United Colors of
Padania: la Lega
tra sindaci e candidati di colore.
C'era una volta la Lega Nord che lottava contro i «negher» e «gli extracomunitari». È un'etichetta, quella di movimento xenofobo, che i leghisti fanno fatica a scrollarsi di dosso. A volte ricompare, negli slogan dell'europarlamentare Mario Borghezio o nelle valli del Trentino Alto Adige dove candidati della Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia sostengono che «bisogna fermare il razzismo della Lega Nord».
C'è stato pure il caso dell'assessore leghista Riccardo Grittini di Corbetta, tra i tifosi della Pro Patria che hanno fischiato il giocatore del Milan Boateng poche settimane fa. Eppure, dando uno sguardo in Lombardia, culla del leghismo, di Umberto Bossi e Roberto Maroni, non si può non notare che la densità di persone di colore, provenienti da altri paesi, sta iniziando ad aumentare dentro il Carroccio.
Eravamo rimasti a Sandy Cane,
sindaco di Viggiù, maroniana di ferro, di origine
statunitense, che durante la battaglia tra cerchio magico e barbari sognanti si
era distinta per alcune prese di posizione molto forti contro Bossiù
CON BUONA PACE DI UNA SINISTRA FALSA, IPOCRITA E DEMAGOGICA !
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