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venerdì 25 novembre 2011

Fitch: Italia forse già in recessione. L'agenzia taglia il rating di otto banche italiane



«L'Italia probabilmente è già in recessione». Lo scrive l'agenzia Fitch che oggi ha abbassato i rating di lungo termine e di vitalità di otto banche italiane di medie dimensioni, con outlook negativo. Si tratta di Banca Popolare di Sondrio, Credito Emiliano, Banca Popolare dell'Emilia Romagna. Italia forse già in recessione.
La frase era già contenuta nel rapporto 'Italy - The Challenge Ahead' pubblicato dall'agenzia lo scorso 17 novembre. Lo scorso 7 ottobre Fitch ha tagliato il rating dell'Italia portandolo ad 'A+' con outlook negativo.

Il Sole 24 Ore -

La Massoneria appoggia Monti. Esclusivo: parla il Gran Maestro

"Il curriculum di Mario Monti è di alto profilo. Spero vivamente che possa traghettarci fuori da questa crisi". Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, la principale loggia massonica, con una intervista ad Affaritaliani.it appoggia il nuovo governo. E sull'esecutivo Berlusconi ha un giudizio poco lusinghiero: "Quando sento dire da Tremonti che con la cultura non si campa... c'è qualche cosa di sbagliato". Un buon punto di partenza è il ritorno alla meritocrazia: "Se vado a vedere le teste pensanti che erano presenti in tutti i partiti del primo Parlamento e poi vado a vedere quelle di oggi... l'Aula non può essere il rifugio di quelli che non possono fare altro".

Come valuta la lettera aperta a firma del Venerabile Maestro  Gioele Magaldi, leader del Grande oriente democratico (corrente eterodossa del Grande oriente d'Italia) che fa le congratulazioni al "fratello Mario Monti"?
"Sono convinto che certi personaggi si sveglino la mattina in cerca di notorietà. Non bisogna dare corda a questo individuo, che tra l'altro è stato espulso dal Grande Oriente. Cui prodest? Solo a Magaldi che è in cerca di visibilità. Come diceva Troisi: non ci resta che piangere"

Che cosa ne pensa di Mario Monti?
"Il curriculum è di alto profilo. Spero vivamente che possa traghettarci fuori da questa crisi. Certo poi un governo va valutato sulla base delle opere che riesce a realizzare".

E' la persona di cui oggi l'Italia ha bisogno?
"Questo lo sapremo solo dopo che avremo visto i fatti. La massoneria non si occupa di politica del quotidiano. Si occupa dei grandi valori, dei grandi temi".

Ci spieghi meglio...
"Ancora ai tempi della Grecia antica un tale Aristotele disse che l'uomo è un 'animale politico', ma non certo perché è iscritto a qualche partito o perché ha una tessera. Semplicemente perché vive nella polis, nella società e quindi si fa carico dei problemi che riguardano la dignità e la libertà della persona. I grandi problemi della società erano i suoi problemi e sono quelli della massoneria".

In quest'ottica come valuta il governo Berlusconi?
"Beh, quando sento dire, da Tremonti, un ex ministro dello scorso governo, che con la cultura non si campa. Questo è una offesa, una violenza. Se non hai un ancoraggio ideologico, se non hai un sogno come puoi vivere. Da vecchio mazziniano dico che il problema è sempre l'educazione. Quando a Mazzini gli chiesero che cosa fosse la Repubblica lui disse che 'è una idea, non è una forza di governo o di partito che vince o che perde, è un progetto di educazione morale'".

Affaritaliani.it ha lanciato il "Forum della meritocrazia", un evento che ha lo scopo di riportare il merito come valore nella società. L'Italia ha bisogno di meritocrazia?
"Assolutamente sì. E' un concetto che condivido. Anche se la meritocrazia significa anche la capacità di sapersi elevare, non solo di fare carriera in una azienda o in una professione. E' qualcosa di più ampio".

Secondo lei in politica ci sono troppo persone che non hanno i requisiti per sedere in Parlamento?
"Se considero la composizione del primo Parlamento e vado a vedere le teste pensanti che erano presenti in tutti i partiti e poi vedo quelle di oggi... Il Parlamento non può essere il rifugio di quelli che non possono fare altro. Lei sa chi era Alfredo Baccarini?".

No, devo ammetterlo, non lo conosco.
"Alfredo Baccarini è stato il più grande ministro dei Lavori pubblici che l'Italia abbia mai avuto. Era un uomo che quando il governo non manteneva il programma si dimetteva. E quando morì un giornale francese scrisse:  'E' morto povero, il più grande encomio che si possa fare ad un uomo politico'".


fonte: affari italiani

E intanto il sindaco di Salerno, De Luca, spende 200.000 euro per il logo della città

Luigi De Magistris, il “nuovo che avanza” di Napoli, non è l’unico sindaco a non sentire la crisi (vedere articolo pubblicato oggi su Qelsi). Torna nel mirino di Qelsi un altro primo cittadino campano, Vincenzo De Luca, eletto a Salerno alle recenti elezioni di maggio con una riconferma plebiscitaria, 74,42%.
Sarà perché è già il suo quarto mandato, ma il buon De Luca sembra essersi montato un po’ troppo la testa. Dopo aver fatto infuriare i Comitati Acqua Bene Comune, come potete leggere inquesto articolo di Qelsi pubblicato lo scorso 20 ottobre,  il sindaco in quota Pd ha deciso che la sua Salerno debba avere un nuovo logo per la promozione di eventi, prodotti e immagini della città a livello internazionale. Un vero e proprio simbolo istituzionale per cui De Luca non ha voluto badare a spese: 200.000 euro tra ridefinizione del logo istituzionale e nuovo «lettering» per la toponomastica, tutto a spese dei contribuenti in tempi di crisi e di tagli.
Un costo elevato, motivato dal fatto che il sindaco di Salerno ha voluto avvalersi della collaborazione e consulenza di un “guru del design”, l’italo-newyorkese Massimo Vignelli, ideatore del logo.
Il problema però non sono solo i tanti soldi spesi per un’operazione ambiziosa, un po’ fanatica e di interesse collettivo assai dubbio e relativo. Peggio: quei soldi forse sono stati buttati via, perché quel logo non piace a nessuno.
Non piace ai salernitani, che hanno preso d’assalto internet per criticarlo. E non è gradito neppure dagli esperti di design, dagli altri “guru” per intenderci.
Le perplessità sono più che legittime. C’è chi dice che il nuovo logo sia stato copiato da quello del Napoli, fomentando oltretutto la rivalità calcistica tra le due tifoserie (certo per un salernitano non è bello che la sua città abbia un logo simile a quello partenopeo), chi addirittura lo associa al simbolo del Sapri Calcio. E in entrambi i casi i paragoni non sono per niente arditi.
Chi vuole infierire e confronta il nuovo logo di Salerno con quello di Roma. Qui, purtroppo per Salerno, non c’è partita.
Vi proponiamo un confronto anche noi:



In questa prima foto, a sinistra è raffigurato il nuovo logo “ambizioso” di Salerno, a destra quello di Napoli.
Qui, a sinistra Salerno e a destra il Sapri Calcio. Una somiglianza presa di mira persino dalla satira: “Trova le differenze”.
Infine, il nuovo logo di Roma capitale, voluto da Alemanno. Non c’è paragone. Ed è pure costato solo 40.000 euro, a differenza dei 200.000 di Salerno.
Vale la pena riportare alcune considerazioni di un esperto in materia intervistato dal Corsera, che ha preferito mantenere l’anonimato:
Se doveva richiamare elementi paesaggistici, la storia e lo sviluppo urbanistico della città, il logo disegnato da Vignelli non risponde nell’immediato ai criteri stabiliti. Non ci sono riferimenti storici alla città. È stato utilizzato il colore ufficiale della città, che è il giallo, con il blu di sfondo, ma si è dimenticato il rosso. Si potrebbe obiettare che il giallo è una cromia del rosso, però non è lo stesso.
Il font utilizzato, che contiene le cosiddette “grazie”, fuori dal gergo tecnico le decorazioni alle due estremità della lettera, ha una connotazione che rimanda al passato e cozza con la prospettiva turistica di un invito declinato al futuro. Il logo guarda al futuro solo nell’uso del colore blu, cui in grafica si attribuisce il valore di “moderno” e richiama il mare. Ma inserire il blocco grafico in un cerchio, mi rimanda immediatamente a quel logo… quello del NApoli. Le somiglianze stanno nell’utilizzo delle grazie nel “font”, “S” o “N”, la scelta di identificare il marchio con una sola lettera, la forma geometrica circolare e la scelta del blu predominante che non caratterizza Salerno se non per il mare. E la tecnica del “gradient”, la sfumatura” del colore
E su Roma:
Un esempio di logo riuscito è Roma. La giunta Alemanno nel 2010 bandì un concorso per la scelta del nuovo logo e il progetto vincitore non ha punti deboli, è impeccabile. Mette in risalto innanzitutto i colori istituzionali, giallo e rosso, poi una colonna simbolo di storia e presenza monumentale, con la lupa capitolina posizionata in alto come segno dominante. Non solo, anche il tipo di scrittura impiega un carattere disegnato ex novo a mano con la scritta “Roma” ben integrata nel blocco grafico dove la “M” rappresenta anche le gambe della colonna
Insomma, caro sindaco Vincenzo De Luca: 200.000 euro per un logo della città, in tempi di crisi, sono già di per sé uno spreco. Ma spesi per un logo brutto e persino copiato, sono proprio una fregatura.
L’unico contento sarà il buon Massimo Vignelli, oltre al sindaco stesso che ha definito “Un capolavoro” il nuovo simbolo.
De gustibus…
fonte blog: questaèlasinistraitaliana

mercoledì 23 novembre 2011

APPALTI ENAV: GIP, RISORSE EXTRABILANCIO PER PAGARE TANGENTI


Roma, 19 nov. - Guido Pugliesi, Manlio Fiore e Marco Iannilli sono stati arrestati perche' protagonisti di un sistema "che realizza frodi fiscali per acquisire risorse extracontabili per pagare tangenti, ponendone il costo a carico dello Stato facendole divenire costi deducibili ed eroga utilita' non solo per ottenere l'assegnazione di lavori di imponente valore, ma per viziare le procedure interne di verifica della congruita' dei prezzi dei lavori commissionati". Lo scrive il gip Anna Maria Fattori nell'ordinanza cautelare sollecitata dal pm Paolo Ielo, che indaga sugli appalti Enav. "Si tratta di un sistema - prosegue il gip - che, attraverso infedelta' gestionali (pagamento di fatture prima della prestazione in oggetto, falsificazione delle procedure di verifica di congruita' dei prezzi), si adopera per accrescere il valore delle stesse prestazioni dei vertici apicali di societa' a totale partecipazione statale o dallo Stato controllate, aumentando quindi passivita' di bilanci il cui andamento e' di interesse per l'economia nazionale". Per il giudice e' concreto il rischio che il reato contestato agli indagati possa ripetersi: "Le circostanze in cui le condotte si sono consumate ed il movente che le determino' - spiega il gip Fattori - rivelano, da un canto, una particolare gravita' dei fatti, dall'altro un consistente rischio di reiterazione quale derivato dall'essere l'azione inserita in un sistema dal quale gli indagati, che concorrono a realizzarlo, traggono ingentissimi profitti ai quali conformano stili e tenori di vita". 
UDC nella bufera !!

ilpensieroverde  fonte AGI 

Anche la Germania paga dazio: i cds su Berlino più cari di quelli su Londra

Il rischio debito misurato dai credit default swaps sulla Germania supera quello della Gran Bretagna. Per la prima volta dal 2008 il costo per assicurare i titoli di Stato tedeschi contro un default (la funzione dei cds, derivati che assicurano sul rischio crack) è salito a 83 punti, superando di 2 punti i cds sui titoli britannici. Lo riporta Bloomberd citando dati Cma, principale fornitore di statistiche sui derivati. Non accadeva dal 21 gennaio del 2008 e per alcuni analisti è il segno di come stia aumentando il timore per il contagio della crisi del debito in Europa. Nel frattempo oggi l'Europa ha preso un'altra mazzata, il 35 % dei Bund Tedeschi oggi all'asta e così tanto declamati è andato invenduto, un segnale chiaro della debolezza di tutta l'Europa.  Ma qualcuno ancora nel Pd sussurra che la colpa è di Berlusconi. 




ilpensieroverde