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venerdì 13 gennaio 2012

Tassiamo le prostitute nelle case chiuse.


La Lega porta la proposta in comune a Bologna e in Regione.



“Avevamo visto giusto sui numeri della prostituzione e continueremo la raccolta firme per aprire le case chiuse iniziata in Piazza Maggiore prima di Natale, anche alla luce delle aperture fatte dall'Assessore Monti sul tema” - dichiara Manes Bernardini, capogruppo della Lega Nord a Bologna e Consigliere regionale, dopo aver appreso dalla stampa i dati raccolti sulla prostituzione dai Carabinieri della Compagnia di Bologna.
“La legge Merlin è ormai anacronistica, obsoleta, ha fatto il suo tempo e, oggi, non ha più ragione di esistere, visti i pessimi risultati prodotti: ossia, strade piene di prostitute, centri massaggi che di fatto si aprono a varie prestazioni sessuali e pagine di giornali pieni di annunci su prestazioni ad evidente carattere sessuale in abitazioni sparse in tutta la città.
Lo dicevamo due mesi fa e lo confermiamo alla luce dei risultati prodotti dall’indagine” prosegue l’esponente della Lega Nord.
“In un momento dove vengono chiesti sacrifici a tutti, non si può più soprassedere a questo fenomeno diffuso e bisogna muoversi per fare pagare le tasse a questo mondo sommerso che è produce evasione fiscale sul reddito prodotto. L’iniziativa della raccolta firme che la Lega Nord aveva attivato sul problema, ha trovato un grande riscontro nella cittadinanza e, finite le feste natalizie, riprenderemo la battaglia. Il Comune non può legiferare sulla materia, ma può con un ordine del giorno, che stiamo presentando sia in Comune che in Regione, sollecitare chi di dovere perché lo faccia. Una richiesta che deve nascere dal basso, dalle realtà che vivono questi numeri e sentono il problema direttamente sulla loro pelle” conclude Bernardini.
“È necessario abolire questa legge per arginare e contrastare il fenomeno della prostituzione, ma soprattutto per evitare lo sfruttamento femminile, minorile e delle immigrate, che vengono messe sul marciapiede per ingrassare il malavitoso di turno, garantendo così controlli sanitari, azioni effettive di recupero e di reinserimento sociale, lotta al racket e applicazione della tassazione sul reddito prodotto.”

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