Si fa un gran parlare di governo tecnico, e ogni giornale riporta una lista di ipotetici ministri. Si sa, funziona sempre così, rassegnamoci. Questa volta però c’è qualcosa di strano. Leggiamo tanti nomi, tutti tecnici, o presunti tali, cioè personalità non legate a partiti politici, e quindi ben lotani dall’essere identificabili con questo o quel partito.
Ma c’è un intruso. Da buon topolino, si è infilato in quella lista e pare che non se ne sia accorto nessuno (a parte Casini). È Giuliano Amato, il dottor Sottile, l’imbucato d’eccezione.
Ma a che titolo Giuliano Amato compare in una lista di tecnici? Non si sa, francamente. Lui è politicamente schierato, molto schierato, quindi lontano dalla classica concezione di “tecnico”. E’ stato premier, poi ministro dei governi Goria, De Mita, D’Alema e Prodi, e di lui non è che abbiamo ricordi molti positivi. Si deve a lui, infatti, la famosa rapina dei conti correnti.
Ma Amato rappresenta anche l’incarnazione perfetta di tutti i privilegi e gli sprechi della politica. Ha fatto molto discutere, e ancora continua a farlo, la notizia della sua pensione: Giuliano Amato, infatti, percepisce 1047 €. Sì, al giorno. Una cifra folle, che supera i 30.000 euro mensili.
E pensare che, secondo le indiscrezioni, uno dei punti dell’agenda di Monti sarebbe la lotta ai privilegi della politica. Bene, ma Monti potrebbe iniziare a non imbarcare i vecchi privilegiati di questa casta.
fonte blog: DAW
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