuale obbligherebbe EmiliAmbiente a privatizzarsi anche se non ne ha affatto bisogno. Il privato persegue interessi che stridono con quelli del territorio; un caso emblematico è vicino a noi è quello di Salso, il privato entrò nella gestione del servizio idrico, succhiando le risorse della partecipata SalsoServizi e non investendo un soldo; ora la situazione della rete idrica e fognaria di Salso è drammatica.

Se avete bisogno di chiarimenti sono a disposizione

Emiliano Occhi

martedì 7 giugno 2011

NOTIZIE DAL GOVERNO

Lunedì 30 maggio si è svolta la discussione sulle linee generali del disegno di legge, già approvato dal Senato, di conversione del decreto-legge 11 aprile 2011, n. 37, recante disposizioni urgenti per le commissioni elettorali circondariali e per il voto dei cittadini temporaneamente all’estero in occasione delle consultazioni referendarie che si svolgono nei giorni 12 e 13 giugno 2011 (C. 4362).

Martedì 31 maggio la Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge, già approvato dal Senato, di conversione del decreto-legge 11 aprile 2011, n. 37, recante disposizioni urgenti per le commissioni elettorali circondariali e per il voto dei cittadini temporaneamente all’estero in occasione delle consultazioni referendarie che si svolgono nei giorni 12 e 13 giugno 2011 (C. 4362).
Successivamente il Ministro della difesa Ignazio La Russa ha reso, a nome del Governo, una informativa urgente sui recenti attentati in Libano e Afghanistan che hanno coinvolto militari italiani. E’ seguito un breve dibattito al quale ha partecipato un oratore per gruppo.
 
IN COMMISSIONE
Modifica di circoscrizioni territoriali in Lombardia: approvato il testo per l’Aula
La I Commissione Affari costituzionali ha svolto, in sede di Comitato dei nove, l’esame degli emendamenti al DL 37/2011, Disposizioni urgenti per le commissioni elettorali circondariali e per il voto dei cittadini temporaneamente all'estero in occasione delle consultazioni referendarie che si svolgono nei giorni 12 e 13 giugno 2011 (C. 4362 Governo, approvato dal Senato - rel. Calderisi, PdL).
In sede referente, ha iniziato l’esame delle proposte di legge recanti Modifica dell'articolo 14 della legge 21 marzo 1990, n. 53, in materia di soggetti competenti all'autenticazione delle firme per la presentazione di liste elettorali e candidature e per la richiesta di referendum (C. 1475 G. Merlo e C. 4294 Franceschini - rel. Orsini, PdL); ha concluso con modifiche l’esame della proposta di legge recante Modifica delle circoscrizioni territoriali dei comuni di Torre Pallavicina e di Soncino nonché delle province di Bergamo e Cremona (C. 1320 G. Fontana - rel. Vanalli, LNP), dando mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea; ha proseguito l’esame delle proposte di legge recanti Norme per la tutela della minoranza linguistica ladina della regione Veneto (C. 24 Zeller - rel. Bragantini, LNP) e Attuazione dell’articolo 49 della Costituzione (C. 244 M. Turco e abb. - rel. Orsini, IR) e del testo unificato recante Disposizioni concernenti lo svolgimento di servizi di vigilanza privata per la protezione delle navi mercantili italiane in alto mare contro gli atti di pirateria (C. 3321 Scandroglio e abb. - rel. Stracquadanio, PdL).
È ripreso l’esame delle risoluzioni 7-00458 Vanalli, 7-00485 Favia e 7-00486 Bressa, sulla disciplina in materia di servizi pubblici locali, con particolare riguardo al servizio idrico, e 7-00478 Zaccaria e 7-00578 Bertolini, in materia di programmazione dei flussi migratori.
In sede di atti dell’Unione europea, è proseguito l’esame della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 562/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce uncodice comunitario relativo al regime di attraversamento delle frontiere da parte delle persone (codice frontiere Schengen), e la convenzione di applicazione dell'accordo di Schengen (COM (2011) 118 def. - rel. Santelli, PdL).

Opposizione al decreto ingiuntivo: avviato l’esame
La II Commissione Giustizia ha iniziato in sede referente l’esame delle proposte di legge recanti Disposizioni in materia di opposizione al decreto ingiuntivo (C. 4305, approvata dalla 2a Commissione Giustizia del Senato, e C. 3794 Cavallaro - rel. Cavallaro, PD).
In sede di atti del Governo, ha espresso parere favorevole con condizioni sullo schema di decreto legislativo recante Recepimento della direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell’ambiente nonché della direttiva 2009/123/CE che modifica la direttiva 2005/35/CE relativa all’inquinamento provocato dalle navi e all’introduzione di sanzioni per violazioni (atto n. 357 - rel. N. Molteni, LNP).
La Commissione ha svolto le interrogazioni: 5-04747 Bernardini, questioni relative al carcere di Opera-Milano; 5-03713 Ferranti, questioni relative al carcere di Siracusa; 5-03787 Ferranti, questioni relative al carcere di Caltagirone; 5-03788 Ferranti, questioni relative al carcere di Trapani; 5-03739 Ferranti, costruzione di un nuovo istituto penitenziario a Mistretta; 5-03740 Ferranti, costruzione di un nuovo istituto penitenziario a Marsala; 5-03741 Ferranti, costruzione di un nuovo istituto penitenziario a Catania; 5-03742 Ferranti,costruzione di un nuovo istituto penitenziario a Sciacca.

Audizioni sulla riforma costituzionale della magistratura
Le Commissioni riunite I Affari costituzionali e II Giustizia hanno svolto, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul disegno di legge recante Riforma del Titolo IV della Parte II della Costituzione (C. 4275 cost. Governo e abb.), leaudizioni di Pietro Ciarlo, ordinario di diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Cagliari; Antonio D’Aloia, ordinario di diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Parma; Giovanni Guzzetta, ordinario di diritto pubblico presso l’Università degli Studi Tor Vergata; Valerio Onida, ordinario di diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Milano; Giovanni Pitruzzella, ordinario di diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Palermo; Federico Sorrentino, ordinario di diritto costituzionale presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma; Gaetano Azzariti, ordinario di diritto costituzionale presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma; Francesco D’Onofrio, professore senior dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma presso la facoltà di Scienze politiche; Alfonso Celotto, ordinario di diritto costituzionale presso l’Università degli Studi Roma Tre.

Esame del Libro verde sul sostegno al bilancio UE a favore dei paesi terzi
Il Comitato permanente sugli obiettivi di sviluppo del Millennio, costituito in seno alla III Commissione Affari esteri, ha avviato l’esame istruttorio del Libro verde della Commissione per il Consiglio, il Parlamento europeo, il Comitato economico e sociale europeo e il Comitato delle regioni - Il futuro del sostegno al bilancio dell'UE a favore dei paesi terzi (COM(2010)586 def., rel. Barbi, (PD). Il seguito dell’esame è stato rinviato ad altra seduta.

Associazioni di interesse delle Forze armate: pronto il testo per l’esame in Aula
La IV Commissione Difesa, in sede referente, ha concluso l’esame della proposta di legge recante Disposizioni concernenti le associazioni di interesse delle Forze armate (C. 3442 Gregorio Fontana – rel. Mazzoni, PdL), conferendo il mandato al relatore, per riferire oralmente in Assemblea, e a proseguito, sempre in sede referente l’esame della proposta recante, Delega al Governo per l’istituzione di un Servizio nazionale militare di volontari per la mobilitazione (C. 4106 Cirielli – rel. Cirielli, PdL).

Armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio di regioni ed enti locali: prosegue l’esame
La V Commissione Bilancio ha espresso all’Assemblea parere favorevole e parere su emendamenti al disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 37 del 2011, Disposizioni urgenti per le commissioni elettorali circondariali e per il voto dei cittadini temporaneamente all’estero in occasione delle consultazioni referendarie che si svolgono nei giorni 12 e 13 giugno 2011 (C. 4362-A rel. Ceroni, PdL).
In sede di atti del Governo, ha proseguito l’esame dello schema di decreto legislativo recante Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro enti e organismi (atto n. 339 - rel. Ceroni, PdL).
Ai fini della deliberazione di rilievi alla VIII Commissione Ambiente, ha espresso una valutazione favorevole con rilievi sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante Regolamento di semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi (atto n. 361 - rel. De Angelis, PdL).

Semestre europeo - Prime diposizioni urgenti per l’economia: concluso l’esame preliminare
Nel corso della settimana le Commissioni riunite V Bilancio e VI Finanze hanno svolto, nell’ambito dell’istruttoria legislativa sul disegno di legge C. 4357, di conversione del decreto – legge n. 70 del 2011: Semestre europeo - Prime diposizioni urgenti per l’economia (rel. per la V Commissione: Marinello - PdL; rel. per la VI Commissione: Fugatti - LNP), le audizioni informali dei rappresentanti di R.ETE. Imprese Italia (Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Casartigiani e CNA), del Presidente di Equitalia SpA, Attilio Befera, del Presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, Francesco Pizzetti, del Direttore generale di Confindustria, Giampaolo Galli, e del Presidente dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavoro, servizi e forniture, Giuseppe Brienza.
Le Commissioni hanno quindi ripreso l’esame in sede referente del disegno di legge, concludendone l’esame preliminare.

Audizione su armonizzazione di sistemi contabili e schemi di bilancio di regioni ed enti locali
Le Commissioni riunite V Bilancio e Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale, nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo recante Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro enti e organismi (atto n. 339), hanno proseguito l’audizione di rappresentanti della Conferenza delle regioni e delle province autonome e dell’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci).

Audizione del Ministro Brunetta sull’utilizzo di immobili di proprietà dello Stato da parte delle amministrazioni pubbliche
Nel corso della settimana la VI Commissione Finanze ha approvato la risoluzione Ventucci (PdL) n. 7-00589, in materia di interventi sulla disciplina dei depositi fiscali a fini IVA, e la risoluzione Bernardo (PdL) n. 7-00590in  materia di interventi nel settore della riscossione coattiva dei tributi. La Commissione ha inoltre svolto l’audizione del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle problematiche relative all’utilizzo degli immobili di proprietà dello Stato da parte delle amministrazioni pubbliche. Si è altresì tenuta l’audizione di rappresentanti dell’Associazione dei fondi pensione negoziali (Assofondipensione), nell’ambito dell’indagine conoscitiva sui mercati degli strumenti finanziari.

Svolgimento di interrogazioni
La VII Commissione Cultura ha svolto le seguenti interrogazioni: 5-04088 Barbieri, mancato confronto richiesto dagli studenti sulla riforma Gelmini presso l’istituto Carducci di Bondeno (FE); 5-04120 Ghizzoni, fondi raccolti con “Maratonarte” per il restauro della città fenicia di Sulky di Sant’Antioco (CI); 5-04237 De Pasquale, iniziative per la valorizzazione del Mitreo di Marino (RM); 5-04568 Comaroli, contributi alle emittenti radiofoniche e televisive; 5-04606 Mazzuca, celebrazione del 250° anniversario della fondazione del Teatro comunale di Bologna.
Nell’ambito dell’esame in sede consultiva del DL 70/2011, Semestre Europeo - Prime disposizioni urgenti per l’economia (C. 4357 Governo), ha svolto le audizioni informali di rappresentanti di associazioni e organizzazioni sindacali della scuola e dell’università.

Qualità dell'edilizia residenziale: approvato il testo per l’Aula
La VIII Commissione Ambiente ha avviato in sede referente l’esame della proposta di legge in materia di modifiche agli articoli 187, 216-bis e 230 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in materia di miscelazione di rifiuti speciali e di oli usati nonché di tracciabilità e conferimento dei rifiuti provenienti dalle attività di pulizia manutentiva delle reti fognarie (C. 4240 Lanzarin - rel. Bonciani, PdL); ha conferito al relatore il mandato di riferire in Assemblea sull’ulteriore nuovo testo della proposta di legge recante Sistema casa qualità. Disposizioni concernenti la valutazione e la certificazione della qualità dell'edilizia residenziale (C. 1952-G. Dussin - rel. Pili, PdL); ha proseguito l’esame del testo unificato delle proposte di legge recanti Disposizioni concernenti la riorganizzazione dell’assetto societario e delle funzioni della società Anas Spa (C. 3081 Reguzzoni e abb. - rel. G. Dussin, LNP), presentando gli emendamenti.
In sede di atti dell’Unione Europea, ha proseguito l’esame della relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni concernente la strategia tematica sulla prevenzione e il riciclaggio dei rifiuti (COM(2011)13 def. - rel. Togni, LNP).
In sede di deliberazione di rilievi su atti del Governo, ha espresso rilievi alla II Commissione Giustizia sullo schema di decreto legislativo recante Recepimento della direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell’ambiente nonché della direttiva 2009/123/CE che modifica la direttiva 2005/35/CE relativa all’inquinamento provocato dalle navi e all’introduzione di sanzioni per violazioni (atto n. 357 - rel. Tortoli, PdL).
In sede consultiva, ha proseguito l’esame del decreto-legge n. 70/11, Semestre Europeo - Prime disposizioni urgenti per l’economia (C. 4357 Governo - rel. Alessandri, LNP), per il parere alle Commissioni riunite V Bilancio e VI Finanze.
Ha iniziato l’esame della risoluzione 7-00558 Alessandri, in materia di iniziative in materia di produzione e commercializzazione di sacchi da asporto biodegradabili.
Nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle politiche ambientali in relazione alla produzione di energia da fonti rinnovabili, ha svolto le audizioni dei rappresentanti di WWF, Fare Ambiente, Lipu e Italia Nostra.

Esame di risoluzione sulla gestione delle opere secretate
Le Commissioni riunite I Affari costituzionali e VIII Ambiente hanno esaminato la risoluzione Giovanelli 7-00496, sullagestione delle opere secretate.

Disposizioni per l'introduzione della patente nautica a punti: esame in comitato ristretto
La IX Commissione Trasporti, in sede consultiva, ha terminato l’esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 70 del 2011 riguardante il Semestre Europeo – Prime disposizioni urgenti per l’economia (C. 4357Governo – rel. Desiderati, LNP), esprimendo alle Commissioni riunite V Bilancio e VI Finanze parere favorevole con osservazioni.
La Commissione ha poi proseguito e concluso, in sede di Atti dell’Unione europea, la discussione della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all’omologazione dei veicoli a motore a due o tre ruote e dei quadricicli e alla vigilanza del mercato e relativo documento di accompagnamento(COM(2010)542 def. – rel. Testoni, PdL), giungendo all’approvazione di un documento finale. Ha quindi continuato la discussione congiunta delle risoluzioni nn. 7-00527 Garofalo: Problematiche dell’autotrasporto nella regione siciliana; 7-00546 Velo: Attuazione degli interventi contenuti nel protocollo d’intesa sull’autotrasporto del 17 giugno 2010 e 7-00552 Desiderati: Controlli nelle zone di confine del Nord–est per verificare il rispetto delle disposizioni vigenti sulla circolazione stradale da parte di camion pesanti nazionali, comunitari ed extracomunitari.
In sede di atti del governo, ha approvato le proposte di nomina del consiglier Carlo Deodato a presidente del Collegio dell’Agenzia nazionale di regolamentazione del settore postale nonché dell’avvocato Francesco Soro e del dottor Giovanni Bruno a componenti del medesimo Collegio (nomine nn. 113, 114, 115 – rel. Garofalo, PdL); ha approvato, sempre in sede di atti del Governo, le proposte di nomina del dottor Pasqualino Monti a presidente dell’Autorità portuale di Civitavecchia (nomina n. 118 – rel. Simeoni, PdL); del professor Sergio Prete a presidente dell’Autorità portuale di Taranto (nomina n. 117 – rel. Franzoso, PdL); del signor Hercules Haralambides a presidente dell’Autorità portuale di Brindisi (nomina n. 119 - rel. Valducci, PdL) e del signor Francesco Palmiro Mariani a presidente dell’Autorità portuale di Bari (nomina n. 116 – rel. Tullo, PD).
Infine, in sede di comitato ristretto, ha concluso l’esame delle proposte di legge recanti disposizioni per l'introduzione della patente nautica a punti e del patentino nautico a punti e delega al Governo in materia di sanzioni per le violazioni commesse dai conducenti di imbarcazioni (C. 841 Fallica, C. 3644 Nastri e C. 4153Meta – rel. Terranova, PdL).

Semestre europeo - Disposizioni per l’economia: avviato esame per il parere
La X Commissione Attività produttive, in sede consultiva per il parere alla Commissioni riunite V Bilancio e VI Finanze, ha iniziato l’esame del DL 70/11, Semestre europeo - Prime disposizioni urgenti per l’economia (C. 4357Governo - rel. Gava, PdL).

Audizione sul mercato del lavoro
La XI Commissione Lavoro, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul mercato del lavoro tra dinamiche di accesso e fattori di sviluppo, ha svolto l’audizione di rappresentanti del Formez.
In sede referente, ha conferendo mandato al relatore a riferire all’Assemblea sulla proposta di legge recanteContributo previdenziale integrativo dovuto dagli esercenti attività libero-professionali iscritti in albi ed elenchi (C. 1524-B, approvato dalla Camera e modificato dal Senato - rel. Cazzola, PdL; ha proseguito l’esame delle proposte di legge recanti Disposizioni concernenti l’integrazione della composizione della Commissione medico-ospedaliere per il riconoscimento della dipendenza delle infermità da causa di servizio (C. 2360Pelino e C. 3991 Bobba - rel. V.A. Fontana, PdL), deliberando di attivare le procedure per il trasferimento alla sede legislativa.
In sede consultiva, ha iniziato l’esame del DL 70/2011, Semestre europeo - Prime disposizioni urgenti per l’economia (C. 4357 Governo - rel. Moffa, IR) ,per il parere alle commissioni riunite V Bilancio e VI Finanze.
Ha iniziato l’esame della risoluzione 7-00569 A. Foti, iniziative per la soluzione di crisi occupazionali riguardanti il settore metalmeccanico e chimico sul territorio nazionale.

Competenze professionali nei servizi di anestesia e rianimazione: pronto il testo per l’esame dell’Assemblea
Nel corso della settimana, la XII Commissione Affari sociali, in sede referente, ha concluso l’esame del nuovo testo sulla modifica all’articolo 18 del DPR n. 128/1969, in materia di competenze professionali nei servizi ospedalieri di anestesia e rianimazione (C. 797 Angela Napoli – rel. Castellani, PdL) dando mandato al relatore di riferire favorevolmente in Assemblea e ha proseguito l’esame dei seguenti provvedimenti: disegno di legge sulla delega al Governo per il riassetto della normativa in materia di sperimentazione clinica e per la riforma degli ordini delle professioni sanitarie, nonché disposizioni in materia sanitaria (C. 4274 Governo – rel. De Nichilo Rizzoli, PdL); Disposizioni concernenti l’impiego delle persone anziane da parte delle amministrazioni locali per lo svolgimento di lavori di utilità sociale (C. 2549 Reguzzoni, C. 2753 Fucci, C. 4046 Binetti, C. 4090 Pedoto e C. 4158Miotto – rel. Laura Molteni, LNP).
In sede di audizioni informali, ha svolto l’audizione di rappresentanti dell’European Society for Mental Health and Deafness (E.S.M.H.D, del Gruppo per lo studio e l’informazione sulla lingua italiana dei segni (S.I.L.I.S.) onlus, della Società cooperativa sociale “Il Treno” onlus, dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione gruppo di ricerca del CNR e dell’Istituto statale per sordi, nell’ambito dell’esame delle proposte di legge C. 4207 approvata, in un testo unificato, dalla 1ª Commissione permanente del Senato, C. 286 Sereni, C. 351 De Poli, C. 941 D’Ippolito Vitale, C. 1088Romano, C. 2342 Lorenzin, C. 2528 Rampelli, C. 2734 Carlucci e C. 3490 Miglioli, recanti Disposizioni per la promozione della piena partecipazione delle persone sorde alla vita collettiva e riconoscimento della lingua dei segni italiana.

Esame di risoluzioni per il rilancio e la tutela di diversi comparti agricoli
La XIII Commissione Agricoltura, in sede consultiva, ha proseguito l’esame del disegno di  legge di conversione in legge del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, concernente Semestre Europeo - Prime disposizioni urgenti per l'economia (C. 4357 Governo – rel. Gottardo) per il parere da rendere alle Commissioni riunite V Bilancio e VI Finanze.
Quindi la Commissione in sede di risoluzioni, ha avviato la discussione delle seguenti risoluzioni: n. 7-00524 Paolo Russo, sulle iniziative per l’erogazione degli aiuti nazionali per il settore bieticolo-saccarifero; n. 7-00491 Servodio, 7-00499 Delfino, 7-00541 Rainieri e 7-00555 Gottardo, sulle iniziative per il rilancio del settore della ciliegi coltura; n. 7-00519 Fiorio, sulle iniziative da adottare a tutela del comparto vitivinicolo in vista della liberalizzazione dei diritti di impianto.
Al termine, la Commissione ha svolto le interrogazioni: n. 5-04273 Delfino: Iniziative per definire un quadro normativo di riferimento per la qualificazione e la certificazione dell'attività agromeccanica; n. 5-02515 Oliverio: Sul patrocinio concesso dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per il lancio dei prodotti "McItaly" della McDonald's; n. 5-03934 Zucchi: Sui tempi di approvazione del bilancio di previsione dell'AGEA per il 2011 e sulle eventuali conseguenze in sede europea; n. 5-04174 Oliverio: Iniziative a tutela dei produttori onesti a seguito di una proposta di boicottaggio del pomodoro Pachino nonché per il monitoraggio dei prezzi e il contrasto delle infiltrazioni mafiose nella filiera agroalimentare e n. 5-04271 Fiorio: Iniziative in vista della liberalizzazione dei diritti di impianto dei vigneti.

Parere favorevole al codice frontiere Schengen
Nel corso della settimana la XIV Commissione Politiche dell’Unione europea, in sede di atti dell’Unione europea, per il parere da rendere alla I Commissione Affari costituzionali, ha proseguito e concluso l’esame della Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 562/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un codice comunitario relativo al regime di attraversamento delle frontiere da parte delle persone (codice frontiere Schengen), e la convenzione di applicazione dell'accordo di Schengen (COM(2011)118 def. - rel. Maggioni, LNP) su cui ha espresso parere favorevole con osservazioni.

COMMISSIONI DI INCHIESTA E BICAMERALI

Audizione del Ministro Maroni sulle politiche europee in materia di immigrazione

Il Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen, di vigilanza sull’attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione, nell’ambito dell’indagine  conoscitiva sulle nuove politiche europee in materia di immigrazione, martedì 31 maggio, ha proceduto all’audizione del Ministro dell’Interno, Roberto Maroni.


Esame di relazione semestrale sull’attività dei Servizi di informazione per la sicurezza
Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, martedì 31 maggio, ha proceduto al seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 32, comma 1, della legge 3 agosto 2007, n. 124, di uno schema di regolamento; all’esame, ai sensi dell’articolo 32, comma 1, della legge 3 agosto 2007, n. 124, di uno schema di regolamento recante una modifica al DPCM n. 1 del 2011; e per procedere, infine, al seguito dell’esame della relazione prevista dall’articolo 33, comma 1, della legge n. 124 del 2007 sull’attività dei Servizi di informazione per la sicurezza nel 2° semestre 2010.

Armonizzazione di sistemi contabili e schemi di bilancio di regioni ed enti locali: prosegue l’esame
La Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale ha proseguito l’esame dello schema di decreto legislativo recante Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro enti e organismi (atto n. 339 - rel. per la Camera Simonetti, LNP; rel. per il Senato Lanzillotta, Misto-ApI).

lunedì 6 giugno 2011

Conclusioni crude e terra terra raccolte di getto e uscite dal cuore della gente Leghista.

S0L0  “UN PO’”  DEI  PERCHE' DI ALCUNI CALI DI FIDUCIA DA PARTE DEGLI ELETTORI

NON ci sono soldi per aumentare le pensioni minime
NON ci sono soldi per aumentare le indennità per i disabili
NON ci sono soldi per rivedere gli studi di settore e per sostenere le piccole e medie imprese
NON ci sono soldi per detassare le tredicesime e diminuire le tasse in busta paga
NON ci sono soldi per aumentare gli stipendi delle forze dell'ordine
NON ci sono soldi per il finanziamento adeguato della ricerca
NON ci sono soldi per l’adeguamento degli organi della Polizia o dei Vigili del Fuoco
NON ci sono soldi per la carta da fotocopie nei tribunali e nelle scuole
NON ci sono soldi per ecc… ecc… ecc…

MA !

CI sono i soldi per assistere i profughi, perfino le sigarette ed ospitandoli in pensioni o residence
CI sono i soldi per regalare servizi e contributi ad immigrati che a causa delle loro famiglie numerose ed ai redditi bassi, passano davanti a cittadini italiani nelle graduatorie di ogni tipo
CI sono i soldi per i servizi sanitari agli immigrati, anche solo di passaggio, e perfino ai clandestini con Nike ai piedi e telefonino
CI sono i soldi per erogare le pensioni sociali agli anziani immigrati, che si ricongiungono solo per ottenerle ma poi se le godono nei loro paesi
CI sono i soldi per gli alloggi ai ROM e per pagare loro luce, acqua, gas chiedendo in cambio il solo rispetto delle leggi che non rispettano
CI sono i soldi per finanziare le missioni all'estero con la scusa d'esportare la democrazia, e quelle di terra per tentare di asportare l'inciviltà dalle culle della monnezza
CI sono i soldi per mantenere privilegi assurdi e non più accettabili a varie "caste" inclusa quella Politica
CI si permette d'ignorare, se non di condonare, i quasi 100 MILIARDI di EURO delle multe inflitte alle 10 principali società concessionarie dei giochi conosciuti come "SLOT MACHINES" però qualcuno vuol far pagare le multe agli agricoltori produttori di latte solo per l’incompetenza di qualcuno che non ha a suo tempo saputo fare gli interessi del suo Paese davanti all’Europa.

Alcune delle voci sopra elencate, alle quali se ne potrebbero aggiungere molte molte altre, considerate spesso semplici luoghi comuni sono invece tristi realtà, anche se alcune sicuramente inevitabili per semplici motivi di carità Cristiana.

Detto questo, molto concisamente, 

Berlusconi dovrà smettere di parlare solo di magistratura, di fare battute idiote che irritano la gente che si fa il culo dalla mattina alla sera, e di promettere tutto a tutti. In questo paese c'è la necessità di una rivoluzione democratica e pacifica come quella che sta facendo la Lega Nord da 25 anni, e bisogna farla parlando di cose concrete interpretando e rispettando i problemi dei cittadini onesti, perchè solo se ascolti la gente puoi proporre soluzioni concrete. Adesso lasciamo che sia Di Pietro a occuparsi della spazzatura nelle strade di Napoli e se Milano si riempirà di clandestini e di Rom sono fatti di Pisapia, i Milanesi se lo vorranno rimedieranno in futuro. Se fai il bulletto parlando di ville milionarie, se dici che bisogna fare sacrifici poi offri sogni da paese dei balocchi a mezzo mondo, la gente padana e non solo, composta da pensionati che soffrono con dignità, da artigiani e piccoli imprenditori che vengono trattati a pesci in faccia, la gente non ti dà più la sua fiducia.
Le risposte e le soluzioni a queste "storture" non possono certo venire dai pusillanimi che compongono i partiti d'opposizione al Governo, i quali sono felici e spesso artefici dei privilegi accumulati negli ultimi 40anni, continuando a predicare bene e razzolare malissimo. Bisogna spingere al massimo sulle riforme Federaliste, sulla semplificazione della burocrazia, sulla riforma della diminuzione dei Parlamentari e il taglio degli sprechi “istituzionali” .
INSOMMA ! LA LEGA DEVE TORNARE A FARE LA LEGA !

Raffaele Varricchio

IL PD E' COSTRETTO AD AGGRAPPARSI AGLI ZOMBIE

Noi leghisti, come sempre stiamo facendo un'analisi seria ed onesta del voto, riconoscendo gli errori senza nasconderci dietro a motivazioni banali. Del resto il nostro segretario federale Umberto Bossi, sempre molto attento ai messaggi che vengono dai cittadini, e gli altri dirigenti del nostro movimento si stanno muovendo per dare risposte al duro avvertimento lanciato al Governo. Tra i vari commenti ai risultati elettorali non comprendo i toni trionfalistici dei tromboni del PD, Bersani e Franceschini in primis. A Milano l'uomo del PD è stato rifiutato perfino dai propri iscritti, che hanno scelto di candidare Pisapia. A Napoli il candidato del PD non è nemmeno arrivato al ballottaggio e gli uomini di Bersani si ritrovano ad esultare per la vittoria di De Magistris, che non esita a sostenere la sua diversità dalle politiche disastrose dei suoi predecessori del PD Bassolino e Iervolino. A Bologna, città simbolo del centro sinistra, solo il 35% degli aventi diritto ha votato il candidato del PD e della coalizione, mentre la maggioranza non ha votato oppure ha votato altri partiti. Quello che doveva essere il grande partito riformatore di centro sinistra, con una presunta vocazione maggioritaria, si sta rivelando una combriccola senza arte nè parte, costretta ad aggrapparsi alle forze politiche che ha fatto sbattere fuori dal parlamento ed a imbucarsi alle loro feste, sperando di mangiare a sbaffo almeno le briciole che rimangono sui tavoli.

fonte Affari Padani

Comunque vada per i Si sarà un fallimento da 1 milione di euro..soldi nostri.

Art. 4 legge 157 del 03/06/1999.
Nel caso in cui il referendum raggiunga il quorum, ai comitati promotori viene riconosciuto un rimborso pari alla somma risultante dalla moltiplicazione di lire 1000 per ogni firma valida.
Facendo due conti: 0,52 (1000 lire) per 500.000 firme fa esattamente 260.000 mila euro, ovviamente per 4 (il numero dei quesiti) uguale 1.040.000 euro.

Non male che dite? Questo Referendum é solo uno spreco di tempo (ma quello sarebbe il meno) e soprattutto uno spreco di soldi, i nostri soldi! Qualcuno ha già messo le mani avanti dicendo che i soldi saranno devoluti in beneficenza...si certo, beneficenza...con i nostri soldi!

Ma entriamo nel dettaglio dei vari referendum bufala...

Legittimo impedimento.
Le disposizioni di cui all’articolo 1 si applicano fino alla data di entrata in vigore della legge costituzionale recante la disciplina organica delle prerogative del Presidente del Consiglio
dei Ministri e dei Ministri, nonche’ della disciplina attuativa delle modalita’ di partecipazione degli stessi ai processi penali e, comunque, non oltre diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge. …’
Cioè … ???
Questa legge si applica (in ogni caso) non oltre i diciotto mesi dall’entrata in vigore della stessa, quindi facciamo due calcoli.
La legge del 7 aprile 2010, n. 51 è stata pubblicata nella G.U del 8 Aprile 2010 quindi entra in vigore il 9 aprile 2010 ed è valida per 18 mesi quindi fino al 9 ottobre 2011.
Considerando ora che i referendum si svolgeranno il 12 e 13 Giugno 2011 e che l’abrogazione a seguito Referendum deve essere comunque sancita con D.P.R. e se i tempi di pubblicazione saranno come per gli ultimi Referendum che sono ‘passati’ (cioè in cui ha vinto il “SI” ed è stato superato il quorum) nel 1995, passerà circa un mese e mezzo per pubblicare il D.P.R. , infatti l’Abrogazione, a seguito di referendum (dell’ 11 Giugno 1995) venne sancito con il D.P.R. nr. 312 del 28 Luglio 1995 .
Nel nostro caso quindi in caso di vittoria dei ‘SI’ giungeremo presumibilmente a fine Luglio 2011 per la pubblicazione del D.P.R. che abroga la Legge 7 aprile 2010, n. 51 (Legittimo Impedimento).
L’abrogazione quindi sarà effettiva decorsi 60 GIORNI dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale; Dunque per rendere effettiva l’abrogazione bisognerà attendere fino a fine Settembre 2011. Peccato solo che la Legge del 7 aprile 2010, n. 51 non sarebbe stata più valida dal 9 Ottobre 2011 !!!
In Conclusione quindi se il Referendum supera il Quorum (50% +1) e vincono i “SI” (non succede dal 1995) la legge 7 aprile 2010, n. 51 in materia di legittimo impedimento verrà abrogata a Fine Settembre 2011 quindi appena 10 giorni prima della sua fine validità (9 ottobre 2010).
… andranno a votare il Referendum per abrogare la legge sul legittimo impedimento 10 giorni prima che essa DECADA da sola !!!
Per di più l’abrogazione mediante referendum lascia inalterata la possibilità per il legislatore di reintrodurre la norma abrogata.

Privatizzazione dell'acqua.

Un buco nell'ACQUA ho già parlato dei cosidetti quesiti sulla "privatizzazione dell'acqua" e di come uno di essi disincentiva gli investimenti svincolando gli aumenti tariffari a prescindere dal capitale investito mentre l'altro abroga la possibilità di aprire al mercato e quindi alla concorrenza lasciando la gestione di tutti i servizi locali di rilevanza economica  esclusivamente nelle mani dei soggetti pubblici  che spesso risultano essere carrozzoni politici utili solo per alimentare le clientele elettorali.

Nucleare. nuovo Referendum. Ora chi vota SI chiude la porta alle ENERGIE RINNOVABILI

Con il  Decreto Omnibus (D.L. n. 34 del 31 marzo 2011 convertito in legge con la Legge del 26 Maggio 2011 n. 75)  sono stati cancellati tutti i punti che si chiedeva di abrogare con il  Referendum sul Nucleare.
Successivamnete la Corte di Cassazione ha disposto  il trasferimento della richiesta di abrogazione referendaria sulle disposizioni di cui all'articolo 5 comma 1 e 8 dl 31/03/2011 n.34, convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2011 n.75. Formulando poi in maniera esplicitamente FALSA il nuovo titolo del Referendum che sarà "Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare."
FALSA perchè i comma 1 e 8 dell'Art. 5 del decreto Legge 34/2011 non consentono affatto la produzione di Energia Nucleare e per verificarlo basta leggerli:

LEGGE 26 maggio 2011 , n. 75 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale N. 122 del 27 Maggio 2011)
Allegato MODIFICAZIONI APPORTATE IN SEDE DI CONVERSIONE AL
DECRETO-LEGGE 31 MARZO 2011, N. 34

«Art. 5. (Abrogazione di disposizioni relative alla realizzazione di nuovi impianti nucleari).

1. Al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche, mediante il supporto dell'Agenzia per la sicurezza nucleare, sui profili relativi alla sicurezza nucleare, tenendo conto dello sviluppo tecnologico in tale settore e delle decisioni che saranno assunte a livello di Unione europea, non si procede alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare.
8. Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e acquisito il parere delle competenti Commissioni parlamentari, adotta la Strategia energetica nazionale, che individua le priorita' e le misure necessarie al fine di garantire la sicurezza nella produzione di energia, la diversificazione delle fonti energetiche e delle aree geografiche di approvvigionamento, il miglioramento della competitivita' del sistema energetico nazionale e lo sviluppo delle infrastrutture nella prospettiva del mercato interno europeo, l'incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo nel settore energetico e la partecipazione ad accordi internazionali di cooperazione tecnologica, la sostenibilita' ambientale nella produzione e negli usi dell'energia, anche ai fini della riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, la valorizzazione e lo sviluppo di filiere industriali nazionali. Nella definizione della Strategia, il Consiglio dei Ministri tiene conto delle valutazioni effettuate a livello di Unione europea e a livello internazionale sulla sicurezza delle tecnologie disponibili, degli obiettivi fissati a livello di Unione europea e a livello internazionale in materia di cambiamenti climatici, delle indicazioni dell'Unione europea e degli organismi internazionali in materia di scenari energetici e ambientali».

In NESSUNO dei due commi si parla dunque di produzione di energia nucleare infatti nel comma 1 leggiamo espressamente che "... NON si procede alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare." (quindi abrogarlo mi sembra un bel PARADOSSO)  mentre nel comma 8 si legge che "Entro dodici mesi ... acquisito il parere delle competenti Commissioni parlamentari, adotta la Strategia energetica nazionale, che individua le priorita' e le misure necessarie al fine di garantire la sicurezza nella produzione di energia, la diversificazione delle fonti energetiche ... il miglioramento della competitivita' del sistema energetico nazionale ... l'incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo nel settore energetico ... anche ai fini della riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra ..."
Quindi rileggendo le parti fondmentali del comma 8:  "... incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo nel settore energetico ... ai fini della riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra ..." a me più che di Nucleare sembra che si parli di tutte quelle fonti di energia alternative ai combustibili fossili (che emettono gas ad effetto serra) RINNOVABILI comprese.
Quindi VOTANDO SI a questo quesito si contribuisce ad abrogare un comma che permetterebbe maggiori investimenti nella ricerca e nello sviluppo delle ENERGIE RINNOVABILI.
Però nel titolo del Referendum si parla solo di NUCLEARE (Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare)
Giudicate voi ... se non è una presa in giro questa ...

Comunque vada per i SI sarà un fallimento....e per noi uno spreco di soldi...soldi presi dalle nostre tasche ricordiamolo.