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lunedì 6 giugno 2011

Comunque vada per i Si sarà un fallimento da 1 milione di euro..soldi nostri.

Art. 4 legge 157 del 03/06/1999.
Nel caso in cui il referendum raggiunga il quorum, ai comitati promotori viene riconosciuto un rimborso pari alla somma risultante dalla moltiplicazione di lire 1000 per ogni firma valida.
Facendo due conti: 0,52 (1000 lire) per 500.000 firme fa esattamente 260.000 mila euro, ovviamente per 4 (il numero dei quesiti) uguale 1.040.000 euro.

Non male che dite? Questo Referendum é solo uno spreco di tempo (ma quello sarebbe il meno) e soprattutto uno spreco di soldi, i nostri soldi! Qualcuno ha già messo le mani avanti dicendo che i soldi saranno devoluti in beneficenza...si certo, beneficenza...con i nostri soldi!

Ma entriamo nel dettaglio dei vari referendum bufala...

Legittimo impedimento.
Le disposizioni di cui all’articolo 1 si applicano fino alla data di entrata in vigore della legge costituzionale recante la disciplina organica delle prerogative del Presidente del Consiglio
dei Ministri e dei Ministri, nonche’ della disciplina attuativa delle modalita’ di partecipazione degli stessi ai processi penali e, comunque, non oltre diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge. …’
Cioè … ???
Questa legge si applica (in ogni caso) non oltre i diciotto mesi dall’entrata in vigore della stessa, quindi facciamo due calcoli.
La legge del 7 aprile 2010, n. 51 è stata pubblicata nella G.U del 8 Aprile 2010 quindi entra in vigore il 9 aprile 2010 ed è valida per 18 mesi quindi fino al 9 ottobre 2011.
Considerando ora che i referendum si svolgeranno il 12 e 13 Giugno 2011 e che l’abrogazione a seguito Referendum deve essere comunque sancita con D.P.R. e se i tempi di pubblicazione saranno come per gli ultimi Referendum che sono ‘passati’ (cioè in cui ha vinto il “SI” ed è stato superato il quorum) nel 1995, passerà circa un mese e mezzo per pubblicare il D.P.R. , infatti l’Abrogazione, a seguito di referendum (dell’ 11 Giugno 1995) venne sancito con il D.P.R. nr. 312 del 28 Luglio 1995 .
Nel nostro caso quindi in caso di vittoria dei ‘SI’ giungeremo presumibilmente a fine Luglio 2011 per la pubblicazione del D.P.R. che abroga la Legge 7 aprile 2010, n. 51 (Legittimo Impedimento).
L’abrogazione quindi sarà effettiva decorsi 60 GIORNI dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale; Dunque per rendere effettiva l’abrogazione bisognerà attendere fino a fine Settembre 2011. Peccato solo che la Legge del 7 aprile 2010, n. 51 non sarebbe stata più valida dal 9 Ottobre 2011 !!!
In Conclusione quindi se il Referendum supera il Quorum (50% +1) e vincono i “SI” (non succede dal 1995) la legge 7 aprile 2010, n. 51 in materia di legittimo impedimento verrà abrogata a Fine Settembre 2011 quindi appena 10 giorni prima della sua fine validità (9 ottobre 2010).
… andranno a votare il Referendum per abrogare la legge sul legittimo impedimento 10 giorni prima che essa DECADA da sola !!!
Per di più l’abrogazione mediante referendum lascia inalterata la possibilità per il legislatore di reintrodurre la norma abrogata.

Privatizzazione dell'acqua.

Un buco nell'ACQUA ho già parlato dei cosidetti quesiti sulla "privatizzazione dell'acqua" e di come uno di essi disincentiva gli investimenti svincolando gli aumenti tariffari a prescindere dal capitale investito mentre l'altro abroga la possibilità di aprire al mercato e quindi alla concorrenza lasciando la gestione di tutti i servizi locali di rilevanza economica  esclusivamente nelle mani dei soggetti pubblici  che spesso risultano essere carrozzoni politici utili solo per alimentare le clientele elettorali.

Nucleare. nuovo Referendum. Ora chi vota SI chiude la porta alle ENERGIE RINNOVABILI

Con il  Decreto Omnibus (D.L. n. 34 del 31 marzo 2011 convertito in legge con la Legge del 26 Maggio 2011 n. 75)  sono stati cancellati tutti i punti che si chiedeva di abrogare con il  Referendum sul Nucleare.
Successivamnete la Corte di Cassazione ha disposto  il trasferimento della richiesta di abrogazione referendaria sulle disposizioni di cui all'articolo 5 comma 1 e 8 dl 31/03/2011 n.34, convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2011 n.75. Formulando poi in maniera esplicitamente FALSA il nuovo titolo del Referendum che sarà "Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare."
FALSA perchè i comma 1 e 8 dell'Art. 5 del decreto Legge 34/2011 non consentono affatto la produzione di Energia Nucleare e per verificarlo basta leggerli:

LEGGE 26 maggio 2011 , n. 75 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale N. 122 del 27 Maggio 2011)
Allegato MODIFICAZIONI APPORTATE IN SEDE DI CONVERSIONE AL
DECRETO-LEGGE 31 MARZO 2011, N. 34

«Art. 5. (Abrogazione di disposizioni relative alla realizzazione di nuovi impianti nucleari).

1. Al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche, mediante il supporto dell'Agenzia per la sicurezza nucleare, sui profili relativi alla sicurezza nucleare, tenendo conto dello sviluppo tecnologico in tale settore e delle decisioni che saranno assunte a livello di Unione europea, non si procede alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare.
8. Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e acquisito il parere delle competenti Commissioni parlamentari, adotta la Strategia energetica nazionale, che individua le priorita' e le misure necessarie al fine di garantire la sicurezza nella produzione di energia, la diversificazione delle fonti energetiche e delle aree geografiche di approvvigionamento, il miglioramento della competitivita' del sistema energetico nazionale e lo sviluppo delle infrastrutture nella prospettiva del mercato interno europeo, l'incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo nel settore energetico e la partecipazione ad accordi internazionali di cooperazione tecnologica, la sostenibilita' ambientale nella produzione e negli usi dell'energia, anche ai fini della riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, la valorizzazione e lo sviluppo di filiere industriali nazionali. Nella definizione della Strategia, il Consiglio dei Ministri tiene conto delle valutazioni effettuate a livello di Unione europea e a livello internazionale sulla sicurezza delle tecnologie disponibili, degli obiettivi fissati a livello di Unione europea e a livello internazionale in materia di cambiamenti climatici, delle indicazioni dell'Unione europea e degli organismi internazionali in materia di scenari energetici e ambientali».

In NESSUNO dei due commi si parla dunque di produzione di energia nucleare infatti nel comma 1 leggiamo espressamente che "... NON si procede alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare." (quindi abrogarlo mi sembra un bel PARADOSSO)  mentre nel comma 8 si legge che "Entro dodici mesi ... acquisito il parere delle competenti Commissioni parlamentari, adotta la Strategia energetica nazionale, che individua le priorita' e le misure necessarie al fine di garantire la sicurezza nella produzione di energia, la diversificazione delle fonti energetiche ... il miglioramento della competitivita' del sistema energetico nazionale ... l'incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo nel settore energetico ... anche ai fini della riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra ..."
Quindi rileggendo le parti fondmentali del comma 8:  "... incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo nel settore energetico ... ai fini della riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra ..." a me più che di Nucleare sembra che si parli di tutte quelle fonti di energia alternative ai combustibili fossili (che emettono gas ad effetto serra) RINNOVABILI comprese.
Quindi VOTANDO SI a questo quesito si contribuisce ad abrogare un comma che permetterebbe maggiori investimenti nella ricerca e nello sviluppo delle ENERGIE RINNOVABILI.
Però nel titolo del Referendum si parla solo di NUCLEARE (Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare)
Giudicate voi ... se non è una presa in giro questa ...

Comunque vada per i SI sarà un fallimento....e per noi uno spreco di soldi...soldi presi dalle nostre tasche ricordiamolo.

2 commenti:

  1. Da leghista convinto, ho sempre più l'impressione che la dirigenza della lega Nord sia in stato confusionale. La vicenda del nucleare, scelta delirante tecnicamente e suicida politicamente, sta a dimostrarlo ( se non ci fossero state e non ci fossero tante altre situazioni che ulteriormente comprovano quanto sopra ). La Lega nord è sempre più lontana dal popolo e sempre meno ne rappresenta le esigenze. Lo dico con il dolore nel cuore, dopo oltre 20 anni di impegno disinteressato e appassionato. Visto l'esito dele recenti elezioni, mi sembra di capire di non essere solo a pensarla così.Se continuate di questo passo, se non si torna alle origini, se non la piantate di raccontare balle e slogan cui non fanno seguito i fatti, se non ritorniamo a guardare a casa nostra anzichè le contraddizioni degli altri, se non si abbandona quell'essere ormai inpresentabile ed indifendibile di berlusconi il risultato a breve sarà che la Lega Nord si ridurrà presto ad un partitello insignificante ....

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  2. da militante leghista penso che la scelta di far passare il nucleare come unica alternativa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso dopo tutto quello che ci ha fatto ingoiare Berlusconi e le sue periperzie ,questo è proprio troppo ! per ottenere un federalismo annacquato abbiamo scordato temi troppo importanti ,come si crea il debito pubblico , fermare questi strozzini di banche private ,mettere dazi a chiunque viene in Italia a vendere i loro prodotti ma producendo all'estero comprese le nostre aziende che delocalizzano ,opporsi fermamente a questa Europa burocratica e all'entrata in dell'Italia nella guerra in libia
    Tutto abbiamo sopportato , leggi la Padania ci dite ,l'ì c'è scritto come vanno veramente le cose , ma come mi si spiega questa decisione di volere tornare al nucleare ? questo non si spiega punto

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