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mercoledì 27 aprile 2011

Libero il brigatista che uccise il sindacalista Guido Rossa.

Guido Rossa, è libero il suo assassino. Vincenzo Guagliardo e la moglie, Nadia Ponti, hanno ottenuto la libertà condizionale. Il Tribunale di sorveglianza di Roma ha accolto questa mattina la richiesta dei due ex terroristi. Arrestati entrambi nel 1980, Guagliardo e Ponti, nome di battaglia «Marta», non si sono mai pentiti né dissociati dalla lotta armata contro lo Stato.

LE BR DI GENOVA – Ex operaio della Magneti Marelli di Milano, Vincenzo Guagliardo fu un membro storico della colonna genovese delle Brigate Rosse. E a Genova il 24 gennaio del 1979 uccise assieme a Riccardo Dura e a Lorenzo Carpi il sindacalista della Cgil Guido Rossa. Guagliardo sparò per primo mentre Dura lo finì. Operaio dell’Italsider e militante della Cgil e del Pci, Guido Rossa aveva denunciato un suo compagno di lavoro, Francesco Berardi. Lo aveva visto mentre lasciava dei volantini delle BR in fabbrica. Lo denunciò e testimoniò al processo facendolo condannare. Una scelta coraggiosa che Guido Rossa pagò con la vita. I Brigatisti lo uccisero colpendo per  la prima volta un operaio comunista.

LA FIGLIA PARLAMENTARE - Nell’ottobre del 2005 la figlia, Sabina Rossa, oggi parlamentare del Pd, dopo un incontro con Guagliardo in regime di semilibertà, si dichiarò favorevole alla concessione della condizionale, già respinta nel 2008 e nell’aprile del 2009, e arrivata questa mattina per Guagliardo e per  Nadia Ponti, condannata alla pena dell’ergastolo nel processo per il sequestro e l’omicidio di Aldo Moro.

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