Stop al nucleare: verso nuova strategia energetica nazionale
Dopo la moratoria di un anno, il governo ha deciso lo stop definitivo al programma per la realizzazione di nuove centrali nucleari. Con un emendamento presentato in Parlamento, vengono cancellate tutte le norme che consentivano il ritorno del nucleare nel nostro Paese. Decidere se questa energia ha ancora un futuro spetta ora all’Unione europea, nel frattempo il governo italiano s’impegna a definire una nuova strategia energetica nazionale. La Strategia terrà conto delle indicazioni stabilite dall’Ue e dai competenti organismi internazionali e dovrà soddisfare alcune esigenze illustrate dal ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, in Senato il 20 aprile scorso: "La prima esigenza a cui far fronte è quella relativa alla sicurezza della produzione di energia e alla sostenibilità ambientale; la seconda è quella che fa riferimento all'idoneità dell'approvvigionamento energetico sotto il profilo quantitativo, all'economicità per le famiglie e per le imprese e, al tempo stesso, all'attenuazione delle condizioni di dipendenza dai Paesi esportatori di petrolio e gas".Per raggiungere queste finalità - ha spiegato il ministro - occorre impegnarsi per il potenziamento delle infrastrutture energetiche, per il sostegno alle attività di ricerca e sviluppo e per la promozione e valorizzazione delle filiere energetiche nazionali. Ed è chiaro che le attività di ricerca interesseranno il settore energetico nel suo complesso e saranno finalizzate a sviluppare tutte le soluzioni che potranno favorire il conseguimento degli obiettivi indicati.
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