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venerdì 1 luglio 2011

De Maghistris, il Mago di Oz.

Ieri ho provato una gioia immensa quando tutti i TG hanno “aperto” mostrando una Napoli finalmente pulita e tirata a lucido, senza più roghi per i vicoli, né per le strade le tonnellate di immondizia che sino a qualche giorno fa minavano la salute dei discendenti di Partenope e mortificavano i paesaggi della splendida città vesuviana. Del resto, il sindaco neo-eletto De
Magistris, napoletano verace come le vongole cornute, lo aveva preannunciato in campagna elettorale, era stato chiaro: in quattro giorni metto tutto a posto. Detto e fatto. Si vabbeh, ce ne ha impiegati cinque di giorni, uno di più del previsto, ma il leggero ritardo glielo perdoniamo volentieri mentre ci congratuliamo  per l’efficienza e la determinazione con la quale ha preso di
petto e risolto la vicenda. D’altra parte, dal migliore allievo della bottega di Mastro Antonio, dal pupillo di Duss Duss c’era da aspettarselo. E quando parliamo di Checciazzecca mica parliamo del primo che passa, ma di uno che a suo tempo ha risolto alla radice il problema della corruzione in Italia. Le cifre di Mani Pulite, una fiction popolare sponsorizzata, pare, da Manetti&Roberts e Vidal Profumi, e regolarmente trasmessa da Rai e Mediaset, parlano chiaro: delle 3200 persone indagate, 2565 furono rinviate a giudizio e tra queste poche riuscirono a scampare alla giusta condanna considerando che le sentenze passate in giudicato furono ben 156, cioè il 6% del totale degli arrestati, interrogati, messi in isolamento e ricattati negli affetti più cari.
Facendo “capovolta”, come direbbe il capo riconosciuto dei “diversi da tutti”, possiamo affermare senza tema di smentita che Mr Sintassi abbia ingiustamente ed arbitrariamente fatto mettere agli arresti, interrogato, isolato, ricattato negli affetti più cari ben (stavolta il ben è serio) 94 persone per ogni cento che ne ha indagate, e che abbia ottenuto la condanna solo di una per ogni 20 persone tartassate. Ed alle altre 19 cosa gli ha raccontato dopo? Senza dire che dei 3200 indagati, ben 630 furono riconosciuti completamente estranei ai
fatti loro contestati, e che nonostante tutto questo sconquasso perdurato per 7 anni nulla è cambiato nel sistema di tangenti e bustarelle che vige in Italia, come tante cronache anche recenti ci ricordano. Allora? Cui prodest? Questa è l’ efficienza che Amuchina ci ha regalato, e che ha lasciato in eredità al Tribunale di Milano, se è vero che il deficit di cassa per le sole
intercettazioni di quell’Assise supera i 110 milioni di €, laddove a Roma “ladrona” quella voce non raggiunge i 4 milioni €. Avendo frequentato questa scuola, è ovvio che il talentuoso De Maghistris si sia rivelato all’altezza della situazione. Certo ci sono state delle difficoltà iniziali. Ma per fortuna alla fine tutto è andato bene ed il neo-inquilino di palazzo S. Giacomo si è
perfettamente inserito nello schieramento di sinistra della politica nazionale.
D’altra parte, da uno che per sua ammissione ha per modello Berlinguer Enrico e che votava convinto per il PCI cosa potreste aspettarvi? Ed ha cominciato a fare “Il Mago di Oz”, il personaggio inventato da Baum nel ’900. Un mago che non era tale, che era un comune mortale, ma che era riuscito a confondere per qualche tempo i cittadini del Paese di Oz prima che fosse scoperto per quel ciarlatano che era.  Ha imparato presto il DeMa a fare “politica di sinistra” shakerando il solito cocktail fatto di menzogne, false promesse e di
scaricabarili. Solo adesso il neo-sindaco si è accorto che il problema dei rifiuti a Napoli è ‘na cosa grande e seria, dove inefficienze, incapacità, mancanza di programmazione, pesanti interessi della criminalità organizzata hanno prodotto una situazione  esplosiva che ogni tanto viene infatti fatta scoppiare ad arte. Ma allora se prima non sapeva ‘ste cose, di che parlava? S’è accorto che non è con la bacchetta magica che si possa risolvere il problema,
ed il Mago di Oz oggi l’unica cosa che sa fare è di chiedere l’aiuto del Premier. Beh, se pensava che dovesse essere il governo di Roma a risolvere la situazione, tanto valeva che il Comune di Napoli fosse commissariato, non gli serviva un sindaco. Ora mi chiedo, di fronte alla sua evidente incapacità di affrontare il problema in un modo qualsiasi, cosa ne sarà delle altre promesse fatte in campagna elettorale? Preso dalla foga oratoria era arrivato a programmare di erogare dalle fontanelle pubbliche acqua fresca microfiltrata e gassata (s’è dimenticato il prosecco e l’aranciata, già che c’era…), una raccolta differenziata minimo al 66 %, più nessun rifiuto, tutto riciclato a Napoli entro il 2025. Chissà il Mago di Oz che avrà previsto per Napoli entro il 2044 e poi, a più lungo termine, entro il 2099….Certo, se la partenza è questa… Cari amici napoletani, che vi devo dire? Chi è causa del suo mal….
Durante la corsa alla massima poltrona di P.zza Plebiscito ho saputo che molti di voi, per inneggiare al futuro sindaco, sono arrivati ad intonare cori “De Magistris facci sognare”. Beh, almeno in questo siete stati accontentati, e sono contenta per voi, sicurissima come sono che stiate già sognando. Sì, un nuovo sindaco…. Ma come potevate aspettarvi rose e fiori da uno che è un esponente di rilievo dell’Italia dei Dolori? Dai su, adesso non fate così. “A
da passà a nuttata…” Ciao ed ..auguri...

di Caelsius

2 commenti:

  1. Potere delle poltrone tanto potere che alla fine dà alla testa e si danno i numeri

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  2. Il mio commento a questo giullare,da magistrato e da sindaco.

    http://www.stavrogin2.com/2011/06/swift-e-la-monnezza.html

    saluti

    RispondiElimina