condividi

Condividi

mercoledì 12 gennaio 2011

Il Financial Times conferma le parole del Berlusca !!!!

Dunque, non ci sono “nuovi mostri” per l’Europa nel complesso. Resta la questione specifica dell’Italia, che (Grecia a parte) è lo stato con il più alto rapporto debito/Pil dell’eurozona. Corriamo un rischio debito? La risposta si trova in un articolo del Financial Times di lunedì, in cui Walter Munchau esamina la situazione del Belgio, il cui rapporti debito/Pil ha superato il 100% a causa degli interventi statali per le banche in crisi che si sono aggiunti all’aumento del debito dovuto alla caduta del Pil. Il problema non sarebbe grave, perché la crisi bancaria sembra risolta e l’economia belga si è risollevata dalla crisi economica, ma c’è una crisi politica, dovuta alla spaccatura della nazione fra valloni e fiamminghi e alla mancanza di un leader che possa dare certezza, guidando il paese. Gli analisti finanziari così non sanno che cosa accadrà al Belgio e esitano a sottoscriverne il debito pubblico. Munchau, dopo avere sottolineato che la mancanza di certezza politica può minare la fiducia nel debito pubblico di uno stato, volge la sua attenzione all’Italia ed argomenta che qualcosa di simile potrebbe accadere all’Italia se venisse meno la leadership di Berlusconi, data la divisione delle forze politiche.
Il Financial Times non è certo simpatizzante per Berlusconi. Se ne arguisce che c’è solo un nuovo mostro, che ci può preoccupare con riguardo al nostro debito pubblico, ossia una prosecuzione della legislatura senza la leadership di Berlusconi o una fine anticipata della legislatura senza la prospettiva di una vittoria di una coalizione guidata da Berlusconi. La continuità della sua leadership è essenziale per consentirci la crescita anziché una crisi finanziaria che non ci meritiamo. E questa riflessione, che si desume dall’analisi fatta da un quotidiano non sospettabile di parzialità a favore di Berlusconi, serve a porre ciascun gruppo politico di fronte alle effettive conseguenze delle sue scelte e alle sue responsabilità.

Nessun commento:

Posta un commento