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martedì 2 ottobre 2012

Non sarebbe possibile immaginare nulla di così strano e poco credibile, che non sia stato affermato da qualche filosofo.


I vari filosofi di sinistra di questi tempi si lavano la bocca esaltando il cambiamento di immagine e considerazione dell’Italia nel mondo da quando è caduto il governo Berlusconi.
E ovviamente non potrebbe essere diversamente … peccato che in queste “esternazioni filosofiche” ci sia la solita classica ipocrisia di sinistra, per intenderci vorrei ricordare le parole di Bersani che reiterando un famoso “IO NON CI STO”, ha dichiarato che il suo partito è diverso dagli altri e di non mischiarsi col fango del Pdl, dimenticando o facendo finta di dimenticare la melma che ha sommerso il suo amico Penati o il suo tesoriere Lusi.
Ma torniamo a noi ! L’apice della riconquistata considerazione e rispetto per l’Italia è arrivato in questi giorni con la sentenza dei giudici tedeschi che hanno negato il processo dei gerarchi nazisti colpevoli della strage di Sant’Anna con l’assassinio di 560 civili nell’Agosto del 1944.
Sempre per la stessa ritrovata considerazione vi riporto qui sotto l’elenco dei terroristi Italiani che vivono beatamente in paesi esteri con i quali, sulla carta, esistono trattati che vengono puntualmente ignorati da quei paesi.

LATITANTI IN FRANCIA - L’ex leader di Potere Operaio Oreste Scalzone, condannato a 16 anni, rifugiato in Francia e tornato in liberta’ nel 2007. Proprio la Francia, tra il 1978 ed il 1982, era diventata la meta di una vera e propria migrazione: 400-500 esponenti della composita galassia eversiva italiana si riversarono Oltralpe. Tra i rifugiati a Parigi fino al 2004 figurava anche anche Cesare Battisti. Dopo quella data, quando si stava avvicinando la sua estradizione per una condanna all’ergastolo, Battisti aveva fatto pero’ perdere le sue tracce, per poi riapparire a Rio de Janeiro, in Brasile, dove nel 2007 venne arrestato. Sempre nel 2007 nella capitale francese venne arrestata l’ex Br Marina Petrella, condannata in Italia all’ergastolo. L’anno successivo il presidente Nicolas Sarkozy decise pero’ la revoca della sua estrazione per ‘motivi umanitari’, viste le precarie condizioni di salute dell’ex Br al cui capezzale arrivo’ anche la premiere dame Carla Bruni.

…SVIZZERA - In terra francese inoltre ci sarebbero latitanti come Giorgio Pietrostefani, condannato a 22 anni per l’ omicidio del commissario Luigi Calabresi ed Enrico Villimburgo, altro brigatista condannato all’ ergastolo nel processo Moro ter; Simonetta Giorgieri (che qualcuno indica in Spagna) e Carla Vendetti, sospettate di contatti con le nuove Brigate Rosse; Sergio Tornaghi, legato alla colonna milanese delle Br ‘Walter Alasia’, RobertaCappelli, della colonna romana. Non estradabile dalla Svizzera, perche’ divenuto cittadino elvetico, il Br Alvaro Lojacono, condannato all’ergastolo per il delitto Moro. Altre destinazioni frequenti dei latitanti sono Sud e Centro America.

NICARAGUA, BRASILE - In Nicaragua risiede Alessio Casimirri, brigatista del commando che sequestro’ Aldo Moro ed uccise i cinque uomini di scorta. Condannato all’ergastolo, Casimirri, diventato cittadino nicaraguense, ha un ristorante sulla costa. E in Nicaragua ha trovato rifugio anche Manlio Grillo, ricercato per il rogo di Primavalle, nel quale morirono i due fratelli Mattei. Il suo ex compagno di Potere Operaio Achille Lollo vive invece in Brasile: nel 1993 il Tribunale supremo federale rigetto’ la richiesta di estradizione presentata dall’Italia. Per entrambi le condanne a 18 anni di reclusione per i fatti di Primavalle sono cadute in prescrizione.

GIAPPONE - Nel campo del terrorismo nero, uno dei latitanti e’ stato, fino al novembre scorso, Delfo Zorzi, militante di Ordine Nuovo, condannato in primo grado all’ ergastolo per la strage di Piazza Fontana e poi assolto in appello. Nel 1989 Zorzi divenne cittadino giapponese, con il nome di Roi Hagen, bloccando cosi’ i tentativi di estradizione.

Ciliegina sulla torta vorrei ricordare i nostri due MARO’ che nonostante gli accordi internazionali per cui dovrebbero essere processati in Italia vengono illegalmente detenuti in India, paese che ignorando bellamente qualunque accordo e trattato continua a ignorarci completamente.

ilpensieroverde

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