L’Italia dei valori è un partito morto, finito. Lo è perché il
certificato di morte lo ha stilato il suo stesso fondatore e presidente, Antonio
Di Pietro.
Il quale ieri ha dato un’intervista al Fatto
quotidiano per comunicare, come si usa, il necrologio. Queste le parole:
«Mediaticamente siamo morti. Siamo vittime di un killeraggio del sistema politico
e finanziario. Porte sbarrate ovunque, siamo isolati.
"Fino a ieri non sapevo di essere proprietario di
una cinquantina di case"
“Fino a ieri sera non sapevo di essere, addirittura,
proprietario di una cinquantina di case“. Antonio Di Pietro continua
la controffensiva contro Report,
la trasmissione di Raitre che domenica ha dedicato una puntata al patrimonio
immobiliare dell’ex magistrato di Mani pulite e ai finanziamenti dell’Italia
dei valori, dopo l’inchiesta che ha coinvolto il capogruppo in regione
Lazio Vincenzo Maruccio.
Di Pietro ripropone sul proprio sito documenti e sentenze che,
afferma, provano la correttezza del suo operato. E avverte che a quel
consistente numero di immobili potrebbe arrivarci, “grazie ai risarcimenti di
coloro che mi hanno diffamato e continuano a diffamarmi tutti i giorni.
Di Pietro promette ora di riportare in tribunale anche Elio
Veltri, suo ex compagno di avventura politica, e l’avvocato Mario Di
Domenico, che hanno ribadito le loro accuse nel programma REPORT.
LA DONAZIONE BORLETTI.
Il 22 maggio 1995 Di Pietro riceve una donazione da Maria
Virginia Borletti, della famiglia produttrice di macchine da cucire, pari al
10% della sua quota di eredità, che Report stima in un valore di 954
milioni di lire. Il leader dell’Idv ammette l’uso “privato” di parte di
quei fondi, anche per l’acquisto di case.
E lo giustifica col fatto che si trattava di una
donazione alla sua persona, che avvenne “prima che io mi mettessi a fare
politica” (diventerà ministro nel 1996 e senatore nel 1997, poi fonderà
l’Italia dei valori nel 2000). In più dal punto di vista tecnico, continua Di
Pietro, non si trattava di una donazione “modale“, cioè vincolata a uno
specifico uso dei fondi. “Anche se io poi, per libera scelta, ne utilizzai
buona parte proprio per avviare ed organizzare l’attività politica di IdV”
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