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giovedì 3 febbraio 2011

Ancora una volta Libè perde un'occasione per stare zitto !

Ancora una volta l’onorevole Mauro Libè ha perso l’occasione per evitare una brutta figura. Pochi giorni fa, proprio dalle colonne di questo giornale, il deputato Udc ha infatti lanciato l’ennesimo atto di accusa contro il Governo e la Lega Nord, colpevoli a suo dire, di volere a tutti i costi la riforma federalista. Quella riforma che secondo Libè porterà meno soldi ai Comuni ma che, smentendolo categoricamente, porterebbe a Parma 117,3 milioni, vale a dire quasi 31 milioni in più rispetto a ora. Un risultato non da poco che a Libè non solo dà fastidio, forse perché in Aula ha votato contrario a un intervento che va favore della sua gente, ma che proprio lo irrita.
Ed eccolo allora gridare allo scandalo della burocrazia che mette un freno allo sviluppo. Ma, viene da chiedersi, dove è stato Libè negli ultimi anni? Sulla luna? E’ forse lui l’unico a non essersi accorto che grazie al lavoro del ministro Roberto Calderoli la semplificazione normativa e la sburocratizzazione stanno avanzando veloci? Certo, molto resta da fare, ma è altrettanto vero che molto è stato fatto. E non si può pensare di cancellare in un solo attimo una serie di norme introdotte con il passare dei decenni che rimandano l’una all’altra in un rompicapo incredibile. Di fatto comunque, proprio grazie al lavoro del ministro Calderoli sono state tagliate 375mila leggi che permetteranno alle casse statali un risparmio di 800 milioni
Anche quanto alle infrastrutture forse Libè è rimasto indietro. Evidentemente non deve essersi accorto del lavoro che il Governo sta facendo in questi anni e che ha visto il sottoscritto e la Lega giocare un ruolo di primo piano, ad esempio, per il finanziamento della Ti-Bre. Un intervento strategico che la nostra terra attendeva da tempo e che ora è giunto a realizzazione.
Serve un’inversione di tendenza, dice Libè, ma invece serve la presa di coscienza che questo Paese ha bisogno di cambiare. Servono le riforme. Serve il coraggio di guardare la realtà e dire quello che non va. Non nascondersi dietro un dito portando avanti un’opposizione sterile e improduttiva che punta solo alla demonizzazione dell’avversario politico. Se poi a farlo sono proprio quelli che parlano di un nuovo polo chiedendo la “discesa in campo dei veri responsabili” l’amaro in bocca resta ancora più forte.
Se di responsabilità di vuole parlare si smetta di dire sempre di “no” e si cominci a guardare alle reali esigenze del nostro Paese. Non come invece ha fatto Libè che al di là delle critiche non ha avanzato una sola proposta costruttiva.
Quanto al Nuovo Polo che dovrebbe racchiudere Udc, Fli e Api non vorrei che come l’anno scorso abbiamo assistito alla moria di tante api dovuta all’abuso dei fitofarmaci nei campi, anche questa volta si assista alla nascita di una nuova entità con un destino già segnato: quello di scomparire in fretta. E se le premesse sono quelle prospettate da Libè più che di un inizio sembra che si stia già parlando di una fine.
On. Fabio Rainieri

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