Il futuro ha due bellissime figlie: lo sdegno e il coraggio... Lo sdegno per la realtà delle cose; il coraggio per cambiarle.
sabato 24 agosto 2013
giovedì 15 agosto 2013
Un muratore di 52 anni si è ucciso in una vallata del Piemonte. Non era gay, dunque nessuna prima pagina dei quotidiani. Non è stato ucciso da un’amante. Dunque nessuna informazione televisiva. Non era un immigrato in arrivo dalla Libia. Dunque nessuna solidarietà da ministri o presidente della Camera, nessuna preghiera del Papa. Ha lasciato un biglietto in cui ha spiegato che non ce la faceva più economicamente. Dunque da non far sapere in giro. Perché i media son tutti impegnati a raccontare che l’Europa è uscita dalla recessione, che tutto va bene purché il governo resti in carica.
Giorgio Napolitano assicura che aprire una crisi politica sarebbe fatale. Per il muratore piemontese è stato fatale questo governo, è stato fatale il governo di Monti e Fornero. D’altronde, mentre i politici del Pd spiegano che l’Imu deve essere pagata, chi non ha i soldi per pagarla si uccide. Nel disinteresse delle feste di partito, degli spin doctor che si occupano dei candidati da promuovere come fossero saponette o detersivi. Al muratore suicida non importava nulla delle rinunce del governo Alfetta ad un aereo tra la flotta di cui dispongono ministri e soci. Al muratore interessava un lavoro che consentisse di vivere. Ma il lavoro non c’è anche se gli analisti di servizio assicurano che la recessione è finita. Aggiungendo che, comunque, la disoccupazione aumenterà. E l’Imu non aiuterà certo i muratori, perché i costi delle tasse vengono sottratti non solo alla costruzione di nuovi edifici, ma anche alla manutenzione. Se i soldi non ci sono, i lavori si procrastinano. Ma Monti, il maggior responsabile del disastro, insiste che bisogna pagare. E se non si può pagare, si devono vendere gli immobili. Finendo in mezzo ad una strada, ma è Monti che ce lo chiede. I cartelli di vendita, appesi ovunque, portano ad una ridistribuzione del patrimonio immobiliare italiano. Nel silenzio assordante dei media. Perché a comprare, a prezzi di saldo, non sono i nuovi ricchi, i ceti emergenti, in una ridistribuzione sociale. No, a comprare sono le società degli speculatori. Sono quelli che i soldi ce li avevano già e che ora si possono arricchire speculando sulle difficoltà del ceto medio che si impoverisce. Sono loro i grandi sostenitori dei Monti, degli Alfetta.
Giorgio Napolitano assicura che aprire una crisi politica sarebbe fatale. Per il muratore piemontese è stato fatale questo governo, è stato fatale il governo di Monti e Fornero. D’altronde, mentre i politici del Pd spiegano che l’Imu deve essere pagata, chi non ha i soldi per pagarla si uccide. Nel disinteresse delle feste di partito, degli spin doctor che si occupano dei candidati da promuovere come fossero saponette o detersivi. Al muratore suicida non importava nulla delle rinunce del governo Alfetta ad un aereo tra la flotta di cui dispongono ministri e soci. Al muratore interessava un lavoro che consentisse di vivere. Ma il lavoro non c’è anche se gli analisti di servizio assicurano che la recessione è finita. Aggiungendo che, comunque, la disoccupazione aumenterà. E l’Imu non aiuterà certo i muratori, perché i costi delle tasse vengono sottratti non solo alla costruzione di nuovi edifici, ma anche alla manutenzione. Se i soldi non ci sono, i lavori si procrastinano. Ma Monti, il maggior responsabile del disastro, insiste che bisogna pagare. E se non si può pagare, si devono vendere gli immobili. Finendo in mezzo ad una strada, ma è Monti che ce lo chiede. I cartelli di vendita, appesi ovunque, portano ad una ridistribuzione del patrimonio immobiliare italiano. Nel silenzio assordante dei media. Perché a comprare, a prezzi di saldo, non sono i nuovi ricchi, i ceti emergenti, in una ridistribuzione sociale. No, a comprare sono le società degli speculatori. Sono quelli che i soldi ce li avevano già e che ora si possono arricchire speculando sulle difficoltà del ceto medio che si impoverisce. Sono loro i grandi sostenitori dei Monti, degli Alfetta.
Un Pensiero Verde per Parma: Sabato 31 agosto a Fidenza, Festa Lega Nord sezi...
Un Pensiero Verde per Parma:
Sabato 31 agosto a Fidenza,
Festa Lega Nord sezi...: Sabato 31 agosto a Fidenza , Festa Lega Nord sezione di Fidenza-Salsomaggiore in piazza GARIBALDI con comizio del Segretario Fed...
Sabato 31 agosto a Fidenza,
Festa Lega Nord sezi...: Sabato 31 agosto a Fidenza , Festa Lega Nord sezione di Fidenza-Salsomaggiore in piazza GARIBALDI con comizio del Segretario Fed...
lunedì 5 agosto 2013
RISPONDO all' On Maestri sulla gazzetta di Parma di oggi :Egregio direttore,
Mi sento in dovere di rispondere alle parole pronunciate dall'onorevole Patrizia Maestri perché la polemica politica e lo scontro, anche acceso, sono una cosa, la falsità e la menzogna, un'altra.
Affermare che il ministro Kyenge non ha avuto comportamenti offensivi nei confronti della Lega Nord e' mentire sapendo di mentire. Come ho avuto occasione di ricordare, proprio il ministro ha - per prima - scelto di non stringere la mano al capogruppo della Lega Nord a Milano che voleva incontrarla. Lei ha continuato a non rispondere alle domande che il quotidiano LaPadania le poneva. Lei ha più volte affermato che gli attacchi che le venivano rivolti dalla Lega, guarda caso solo quelli, erano legati alla sua persona, alla sua storia e quindi anche al colore della sua pelle, invece che alle sue scellerate politiche immigratorie.
Ora, davvero basta!
I cittadini non sono pecore e si accorgono benissimo di quello che accade sia nelle aule parlamentari che fuori. Perche' il ministro Kyenge non risponde alle domande che le pongo? Perche' non ci dice come e' arrivata in Italia? Perche' invece di spiegare lascia che al suo posto sia l'onorevole Maestri a correre in sua difesa?
Quanto alle parole dell'onorevole Maestri secondo la quale io sarei ricordato nelle cronache parlamentari per le mie qualità di pugile, la invito ad andare a vedere il lavoro da me svolto. Un lavoro che ho portato avanti con passione e dedizione intervenendo sui temi che mi vedevano giocare un ruolo di primo piano: la lotta alla contraffazione e ai falsi, e la difesa del sistema agricolo. Se per farlo ho dovuto battere i pugni sul tavolo ne sono orgoglioso.
Io per prima cosa difendo la mia gente, i suoi posti di lavoro e la sua storia. Poi gli altri. Evidentemente tanto il ministro Kyenge quanto l'on. Maestri la pensano diversamente.
Fabio Rainieri
Segretario nazionale Lega Nord Emilia
venerdì 5 luglio 2013
giovedì 27 giugno 2013
CENTINAIO: ECCO LE CARCERI VUOTE INUTILIZZATE IN TUTTO IL PAESE
14 strutture carcerarie pronte ma abbandonate. In Calabria raggiungiamo il "ridicolo", il carcere nuovo e all'avanguardia abbandonato perchè privo della strada asfaltata per arrivarci !!
www.prov-parma.leganord.org
www.ilpensieroverde.com
www.prov-parma.leganord.org
www.ilpensieroverde.com
martedì 25 giugno 2013
JariColla.com: Regione Lombardia: approvata la Legge sulla riduzi...
JariColla.com: Regione Lombardia: approvata la Legge sulla riduzi...: La Lombardia è la Regione più virtuosa d'Italia! Approvata la Legge sul taglio dei costi della politica con un taglio secco del 50, ...
mercoledì 12 giugno 2013
Clandestinità è reato: lo dice anche la Cassazione
Clandestinità è reato: lo dice anche la Cassazione.
In una rara dimostrazione di sanità mentale, la Cassazione ha di fatto
confermato che la clandestinità è reato. Nonostante gli schiamazzi di Boldrini
e congolese.
I giudici della Corte infatti, con la sentenza n.
24877/13, hanno confermato la pronuncia di secondo grado che ha inflitto la pena
pecuniaria di 5000,00 euro a un extracomunitario che, in violazione
dell’art. 10bis del D.Lgs. n. 286/1998, dimorò in territorio italiano senza
essere provvisto di permesso di soggiorno.
Contro la sentenza di condanna in appello, vi fu,
incredibilmente, l’impugnazione del Procuratore Generale – ovvero chi dovrebbe
rappresentare in un certo senso la pubblica accusa – il quale argomentò contro
la sentenza d’appello, che, secondo lui, la norma contrastava con la
nostra Costituzione e le norme europee. Con questa sentenza la Cassazione dà ragione
alla Corte d’Appello e torto al Procuratore Generale, affermando una volta per
tutte che il reato di ingresso e permanenza illegale sul territorio
italiano è conforme alla nostra Costituzione (come affermato dalla stessa
Corte Costituzionale con sent n. 250/10) e non contrasta nemmeno con la Direttiva UE
115/2008 (così come anche esplicitamente sancito dalla Corte di Giustizia
Europea con la decisione del 6/12/12).
Secondo la
Cassazione infatti, la norma che prevede il reato di
immigrazione clandestina “non punisce una condizione ontologica” (la condizione
di straniero), ma una precisa condotta penalmente rilevante: l’essere, lo
straniero, penetrato nel territorio nazionale illegalmente, e cioè in
violazione delle norme che regolano i flussi migratori, che lo Stato italiano è
legittimato a controllare.
Insomma, le frontiere esistono, e lo Stato ha il diritto – e
il dovere – di farle rispettare in nome della comunità dei cittadini italiani.
Resistono, anche nella magistratura, sacche di buon senso.
Dedicato a tutti gli italioti pseudoantirazzisti.
No tax area cassata, la Lega Nord: "Come volevasi dimostrare. Solo una pagliacciata del PD"
No tax area, la Lega Nord al Partito Democratico: “Tentativo in extremis di salvare la faccia"
Iscriviti a:
Post (Atom)