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mercoledì 7 settembre 2011

Ora Pisapia insegna ai bambini la famiglia gay


Milano Due grossi pinguini maschi in frac e bombetta giocano a palla con due baby pinguini. «Pure voi siete una famiglia?» chiede Piccolo Uovo, il protagonista della favola politically correct disegnata da Al­tan, e presentata ieri alla festa milanese del Pd come lettura per i bimbi dell’asilo. «Sì! - risposero i due papà insieme ai loro piccoli». È una delle avventure tra le cop­pie gay di Piccolo Uovo, il fumetto che vuo­le «raccontare tutte le tipologie di fami­glie, non solo quelle etero».
L’idea proposta durante la festa del Pd è di adottare la favoletta come libro di lettu­ra negli asili milanesi. Sul palco Rosaria Iardino, membro del coordinamento na­zionale per le donne del Pd, la consigliera regionale lombarda del Pd Sara Valmaggi e Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano. Lui spiega: «Gli asili non sono mia compe­tenza. Ma ho letto il libro a mio figlio e da padre lo consiglio agli altri padri. Mi piace­rebbe anche che i bambini potessero di­scuterne tra di loro». Majorino è l’assessore che ha voluto la delega alle Famiglie, al plurale per dire che non c’è solo un tipo di famiglia, come recita la Costituzione, quello formato da marito moglie e figli, ma «molti tipi di fami­glia ». E Piccolo Uovo racconta il viaggio di un uovo che prima di nascere «vuole cono­scere le diverse tipologie di famiglie: con genitori etero e omosessuali».
Nei giorni scorsi è stato il sindaco di Mi­lano, Giuliano Pisapia, parlando dalla fe­sta del Pd, a sostenere di aver «rispetto» per le posizioni della Chiesa e per la fami­glia, così come indicata dalla Costituzione italiana, ma che lui è di tutt’altro avviso: «La Costituzione afferma che la famiglia è fondata sul matrimonio. Io la penso diver­samente ». Pisapia ha poi aggiunto di voler spiegare questi concetti a Benedetto XVI. L’obiettivo di oggi è ancora più ambizio­so: trasmettere tali idee sulla famiglia ai bambini dell’asilo, così da «far percepire loro come naturali i cambiamenti che stan­no trasformando la nostra società». Spie­ga la pd Rosaria Iardino: «Abbiamo chie­sto all’assessore Majorino di favorire l’in­serimento questo libro nelle scuole mater­ne, tra i volumi che vengono adottati dagli asili gestiti dal Comune. In realtà testi del genere circolano già in inglese. Il nostro obiettivo è di fornire gli asili di libri come questo in lingua italiana». Una sponsoriz­zazione delle adozioni gay? La Iardino non lo dice: «Per i maschi omosessuali è già possibile avere figli con una madre sur­­rogata, per le donne omosessuali c’è la pro­creazione medicalmente assistita».
Piccolo Uovo, il protagonista del fumet­to di Altan, è un gamete femminile. Come ognun sa, deve congiungersi con il gamete maschile, più comunemente detto sper­matozoo, perché nasca un bimbo o una bimba. Ma il naturale concetto di maschi­le e femminile sembra ignoto al racconto per gli asili. Ecco due micie infiocchettate. «Ehi voi, siete una famiglia?» domanda Piccolo Uovo. «Sì, dissero le due mamme insieme al loro gattino».
Accanto alle famiglie gay, ci sono anche le monogenitoriali (ippopotamo single con figlio) e le coppie miste formate da un cane nero e una cagnolina bianca. Ma alla fine la più strana è la famiglia di conigli ete­ro, banali maschio e femmina, con tre figli coniglietti. La mamma ha un fiore tra i ca­pelli, il papà uno sgargiante panciotto. Da­vanti a tanta semplicità, forse Piccolo Uo­vo sarà rimasto confuso.

fonte: "il giornale web"

2 commenti:

  1. l'uovo-futuro nascituro che ballonzola a destra e manca, e che dovrebbe parere poter scegliere a caso se nascere in una famiglia di pinguini eterosessuale, da mamma e papà per natura,
    o omosessuale, tramite chimica e innesti e uteri programmati, è grottesca a dir poco.

    Come se naturalmente la procreazione avvenisse anche nelle altre coppie 'alternative'.

    Si tenta di mostrare l'omosessualità assolutamente uguale all'eterosessualità,
    addirittura che comprenda naturale procreazione....
    bombardando anche gli infanti con le storie alla rovescia.

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  2. aggiungo anche che un conto era, molti e molti anni fa, che gli omosessuali singolarmente chiedessero di non subire ostracismo sociale, o peggio percosse e simili...

    un conto è oggi tentare di programmare in massa tutti i bambini quasi statalmente all'idea di essere omosessuali futuri

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