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domenica 20 febbraio 2011

Scoppia polemica furiosa, in Germania un partito rivuole il comunismo !!

Qualcuno, in Italia, è convinto che il comunismo sia solo un'ossessione di Berlusconi. Un modo come un altro per ottenere voti senza fare troppo sforzo: basta agitare lo spauracchio della falce e martello per convincere gli elettori più indecisi. Questa era l'accusa mossa al Cavaliere nel 1994. E oggi, dopo 17 anni, gran parte degli avversari del premier continua a pensarla allo stesso modo. Eppure, fatte le dovute proporzioni, il rischio del comunismo agita i sonni della politica non solo in Italia. In Germania è scoppiata una bufera dopo le dichiarazioni della copresidente della Linke, Gesine Loetzsch.
La Loetzsch ha rivendicato, per il suo partito, la necessità di tornare a lottare per l'instaurazione della dittatura del proletariato. Apriti cielo. I responsabili della Cdu di Angela Merkel e della Csu bavarese hanno chiesto, a gran voce, di mettere sotto osservazione da parte de servizi segreti gli esponenti del partito fondato da Oskar Lafontaine. Linke, quarta forza politica della Germania (nelle elezioni federali del 2009 ha preso il 12% dei voti), è nata dalla fusione tra il Partito della Sinistra (Pds) e Lavoro e Giustizia sociale - Alternativa elettorale (Wasg) di Lafontaine.
Con le sue dichiarazioni la Signora Loetzsch "si è messa fuori dalla Costituzione", tuona il segretario della Csu, Alexander Dobrindt, il quale chiede che la Linke venga messa assolutamente sotto osservazione a tappeto in tutta la Germania da parte del "Verfassungsschutz", il servizio di protezione della Costituzione, di fatto il servizio segreto interno. A manifestare la stessa indignazione è anche il segretario della Cdu, Hermann Groehe, secondo cui "la scandalosa nostalgia del comunismo della Loetzsch è uno schiaffo per tutte le vittime di questa ideologia che disprezza il genere umano".

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