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giovedì 2 giugno 2011

Puglia: Vendola indagato per il caos nella Sanità regionale!


Dopo gli arresti dell’ex-Direttore amministrativo dell’Asl di Bari e di un alto dirigente, la Procura si sveglia e porta in tribunale il Governatore regionale
L’era ura! Il Governatore pugliese Niki Vendola(Sinistra e Libertà) è stato iscritto del registro degli indagati della Procura della Repubblica di Bari per tentata concussione. L’iscrizione del presidente della Regione è un atto dovuto che risale a un paio di settimane fa (ma del quale solo ieri si è avuta notizia ufficiale!) e che, probabilmente, finirà per essere archiviato. Fino a ieri, comunque, Vendola aveva assicurato che “l’ipotesi che io sia indagato è una vergogna!”.  
A metterlo nei guai pare sia stata la relazione dei Carabinieri nell’ambito delle indagini che hanno portato alla denuncia per tentata concussione ben undici persone, tra le quali proprio Vendola e il Sen. Alberto Tedesco (Pd gruppo Socialisti autonomisti), già Assessore regionale alle politiche della Salute indagato dalla Procura antimafia del capoluogo pugliese. I militari dell’Arma nella relazione sull’operato degli indagati hanno scritto che “sono ritenuti responsabili di aver imposto, nel maggio 2008, a direttori generali delle Aziende sanitarie locali e alle Aziende ospedaliere pugliesi, le nomine di Direttori amministrativi e sanitari, nonché dei medici primari di Strutture operative complesse, al fine di rafforzare la presenza della propria coalizione politica nelle istituzioni locali”. Ahi, ahi, ahi! Ci siamo kompagno Vendola! Prima si urla contro il Cavaliere accusandolo delle peggiori nefandezze e poi ci si comporta come i vecchi traffichini di regime! Ahi ahi ahi! O’ Governatore aveva definito “sconvenienti” un paio di telefonate intercettate dal comando dei Carabinieri di Bari, ammettendo il proprio imbarazzo in tal senso il 6 luglio del 2010, quando il Pubblico ministero Digeronimo lo aveva convocato in caserma per mostrargli le trascrizioni di quei colloqui. Parole certamente “equivocabili”, scambiate col Senatore Tedesco, all’epoca suo Assessore alla sanità (già indagato per corruzione in un altro procedimento!) e oggi parlamentare del Partito democratico. L’interesse del magistrato Antimafia riguardava in modo particolare le selezioni per il Primario di neurologia dell’Ospedale di Acquaviva delle Fonti (Ba). Dopo l’esito delle selezioni, Vendola aveva chiamato Tedesco, pensando che l’allora membro della Giunta regionale avesse influenzato i risultati del concorso. Nella sua autodifesa di fronte al Pm il presidente aveva sostenuto di considerare suo dovere politico fare chiarezza sulla questione, pertanto non si era trattenuto dal chiamare Tedesco, aggravando la sua posizione poiché chiedeva delucidazioni riguardo l’Istituto zooprofilattico, sottolineando che il suo interessamento era nato dalle sollecitazioni ricevute da un parlamentare socialista. Siamo alle solite: è mai possibile che nel Mezzogiorno non si riesca a gestire la Pubblica amministrazione con trasparenza senza intrallazzare? E’ mai possibile che certa gente concepisca i rapporti interpersonali solo su base clientelare? Ma la cosa peggiore è che poi fanno pure la morale alla controparte politica! No comment!

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