Signor Vicepresidente del Consiglio, Lei mi ricorda Palmiro Togliatti. Il comunista piú odioso che abbia mai conosciuto, l'uomo che alla Costituente fece votare l'articolo 7 ossia quello che ribadiva il Concordato con la Chiesa Cattolica. E che pur di consegnare l'Italia all'Unione Sovietica era pronto a farci tenere i Savoia, insomma la monarchia. Non a caso quelli del la Sinistra La trattano con tanto rispetto anzi con tanta deferenza, su di Lei non rovesciano mai il velenoso livore che rovesciano sul Cavaliere, contro di Lei non pronunciano mai una parola sgarbata, a Lei non rivolgono mai la benché minima accusa.
Come Togliatti é capace di tutto. Come Togliatti è un gelido calcolatore e non fa mai nulla, non dice mai nulla, che non abbia ben soppesato ponderato vagliato per Sua convenienza. (E meno male se, nonostante tanto riflettere, non ne imbrocca mai una). Come Togliatti sembra un uomo tutto d'un pezzo, un tipo coerente, ligio alle sue idee, e invece é un furbone. Un maestro nel tenere il piede in due staffe. Dirige un partito che si definisce di Destra e gioca a tennis con la Sinistra. Fa il vice di Berlusconi e non sogna altro che detronizzarlo, mandarlo in pensione. Va a Gerusalemme, con la kippah in testa piange lacrime di coccodrillo allo Yad Vashem, e poi formica nel modo piú sgradevole coi figli di Allah. Vuole dargli il voto, dichiara che "lo meritano perché pagano le tasse e vogliono integrarsi anzi si stanno integrando".
Quando ci sbalordì con quel colpo di scena ne cercai le ragioni. E la prima cosa che mi dissi fu: buon sangue non mente. Pensai cioé a Mussolini che nel 1937 (l'anno in cui Hider incominció a farsela col Gran Muftí zio di Arafat) si scopre "protettore dell'Islam" e va in Libia dove, dinanzi a una moltitudine di burnus, il kadì d'Apollonia lo riceve tuonando: "0 Duce! La tua fama ha raggiunto tutto e tutti! Le tue virtú vengono cantate da vicini e lontani!". Poi gli consegna la famosa spada dell'Islam. Una spada d'oro massicio, con l'elsa tempestata di pietre preziose. Lui la sguaina, la punta verso il sole, e con voce roboante esclama: "L'Italia fascista intende assicurare alle popolazioni mussulmane la pace, la giustizia, il benessere, il rispetto alle leggi del Profeta, vuole dimostrare al mondo la sua simpatia per l'Islam e pei mussulmani!". Quindi salta su un bianco destriero e seguito da ben duemilaseicento cavalieri arabi si lancia al galoppo nel deserto del futuro Gheddafi. Ma erravo. Quel colpo di scena non era una reminiscenza sentimentale, un caso di mussolinismo. Era un caso di togliattismo cioé di cinismo, di opportunismo, di gelido calcolo per procurarsi l'elettorato di cui ha bisogno per competere con la Sinistra e guidare in prima persona l'equivoco oggi chiamato Destra. Signor Vice presìdente del Consiglio, nonostante la Sua aria quieta ed equilibrata Lei é un uomo molto pericoloso. Perché ancor piú degli ex-democristiani (che poi sono i soliti democristiani con un nome diverso) può usare a malo scopo il risentimento che gli italiani come me esprimono nei riguardi dell'equivoco oggi chiamato Sinistra. E perché, come quelli della Sinistra, mente sapendo di mentire. Pagano le tasse, i Suoi protetti islamici?!? Quanti di loro pagano le tasse?! ? Clandestini a parte, spacciatori di droga a parte, prostitute e lenoni a parte, appena un terzo un po' di tasse! Non le capiscono nemmeno, le tasse. Se gli spiega che servono ad esempio per costruire le strade e gli ospedali e le scuole che anch'essi usano o per fornirgli i sussidi che ricevono dal momento in cui entrano nel nostro paese, ti rispondono che no: si tratta di roba per truffare loro, derubare loro. Quanto al Suo vogliono-integrarsi, si stanno integrando, chi crede di prendere in giro?!?
Uno dei difetti che caratterizzano voi politici la presunzione di poter prendere in giro la gente, trattarla come se fosse cieca o imbecille, dargli a bere fandonie, negare o ignorare le realtá piú evidenti. Piú visibili, piú tangibili, piú evidenti. Ma stavolta no, signor mio. Stavolta Lei non puó negare ciò che vedono anche i bambini. Non puó ignorare ció chee ogni giomo, ogni momento, avviene in ogni cittá e in ogni villaggio d'Europa. In Italia, in Francia, in Inghilterra, in Spagna, in Germania, in Olanda, in Danimarca, ovunque si siano stabiliti. Rilegga quel che ho scritto su Marsiglia, su Granada, su Londra, su Colonia. Guardi il modo in cui si comportano a Torino, a Milano, a Bologna, a Firenze, a Roma. Perbacco, su questo pianeta nessuno difende la propria identitá e rifiuta d'integrarsi come i mussulmani. Nessuno. Perché Maometto la proibisce, l'integrazione. La punisce. Se non lo sa, dia uno sguardo al Corano. Si trascriva le sure che la proibiscono, che la puniscono. Intanto gliene riporto un paio. Questa, ad esempio: "Allah non permette ai suoi fedeli di fare amicizia con gli infedeli. L'amicizia produce affetto, attrazione spirituale. Inclina verso la morale e il modo di vivere degli infedeli, e le idee degli infedeli sono contrarie alla Sharia. Conducono alla perdita dell'indipendenza, dell'egemonia, mirano a sormontarci. E l'Islam sormonta.
Non si fa sormontare". Oppure questa: "Non siate deboli con il nemico. Non invitatelo alla pace. Specialmente mentre avete il sopravvento. Uccidete gli infedeli ovunque si trovino. Assediateli, combattete li con qualsiasi sorta di tranelli". In parole diverse, secondo il Corano dovremmo essere noi ad integrarci. Noi ad accettare le loro leggi, le loro usanze, la loro dannata Sharia. Signor Fini, ma perché come capolista dell'Ulivo non si presenta Lei?».
Come Togliatti é capace di tutto. Come Togliatti è un gelido calcolatore e non fa mai nulla, non dice mai nulla, che non abbia ben soppesato ponderato vagliato per Sua convenienza. (E meno male se, nonostante tanto riflettere, non ne imbrocca mai una). Come Togliatti sembra un uomo tutto d'un pezzo, un tipo coerente, ligio alle sue idee, e invece é un furbone. Un maestro nel tenere il piede in due staffe. Dirige un partito che si definisce di Destra e gioca a tennis con la Sinistra. Fa il vice di Berlusconi e non sogna altro che detronizzarlo, mandarlo in pensione. Va a Gerusalemme, con la kippah in testa piange lacrime di coccodrillo allo Yad Vashem, e poi formica nel modo piú sgradevole coi figli di Allah. Vuole dargli il voto, dichiara che "lo meritano perché pagano le tasse e vogliono integrarsi anzi si stanno integrando".
Quando ci sbalordì con quel colpo di scena ne cercai le ragioni. E la prima cosa che mi dissi fu: buon sangue non mente. Pensai cioé a Mussolini che nel 1937 (l'anno in cui Hider incominció a farsela col Gran Muftí zio di Arafat) si scopre "protettore dell'Islam" e va in Libia dove, dinanzi a una moltitudine di burnus, il kadì d'Apollonia lo riceve tuonando: "0 Duce! La tua fama ha raggiunto tutto e tutti! Le tue virtú vengono cantate da vicini e lontani!". Poi gli consegna la famosa spada dell'Islam. Una spada d'oro massicio, con l'elsa tempestata di pietre preziose. Lui la sguaina, la punta verso il sole, e con voce roboante esclama: "L'Italia fascista intende assicurare alle popolazioni mussulmane la pace, la giustizia, il benessere, il rispetto alle leggi del Profeta, vuole dimostrare al mondo la sua simpatia per l'Islam e pei mussulmani!". Quindi salta su un bianco destriero e seguito da ben duemilaseicento cavalieri arabi si lancia al galoppo nel deserto del futuro Gheddafi. Ma erravo. Quel colpo di scena non era una reminiscenza sentimentale, un caso di mussolinismo. Era un caso di togliattismo cioé di cinismo, di opportunismo, di gelido calcolo per procurarsi l'elettorato di cui ha bisogno per competere con la Sinistra e guidare in prima persona l'equivoco oggi chiamato Destra. Signor Vice presìdente del Consiglio, nonostante la Sua aria quieta ed equilibrata Lei é un uomo molto pericoloso. Perché ancor piú degli ex-democristiani (che poi sono i soliti democristiani con un nome diverso) può usare a malo scopo il risentimento che gli italiani come me esprimono nei riguardi dell'equivoco oggi chiamato Sinistra. E perché, come quelli della Sinistra, mente sapendo di mentire. Pagano le tasse, i Suoi protetti islamici?!? Quanti di loro pagano le tasse?! ? Clandestini a parte, spacciatori di droga a parte, prostitute e lenoni a parte, appena un terzo un po' di tasse! Non le capiscono nemmeno, le tasse. Se gli spiega che servono ad esempio per costruire le strade e gli ospedali e le scuole che anch'essi usano o per fornirgli i sussidi che ricevono dal momento in cui entrano nel nostro paese, ti rispondono che no: si tratta di roba per truffare loro, derubare loro. Quanto al Suo vogliono-integrarsi, si stanno integrando, chi crede di prendere in giro?!?
Uno dei difetti che caratterizzano voi politici la presunzione di poter prendere in giro la gente, trattarla come se fosse cieca o imbecille, dargli a bere fandonie, negare o ignorare le realtá piú evidenti. Piú visibili, piú tangibili, piú evidenti. Ma stavolta no, signor mio. Stavolta Lei non puó negare ciò che vedono anche i bambini. Non puó ignorare ció chee ogni giomo, ogni momento, avviene in ogni cittá e in ogni villaggio d'Europa. In Italia, in Francia, in Inghilterra, in Spagna, in Germania, in Olanda, in Danimarca, ovunque si siano stabiliti. Rilegga quel che ho scritto su Marsiglia, su Granada, su Londra, su Colonia. Guardi il modo in cui si comportano a Torino, a Milano, a Bologna, a Firenze, a Roma. Perbacco, su questo pianeta nessuno difende la propria identitá e rifiuta d'integrarsi come i mussulmani. Nessuno. Perché Maometto la proibisce, l'integrazione. La punisce. Se non lo sa, dia uno sguardo al Corano. Si trascriva le sure che la proibiscono, che la puniscono. Intanto gliene riporto un paio. Questa, ad esempio: "Allah non permette ai suoi fedeli di fare amicizia con gli infedeli. L'amicizia produce affetto, attrazione spirituale. Inclina verso la morale e il modo di vivere degli infedeli, e le idee degli infedeli sono contrarie alla Sharia. Conducono alla perdita dell'indipendenza, dell'egemonia, mirano a sormontarci. E l'Islam sormonta.
Non si fa sormontare". Oppure questa: "Non siate deboli con il nemico. Non invitatelo alla pace. Specialmente mentre avete il sopravvento. Uccidete gli infedeli ovunque si trovino. Assediateli, combattete li con qualsiasi sorta di tranelli". In parole diverse, secondo il Corano dovremmo essere noi ad integrarci. Noi ad accettare le loro leggi, le loro usanze, la loro dannata Sharia. Signor Fini, ma perché come capolista dell'Ulivo non si presenta Lei?».
Oriana Fallaci
New York, Gennaio 2004
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