
Perchè, sia chiaro, sono favorevole alla libera aggregazione dei giovani, che hanno il sacrosanto diritto di ritrovarsi, anche in gruppi numerosi come nel caso della serata prevista per questa sera a Padova, grazie al tam tam dei social network.
Quello che disapprovo totalmente è il messaggio che, con le ordinanze “alla Zanonato”, viene dato a questi ragazzi: “Bevete pure un litro di alcol a testa, e poco importa se si tratta di vino o di un superalcolico, sbronzatevi per bene purchè le forze dell’ordine non vi trovino in possesso di più di una bottiglia da litro”.
Mi spiegherà poi Zanonato anche come farà a sapere se il “litro” che tengono in mano questi giovani è il primo (ed unico) che si scoleranno nella serata, oppure se hanno più volte riempito e poi svuotato la stessa bottiglia. Sono proprio curioso di sapere come verranno eseguiti i controlli e le relative misurazioni.
Ben venga lo spirito di aggregazione, ne abbiamo bisogno in una società come la nostra che tende ad isolare l’individuo più che ad unirlo, ben vengano concerti e musica, ma quella impartita da Zanonato con la sua ordinanza è vera e proprio “istigazione al bere”!
E per finire una considerazione: come mai, visto che la manifestazione non è autorizzata, viene speso denaro pubblico per l’allestimento di trenta bagni chimici, e vengono predisposti turni straordinari di lavoro di personale della polizia locale? Perchè mai, mi chiedo, mettere a disposizione risorse pubbliche quando i bilanci comunali, e noi sindaci lo sappiamo bene, sono ridotti all’osso? Chi provvederà, domani, a ripulire le zone che inevitabilmente verranno sporcate dal bivacco di migliaia di persone? E a spese di chi?
Staremo a vedere quale esempio di civiltà sarà in grado di dimostrare domattina la città di Padova.
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