"Il decreto sul federalismo dei comuni è stato approvato definitivamente". Lo ha annunciato Umberto Bossi, ministro per le Riforme per il Federalismo, a margine della riunione del Consiglio dei Ministri. "Finalmente - ha proseguito il leader del Carroccio - i comuni avranno le risorse senza andarle a chiedere col cappello in mano. I soldi resteranno sul territorio dove sono stati prodotti". "La Lega - ha concluso Bossi - mantiene le promesse e porta a casa un risultato concreto nell'interesse dei cittadini".
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo sul fisco comunale nella versione su cui la commissione Bilancio del Senato ha espresso parere favorevole. E, dunque, con tutte le modifiche frutto del confronto in bicamerale e dell'intesa con l'Anci.
La decisione di convocare un Cdm straordinario era stata presa dopo che la Commissione bicamerale aveva boccato la riforma con un pareggio (15 a 15), per il voto contrario del finiano Baldassarri."Andiamo avanti, non preoccupatevi: riusciremo a governare", ha detto il premier Silvio Berlusconinel corso del Consiglio dei ministri.
"E' gravissima la decisione del Cdm di approvare un decreto bocciato dal parlamento: è un atto di rottura ingiustificabile". Così Francesco Boccia, deputato del Pd e componente della Bicamerale sul federalismo commenta le decisioni del Consiglio dei ministri. "La Lega non si lasci raggirare da un Pdl allo sbando e non accetti scorciatoie. Riaffermi il principio del dialogo come metodo per costruire e condividere il federalismo: il Pd ha dato prova di serietà e responsabilità. Non si renda complice di un nuovo fallimento, perché questi colpi di mano lasciano pensare che tutto finirà come è accaduto per la devolution".
La bocciatura del provvedimento in Bicamerale
Nonostante la bocciatura del parere sul fisco comunale "non penso si andrà al voto" anticipato, aveva detto Bossi al termine del vertice con il presidente del Consiglio a palazzo Grazioli, dopo la bocciatura in Commissione bicamerale del provvedimento sul federalismo fiscale. "Berlusconi vuole vedere come andranno le votazioni in Aula, è di lì che dobbiamo passare", aveva aggiunto Bossi.
E lo aveva ribadito il Cavaliere, secondo quanto riferito da alcuni presenti, nel corso del vertice di maggioranza a palazzo Grazioli: il patto con la Lega e' saldo, il governo va avanti.
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