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domenica 15 maggio 2011

Lega Nord: L'Italia dei templari del sacro prato di Pontida

Celati dalla fitta nebbia, scudi alzati e lance in resta  le orde dei barbari del nord si sono riversati infine sulle colline e le pianure italiche fin quasi al lambire del mare..travolgendo tutti e tutto.
Il popolo della Padania tanto irriso e bistrattato dalla sinistra radical schic ma anche da certa destra dai giornali e dai media..quel movimento del carroccio ancora ieri considerato da molti, gretto ingorante razzista xenofobo e secessionista..con un attacco massiccio e congiunto ha annesso ormai tutto il nord prospero e gettato solide fondamenta per la costruzione di nuovi indesiamenti avamposti e torri di guardia nelle regioni tradizionalmente considerate rosse.  La vera sorpresa di questa tornata elettorale è la Lega.
 I templari del sacro prato di Pontida  alla fine sono riusciti a sfondare al centro e la  marcia alla conquista di Caput mundi cuore nevralgico del potere e centro politico è solo questione di tempo.
Non ci sono più alibi per il governo del centrodestra. Con buona pace delle frange conservatrici del PDL e dei falsi riformisti del PD  dopo decenni di centralismo è giunta l'ora del federalismo e delle riforme.
Paradossalmente e contrariamente da quanto pronosticato dalla maggiorparte dei fini analisti e pseudo Nostradamus italioti..l'appalto per i lavori che trasformaranno/cambieranno una volta per tutte" NdR. e sarebbe anche ora" il volto antico e stantio di questa nostra Italia è stato affidato dagli elettori proprio a quell''unica forza politica che è stata capace di ascoltare la pancia del paese di rispondere concretamente ai problemi dei cittadini di accogliere le loro istanze...cosa che non hanno fatto tutti gli altri PD in testa troppo impegnati a rimirarsi allo specchio e a far rullare i tamburi di guerra.
Personalmente pur non condividendo in toto le politiche della Lega..perlomeno le idee di alcuni suoi esponenti più estremisti quali i separatisti, (NdR. l'Italia del futuro infatti per me deve essere una sola...ma meglio governata dalle classi dirigenti delle varie regioni.) Sono tuttavia altresi convinto che gli unici in grado di attuare queste benedette riforme da troppo tempo rimandate da tutti siano proprio i Cota gli Zaia, i Maroni.
Insomma. Osservando il  quadro d'insieme consegnatoci da queste elezioni regionali non si può fare a meno di notare..uno che il partito democratico ne esce con le ossa rotte e deve necessariamente riformarsi e questa volta per davvero se vuole arrivare vivo e vegeto alle elezioni del 2013, due il PDL deve dare strada alla Lega..o saranno davvero guai seri soprattutto per la leadership della coalizione, e tre che le riforme da quella fiscale a quella della giustizia devono essere varate in tempi brevi con o senza il consenso dell'opposizione e di quelle frange oltaransiste e conservatrici che gravitano all'interno della PDL.
Ci sono ancora tre anni prima della fine di questa legislatura. ..e allora buon lavoro Lega.

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