Il futuro ha due bellissime figlie: lo sdegno e il coraggio... Lo sdegno per la realtà delle cose; il coraggio per cambiarle.
martedì 21 febbraio 2012
ilpensieroverde
Un Pensiero Verde per Parma: Un Pensiero Verde per Parma: Molossi e la sua line...: Un Pensiero Verde per Parma: Molossi e la sua linea editoriale......
sabato 18 febbraio 2012
mercoledì 15 febbraio 2012
La situazione precipita nonostante Monti.
Libertà economica, l'Italia in caduta libera: 92a al mondo
L'Index of Economic Freedom registra uno slittamento di cinque posti
Nel 2012 l’Italia vede ulteriormente scendere la sua libertà economica. Secondo la classifica annuale Heritage Foundation-Wall Street Journal, di cui l’Istituto Bruno Leoni è partner, il nostro Paese si ferma al 58,8 per cento, 1,5 punti percentuali in meno dell’anno scorso, conquistando la 92ma posizione (cinque in meno rispetto al 2011). L’Italia è classificata penultima nella graduatoria dei Paesi europei: peggio di noi solo la Grecia. Si tratta del terzo anno consecutivo nel quale si registra una riduzione della libertà economica italiana. Questa volta, a incidere negativamente sono soprattutto l’aumentare della corruzione percepita e l’incapacità, nonostante le diverse manovre, di mantenere sotto controllo le finanze pubbliche, incidendo sullo stock del debito. Più in generale, i punti strutturalmente deboli per la libertà economica nel nostro Paese stanno nella spesa pubblica (valutata ad appena il 19,4 per cento, 9,2 punti in meno dell’anno scorso) e la libertà del lavoro (43 per cento), oltre alla più ampia incertezza del quadro normativo e all’insostenibile pressione fiscale.
Commenta il Presidente dell’Istituto Bruno Leoni, Nicola Rossi: “La stampa riporta, pressoché quotidianamente, nuove ipotesi allo studio per stimolare la crescita italiana ormai scomparsa da oltre un ventennio ma – com’è noto – non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere: la strada per ritrovare la crescita è scritta infatti con chiarezza e da anni nella graduatoria dell’Index of Economic Freedom. In particolare, il governo italiano – che si propone di fare «un decreto al mese» per rilanciare la crescita – forse potrebbe fermarsi a riflettere: tutto lascia pensare che non sia quella la strada giusta”.
Il calo italiano si colloca in un contesto globale che, pure, sconta una crisi della libertà economica, frutto della reazione keynesiana di molti Paesi (specie nel mondo sviluppato) alla recessione. È proprio l’aumento della spesa pubblica, infatti, ad aver determinato l’interruzione di una tendenza verso la maggiore libertà economica nel mondo che si era manifestata quasi ininterrottamente da quando la redazione dell’Indice è iniziata, 18 anni fa, fino al 2008.
“A dispetto delle letture neokeynesiane, resta robusta l’evidenza della correlazione tra la libertà economica e la crescita, da un lato, e la riduzione della povertà, dall’altro. A questo proposito, è significativo che la classifica della libertà economica di quest’anno veda il ritorno del Cile e l’ingresso delle Mauritius fra i 10 Paesi più liberi al mondo”, nota il Direttore Generale dell’IBL Alberto Mingardi.
La classifica è ancora una volta guidata da Hong Kong, Singapore e Australia, mentre gli Stati Uniti occupano la decima posizione. All’interno dell’Unione Europea, il Paese più libero è l’Irlanda (76,9 per cento, nona posizione), mentre il meno libero è la Grecia (55,4 per cento, 119ª posizione). L’Italia è penultima tra gli Stati membri dell’UE.
L’Indice della libertà economica è costruito attraverso dieci indicatori sintetici che, sulla base dei dati forniti dalle maggiori organizzazioni internazionali, consentono di “schematizzare” la libertà economica, attraverso una serie di variabili che misurano l’invadenza dello Stato (come la pressione fiscale e la spesa pubblica), la qualità della regolamentazione e la certezza del diritto, l’autonomia degli attori economici nel condurre le loro attività (per esempio il mercato del lavoro o gli adempimenti necessari ad avviare o condurre attività produttive), la qualità del sistema giudiziario, la corruzione, eccetera.
L’Indice della libertà economica è scaricabile integralmente sul sito www.heritage.org/index. La scheda relativa all’Italia è disponibile, in italiano, anche sul sito dell’Istituto Bruno Leoni www.brunoleoni.it.
Commenta il Presidente dell’Istituto Bruno Leoni, Nicola Rossi: “La stampa riporta, pressoché quotidianamente, nuove ipotesi allo studio per stimolare la crescita italiana ormai scomparsa da oltre un ventennio ma – com’è noto – non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere: la strada per ritrovare la crescita è scritta infatti con chiarezza e da anni nella graduatoria dell’Index of Economic Freedom. In particolare, il governo italiano – che si propone di fare «un decreto al mese» per rilanciare la crescita – forse potrebbe fermarsi a riflettere: tutto lascia pensare che non sia quella la strada giusta”.
Il calo italiano si colloca in un contesto globale che, pure, sconta una crisi della libertà economica, frutto della reazione keynesiana di molti Paesi (specie nel mondo sviluppato) alla recessione. È proprio l’aumento della spesa pubblica, infatti, ad aver determinato l’interruzione di una tendenza verso la maggiore libertà economica nel mondo che si era manifestata quasi ininterrottamente da quando la redazione dell’Indice è iniziata, 18 anni fa, fino al 2008.
“A dispetto delle letture neokeynesiane, resta robusta l’evidenza della correlazione tra la libertà economica e la crescita, da un lato, e la riduzione della povertà, dall’altro. A questo proposito, è significativo che la classifica della libertà economica di quest’anno veda il ritorno del Cile e l’ingresso delle Mauritius fra i 10 Paesi più liberi al mondo”, nota il Direttore Generale dell’IBL Alberto Mingardi.
La classifica è ancora una volta guidata da Hong Kong, Singapore e Australia, mentre gli Stati Uniti occupano la decima posizione. All’interno dell’Unione Europea, il Paese più libero è l’Irlanda (76,9 per cento, nona posizione), mentre il meno libero è la Grecia (55,4 per cento, 119ª posizione). L’Italia è penultima tra gli Stati membri dell’UE.
L’Indice della libertà economica è costruito attraverso dieci indicatori sintetici che, sulla base dei dati forniti dalle maggiori organizzazioni internazionali, consentono di “schematizzare” la libertà economica, attraverso una serie di variabili che misurano l’invadenza dello Stato (come la pressione fiscale e la spesa pubblica), la qualità della regolamentazione e la certezza del diritto, l’autonomia degli attori economici nel condurre le loro attività (per esempio il mercato del lavoro o gli adempimenti necessari ad avviare o condurre attività produttive), la qualità del sistema giudiziario, la corruzione, eccetera.
L’Indice della libertà economica è scaricabile integralmente sul sito www.heritage.org/index. La scheda relativa all’Italia è disponibile, in italiano, anche sul sito dell’Istituto Bruno Leoni www.brunoleoni.it.
di Claudio Soliani
lunedì 13 febbraio 2012
In risposta alle esternazioni del Sig. Mauro Libè.
Parma, 12/02/12
Non sappiamo con certezza se il Sig. Mauro Libè abbia delle
compartecipazioni in aziende agricole o allevamenti di mucche da latte, ma
dalle sue ripetute esternazioni contro le quote latte ci dobbiamo chiedere
perché sia così spaventato e preoccupato dalle indagini che la sezione dei
Carabinieri del ministero dell’Agricoltura ha compiuto in tutta Italia. Viene
lecito fare alcune considerazioni; è possibile:
- che abbia interessi in una di quelle stalle che erano site in Piazza Navona, notoriamente conosciuta come area agricolo-commercial-turistica?
- che sia socio in qualche cooperativa che importa latte dall’estero, consapevole che non si conoscono le reali caratteristiche organolettiche di quei prodotti?
- che sia stato eletto con i voti di quegli allevatori che continuano a produrre il latte in nero?
- che faccia parte di quella schiera di politici che sta tentando il lecito e l’illecito per “rifarsi una verginità”, dato che, nel suo nuovo ruolo all’interno della Commissione Affari Costituzionali, “vuole contribuire a creare un sistema di pubblica amministrazione in grado di prendere decisioni in nome del bene comune e non nell’interesse di qualche gruppo di pressione”?
- che forse le mucche gli servano più da macello (chiara l’allusione?) che per produrre latte?
Sulla base di queste considerazioni ci rendiamo conto delle
motivazioni per cui l’Udc appoggia un governo spacciato per salva Italia, ma
che sta ammazzando gli italiani e il contributo dato al fallimento del Comune
di Parma. Perché, voi che vi proponete come paladini di giustizia (svuotando le
carceri), di moralità (si ricorda vero del suo collega Cosimo Mele) ed equità
(spremendo le tasche del ceto medio, dei pensionati e dei lavoratori soprattutto
del Nord) , che accusate sistematicamente gli altri anche dei vostri fallimenti
(Varazzani), che parlate di consulenze e contratti finiti su binari morti e di
opacità che meritano piena luce, nei quattro anni di compiacente partecipazione
all’amministrazione di Parma non avete mosso un dito per rivelare e correggere
tali situazioni di cui eravate perfettamente a conoscenza e silenziosi
comprimari? Perché avete tanta paura della verità? Probabilmente ha ragione il
saggista e poeta Karl Kraus: Chi mai vorrà cacciar via un errore che lui stesso
ha messo al mondo, per sostituirlo con una verità adottata?
On. Fabio Rainieri Deputato della Lega Nord Padania
Segretario Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati
Membro della Commissione Anticontraffazioni del Parlamento
Andrea Zorandi
Segretario sezione di Parma città della Lega Nord Padania
sabato 11 febbraio 2012
Il bunga bunga del Pd Festa hard a Napoli
I democratici disertano un convegno sulla criminalità per andare al party erotico. Bersani furibondo
http://www.ilgiornale.it/interni/il_bunga_bunga_pd_festa_hard_napoli/10-02-2012/articolo-id=571370-page=0-comments=1
giovedì 9 febbraio 2012
GARA DI SCI ALPINO DEL CAMPIONATO PADANO
GARA DI SCI ALPINO DEL CAMPIONATO PADANO, organizzata dallo sci club "ASD SCI VAL PADANA".
Il programma prevede:
GIOVEDI' 08 MARZO E VENERDI' 09 MARZO ALLE ORE 20.30:
due serate di incontri pubblici su tematiche legate a lavoro, turismo, economia, federalismo, alle quali prenderanno parte esponenti del ns. Movimento quali:
Sen. Massimo Garavaglia, On. Matteo Salvini, On. Angelo Alessandri, Sindaco Flavio Tosi, Vice Presidente provinciale Maurizio Parma, Consiglieri Regionali e Provinciali dell'Emilia Romagna e della Toscana
SABATO 10 MARZO:ALLE ORE 10.00:
Ciaspolata Padana amatoriale con guida esperta sulle montagne dell'Appennino. Possibilità di nolo ciaspole in loco. Per chi vuole possibilità di sciare su tutto il comprensorio a prezzi ridotti.
ALLE ORE 18.00:
Parallelo notturno degli amministratori padani, che si sfideranno sugli sci. Parteciperanno Sen. Roberto Castelli, Sen. Massimo Garavaglia, Sen. Giovanni Torri, Cons. reg. Renzo Bossi, Sindaco Manuel Ghilardelli e tanti altri amministratori!!
ALLE ORE 20.30:
Cena con prodotti tipici montanari presso il Rifugio adiacente a fondo pista.
DOMENICA 11 MARZO:ALLE ORE 09.00:
Partenza del Campionato Padano di sci alpino: musica, vin brulè e dolci gratis al parterre, grigliata e polenta a pranzo.
Per quanto riguarda le convenzioni, siamo riusciti ad ottenere alcune formule:
ALBERGO 3*** , pernottamento e colazione euro 30,00 a persona
APPARTAMENTI da 4 posti, colazione esclusa euro 22,00 a persona
Disponibili anche APPARTAMENTI da 7/8 posti. Per pranzi e cene convenzionati i ristoratori offrono pasti completi da 10,00 a 20,00 euro.
Vi chiedo massima diffusione e comunicare quanto prima i nominativi di coloro che intendono aderire all'iniziativa, perchè con le settimane bianche rischiamo di non avere alberghi liberi.
Grazie mille,
Stefania
Il programma prevede:
GIOVEDI' 08 MARZO E VENERDI' 09 MARZO ALLE ORE 20.30:
due serate di incontri pubblici su tematiche legate a lavoro, turismo, economia, federalismo, alle quali prenderanno parte esponenti del ns. Movimento quali:
Sen. Massimo Garavaglia, On. Matteo Salvini, On. Angelo Alessandri, Sindaco Flavio Tosi, Vice Presidente provinciale Maurizio Parma, Consiglieri Regionali e Provinciali dell'Emilia Romagna e della Toscana
SABATO 10 MARZO:ALLE ORE 10.00:
Ciaspolata Padana amatoriale con guida esperta sulle montagne dell'Appennino. Possibilità di nolo ciaspole in loco. Per chi vuole possibilità di sciare su tutto il comprensorio a prezzi ridotti.
ALLE ORE 18.00:
Parallelo notturno degli amministratori padani, che si sfideranno sugli sci. Parteciperanno Sen. Roberto Castelli, Sen. Massimo Garavaglia, Sen. Giovanni Torri, Cons. reg. Renzo Bossi, Sindaco Manuel Ghilardelli e tanti altri amministratori!!
ALLE ORE 20.30:
Cena con prodotti tipici montanari presso il Rifugio adiacente a fondo pista.
DOMENICA 11 MARZO:ALLE ORE 09.00:
Partenza del Campionato Padano di sci alpino: musica, vin brulè e dolci gratis al parterre, grigliata e polenta a pranzo.
Per quanto riguarda le convenzioni, siamo riusciti ad ottenere alcune formule:
ALBERGO 3*** , pernottamento e colazione euro 30,00 a persona
APPARTAMENTI da 4 posti, colazione esclusa euro 22,00 a persona
Disponibili anche APPARTAMENTI da 7/8 posti. Per pranzi e cene convenzionati i ristoratori offrono pasti completi da 10,00 a 20,00 euro.
Vi chiedo massima diffusione e comunicare quanto prima i nominativi di coloro che intendono aderire all'iniziativa, perchè con le settimane bianche rischiamo di non avere alberghi liberi.
Grazie mille,
Stefania
mercoledì 8 febbraio 2012
I giovani e il Governo Monti:
Oscar Wilde nel De Profundis, non a caso citato, amava dire:
“Non porta alcun vantaggio dire a una persona una cosa che non sente come sua e
che non può capire” e viene subito da pensare al nostro attuale Primo Ministro
che, dall’alto del suo “conquistato” budget mensile che i media molto informati
riportano ammontare, fuori dal pettegolezzo, a più di 40.000 euro mensili,
chiosa in una nota trasmissione televisiva (Mediaset) che per i giovani il
posto fisso è una noia e che è molto bello e stimolante cambiare lavoro. Tale
affermazione ha immediatamente suscitato una enormità di polemiche fra il
popolo del WEB ed il tema della indignazione manifestata è legato alla
“opportunità” in questo momento di profonda crisi, di tale dichiarazione. Ma il professore Monti, alla luce delle sue
dichiarazioni, rischia di presentarsi come l’uomo più annoiato del pianeta, dal
momento che nel corso della sua vita ha sempre “sofferto” della condanna di un
posto fisso e non contento di ciò, ha “condannato” a questa sorte anche membri
della sua famiglia.
Risulta, infatti,
che il figlio del Premier non è alla eccitante ricerca di un posto di lavoro
per sbarcare il lunario ma, al contrario, risulta piacevolmente impegnato ed
annoiato, a saltare da una poltrona ad un’altra fin dalla tenera età di 25 anni
dopo la immancabile laurea conseguita, ovviamente alla Bocconi , con il massimo
dei voti (figuriamoci): insomma per dirla alla Martone, tutt’altro che uno
sfigato. Le poltrone occupate dal rampollo Monti sono di tutto rilievo;
sul noto sito Linkedin fino a qualche giorno addietro si poteva leggere il
curriculum e gli attuali impegni lavorativi di Giovanni Monti , di anni 39
figlio di Mario Monti. Oggi questa informazione risulta stranamente cancellata.
Comunque, per tranquillizzare chi non ha avuto la fortuna di leggere il
suddetto curriculum, riporto che Il Dottore Monti figlio non occupa posti in
catena di montaggio o commesso o impiegato di banca, contabile, ma si annoia da
presidente o vicepresidente in multinazionali italiane ed estere del calibro,
solo per citarne un paio, di Citigroup o di Morgan Stanley. A ben
vedere il “ragazzo annoiato” risulta imparentato anche con diverse investment
banks e i suoi rapporti d'affari sono intrecciati nell'alta finanza
internazionale come, per il resto, tradizione di famiglia. Ma sembra che la
noia in certi ambienti sia una malattia contagiosa che colpisce prevalentemente
la categoria dei politici con o senza incarichi di governo. Giusto per restare nell’ambito del
Governo Monti un’altra annoiata illustre è la la dottoressa Silvia Deaglio,
ricercatrice in genetica medica e professore associato alla facoltà di Medicina
dell’Università di Torino, dove insegna anche il padre Mario Deaglio, già
direttore del “Sole-24Ore”, marito e collega della Professoressa Elsa Fornero,
docente dello stesso ateneo: insomma un altro caso di, si passi il termine,
“annoiamento” acuto. Ma, si sa, le disgrazie non vengono mai da sole e
così la Dottoressa
Deaglio , è anche casualmente diventata responsabile di una
unità di ricerca internazionale, sarebbe interessante vedere con quali
risultati, assegnatale dalla HuGeF, fondazione che ha come scopo "la
ricerca di eccellenza e la formazione avanzata nel campo della genetica,
genomica e proteomica umana". Per la cronaca e per chi vuol sapere, la HuGeF è un’istituzione
creata e finanziata dal Politecnico di Torino, dalla Università di Torino e
dalla Compagnia di San Paolo, ente del quale la Fornero è stata
vicepresidente dal 2008 al 2010 e per conto della quale è stata designata alla
vicepresidenza della banca Intesa, carica lasciata solo dopo aver ricevuto la
nomina ministeriale.
Va da se che la
Fornero ed il marito insegnano alla Facoltà di Economia della
Università di Torino. Viene spontaneo rivolgersi a queste famiglie di geni,
evidentemente annoiati, per dire loro che, in tutta sincerità, sono contento
per questi ragazzi e per giovani appartenenti alle vostre famiglie, ma queste
realtà abusive non fanno testo nello scenario della disoccupazione selvaggia
che affligge il nostro Paese anzi lo offendono, mortificando i giovani che sono
culturalmente uguali e preparati come i vostri figli, che non possono annoiarsi
perché non hanno una appartenenza illustre e sono troppo impegnati a
“sopravvivere” e cercare un posto di lavoro qualunque. Parliamo degli
stessi giovani che, grazie a questa politica, sono costretti a vivere in un
paese dove si riscontra uno dei tassi di disoccupazione giovanile più elevato
di Europa. Tuttavia vorrei aggiungere che la filosofia del professore Monti
potrebbe andare ancora bene in una realtà sociale e lavorativa dove ci si
licenzia per un posto migliore, o dove la meritocrazia esiste e fa la
differenza e dove risulta normale, dunque, passare da un lavoro ad un altro
costruendo ed arricchendo il proprio curriculum. Cari super tecnici, Professore
Monti, vorrei sommessamente dirvi che questo accade solo nel mondo dorato della
vostra casta e che nella vita reale, quella che voi dimostrate di non
comprendere, le cose funzionano in modo diverso, molto diverso. Nella vita
normale tutti i disoccupati giovanili, che sono moltissimi, sarebbero felici di
annoiarsi così come si “annoiano” i vostri figli. Comunque più si scende, o si
sale, nella graduatoria dei figli illustri annoiati, più si scopre che i
quozienti intellettivi appaiono direttamente proporzionali alla carriera
politico economica dei padri o delle madri o alla storia delle famiglie di
appartenenza. Mal si comprende come mai non si riesca a trovare un,
figlio/figlia di ministro, Deputato, Onorevole o appartenente alla casta che
sia disoccupato o operaio alla Fiat in catena di montaggio o precario o a fare
la fila in qualche Ufficio per l’Occupazione per un sussidio. Ma in fondo che
male c’è a volere pensare al bene dei figli o a quello personale: basta una
telefonata, portare un cognome illustre perché tutte le porte si aprano
magicamente e le cose accadono così, da sole, all’insaputa degli stessi
interessati: ci si ritrova ad avere una cattedra Universitaria o una presidenza
di una banca, così senza averlo chiesto e senza saperne nulla, ci si ritrova
dentro una bella casa vicino al Colosseo a Roma e ci si chiede ma come mai ? Ci
si accorge che qualcuno ha pagato le nostre vacanze e si pensa di avere vinto
una lotteria, sempre senza saperne nulla. E
cosa dire del Ministro Cancellieri detta “lady di ferro” che minaccia di
applicare misure repressive ai movimenti che protestano cercando anche di
delegittimarli sul piano della credibilità affermando che gli stessi sono
infiltrati dal potere mafioso ? Dei movimenti di protesta parleremo in seguito,
intanto è di questi giorni la notizia che il Ministro dell’Interno,
all’insaputa della collega Guardasigilli Paola Severino, ha rinnovato la
convenzione con Telecom per i famosi braccialetti elettronici, si proprio
quelli costati, dal 2001 al 2011, 110 milioni di euro per controllare otto
detenuti e di cui si erano già occupati i media lo scorso anno. Si scopre anche
che la vicenda ha avuto non pochi strascichi culminati in un abbondante, ed
irritato, carteggio fra Via Arenula sede del Guardasigilli e il Viminale,
corrispondenza che ha per oggetto l'opportunità di continuare a pagare Telecom
per un servizio che non ha mai funzionato. Al riguardo è chiarissimo il laconico commento del vice capo della
polizia Francesco Cirillo pronunciato il 4 gennaio in audizione al Senato, «se
fossimo andati da Bulgari avremmo speso di meno». Visto che in media un anello alla caviglia - perché questo è il
meccanismo antifuga da un arresto domiciliare - è costato migliaia e migliaia
di euro per giunta senza funzionare. E così quotidianamente assistiamo al teatrino della politica sempre
più distante dal popolo, dalla gente: le dichiarazioni e le tasse di Monti, le
sparate di Martone, le lacrime della Fornero in diretta televisiva, forse
versate perché commossa dal colpo di fortuna giunto inaspettato, dal momento
che mai nella sua vita avrebbe osato pensato di diventare Ministro così senza
saperlo e senza averlo chiesto e assistiamo con rassegnazione alle numerose
apparizione da divo televisivo del Premier che “annoiatissimo”, dall’alto dei
suoi innumerevoli posti fissi, e afflitto dalla pesantezza dei suoi
innominabili guadagni tartassa il popolo ridotto alla disperazione e assolve
miracolosamente, anzi premia, le sorelle banche, le compagnie televisive, le
assicurazioni ed il sistema dell’alta finanza internazionale di cui fa parte
attiva. Infine la protesta della povera gente, che davvero disperata non sa più
come fare e vorrebbe molto annoiarsi a casa con la propria famiglia con la
terribile e noiosa “condanna” di un posto fisso e di uno stipendio che consenta
loro di assurgere alle più banali normalità: una casa un lavoro e la
possibilità di pagare le bollette, di fare la spesa, di vestirsi dignitosamente
e di mantenere i propri figli fino a quando non sarà arrivato il momento di
reclutare anche loro nella schiera degli annoiati con il posto fisso e questo
in attesa che l’Italia diventi un Paese Normale.
di Vittorio Paola “affari italiani”
domenica 5 febbraio 2012
Egr. Sig. Direttore,
vorremmo approfittare del suo giornale per inviare una significativa poesia di Trilussa al candidato sindaco Vincenzo Bernazzoli e ai suoi compagni della sinistra.
Pensiamo possa riassumere quanto, politicamente, espresso fino ad ora dalla sinistra a Parma, e non solo.
"Er compagno scompagno"
Un Gatto, che faceva er socialista
solo a lo scopo d'arivà in un posto,
se stava lavoranno un pollo arosto
ne la cucina d'un capitalista.
Quanno da un finestrino su per aria
s'affacciò un antro Gatto: - Amico mio,
pensa - je disse - che ce so' pur'io
ch'appartengo a la classe proletaria!
Io che conosco bene l'idee tue
so' certo che quer pollo che te magni,
se vengo giù, sarà diviso in due:
mezzo a te, mezzo a me... Semo compagni!
- No, no: - rispose er Gatto senza core
io nun divido gnente co' nessuno:
fo er socialista quanno sto a diggiuno,
ma quanno magno so' conservatore!
Un Gatto, che faceva er socialista
solo a lo scopo d'arivà in un posto,
se stava lavoranno un pollo arosto
ne la cucina d'un capitalista.
Quanno da un finestrino su per aria
s'affacciò un antro Gatto: - Amico mio,
pensa - je disse - che ce so' pur'io
ch'appartengo a la classe proletaria!
Io che conosco bene l'idee tue
so' certo che quer pollo che te magni,
se vengo giù, sarà diviso in due:
mezzo a te, mezzo a me... Semo compagni!
- No, no: - rispose er Gatto senza core
io nun divido gnente co' nessuno:
fo er socialista quanno sto a diggiuno,
ma quanno magno so' conservatore!
Trilussa
Pier Angelo Ablondi
Consigliere provinciale Lega Nord Padania
Andrea Zorandi
Segretario sezione di Parma città della Lega Nord Padania
Parma 05/02/12
MONTI BONIFICA 2 MILIARDI E MEZZO A MORGAN & STANLEY.

La banca newyorkese si è limitata ad annunciare
trionfalmente il recupero della somma, il governo italiano non ha fornito
alcuna spiegazione e i media non indagano né chiedono alcunché, né sulla
gestione delle operazioni in derivati da parte del Tesoro, né sul motivo per il
quale tra tanti creditori si sia scelto di onorare il debito proprio con la
Morgan Stanley. Il questo modo il governo non è tenuto a spiegare perché abbia
optato per il silenzio e la segretezza assoluta anziché ammettere che, mentre
venivano stangati i pensionati e non solo, lo Stato provvedeva a rimborsare 2
miliardi e mezzo alla investment bank. Non sarebbe stato il massimo dal punto
di vista dell’immagine e della popolarità, ma in fondo è stato lo stesso “Full
Monti”, ribattezzato così proprio dalla Morgan Stanley al momento della sua
nomina a premier, a dichiarare di non dover soddisfare alcun elettore, in
quanto non eletto. E allore perché tace? Ha paura dell’impopolarità?
Dove sono i giornalisti che ponevano le dieci domande a
Berlusconi o pubblicavano le intercettazioni telefoniche? Esiste ancora
qualcuno interessato ad indagare sull’operato del governo?
Diamo un merito all’Espresso, l’unico organo di informazione
italiano a parlarne: un articolo uscito ieri a firma Orazio Carabini esprime
pure un certo disappunto per il fatto che né Morgan Stanley né il Tesoro
abbiano voluto fornire spiegazioni al settimanale.
fonte web: http://www.qelsi.it/2012/il-governo-monti-ha-dirottato-2-miliardi-e-mezzo-dalle-casse-del-tesoro-a-quelle-della-morgan-stanley/
fonte web: http://www.qelsi.it/2012/il-governo-monti-ha-dirottato-2-miliardi-e-mezzo-dalle-casse-del-tesoro-a-quelle-della-morgan-stanley/
Lusi, in 5 anni +894% di
reddito .
Nel 2005 Luigi Lusi dichiarava 38mila euro, nel 2010
340mila. "
Intanto non si placano le polemiche per i 13 milioni
sottratti dalla cassa della Margherita ora Pd.
Il senatore Luigi Lusi, balzato alle cronache per la nota
vicenda dei tredici milioni di euro della Margherita finiti sui suoi
conti, nel 2005 - prima di entrare in parlamento - dichiarava un reddito di
38mila euro.
Dopo cinque anni 340mila euro, un incremento dell'884%,
quasi nove volte tanto. Lui, in un'intervista a Repubblica, tiene a
precisare che "è tutto regolare. Dei 38mila euro del 2005 non mi devo
vergognare, né è un onore. Quello era il reddito e basta. Grazie a Dio uno fa
un a crescita professionale. Vuol dire che è diventato qualcosa per cui ha meritato".
Ovviamente non mancheranno le polemiche sulla sua "bravura
professionale", visto come sono andate le cose per i fondi della
Margherita, che per sua stessa ammissione ha indebitamente prelevato.
Lusi fa sapere che non può "dire nulla
dell'inchiesta perché c’è il segreto istruttorio". Poi rivela che non ha
intenzione di querelare Francesco Rutelli che gli ha dato del
ladro:"La querela non serve a niente perché va tutto in prescrizione, io
devo attenermi al segreto istruttorio.
Zitti perché tutti colpevoli…..
Bisogna leggere "Assassinio sull’Orient Express"
per capire davvero il caso Lusi. Lo afferma in una intervista al Fatto
Quotidiano Riccardo Villari, senatore ex Pd. Secondo
Villari "stanno tutti zitti perché sono tutti colpevoli". La sua
teoria è che Lusi "faccia il capo espiatorio" perché "non
può giustificare i soldi che non ci sono più" perchè andati "alla ex
Margherita, anzi, a tutte le sue correnti". E la "prova è che
tacciono, negano la responsabilità e scappano dal treno come ladri". Per
Villari "non bisogna fermarsi alle apparenze su Lusi: quello che
sembra non è. Perché - si chiede - nessuno vuole parlargli o sentirlo? Perchè è
scomparso? Perché c’è tanta fretta di cacciarlo?". Perché, secondo
lui, l’ex tesoriere della Margherita "ha gestito con il consenso
generale, per questo lo trattano da testimone scomodo"...
Molto duro il commento di Stefania Craxi, ex sottosegratrio
agli Esteri: "Evidentemente - dice in un'intervista a Libero - nella
Margherita c’è un sacco di gente che poteva non sapere. Le sberle sono merce
che gira. Ma io, contrariamente a lui, sono garantista e mi auguro
che Rutelli ne esca indenne e che passi il principio che un politico può anche
non sapere. Detto questo, di certo Rutelli dovrebbe ammettere le proprie
responsabilità politiche. Nella Prima Repubblica per finanziamento illegale si
moriva in esilio, oggi no: dev’essere questa la morale della Repubblica
di Mani pulite".
Ma intanto la gente si chiede che fine hanno fatto le
inchieste della sinistra !!!???
Da Penati a Tedesco, da Bassolino a Frisullo o Pronzato,
da Loiero a Marrazzo o Delbono, se
sommiamo il totale in euro contestato in tutte queste indagini altro che finanziaria,
altro che evasione fiscale!!!!
Lusi fa sapere che non può "dire nulla
dell'inchiesta perché c’è il segreto istruttorio". Poi rivela che non ha
intenzione di querelare Francesco Rutelli che gli ha dato del “LADRO”
Io ho deciso che voglio essere querelato……..”LADRI”.
"ilpensieroverde"
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