Due notizie in una sarebbero manna dal cielo per qualsiasi giornalista, ma sono una piacevole scoperta pure per qualsiasi blogger. In certi casi può capitare di imbattersi in colpi di fortuna di questo genere.
La prima delle due notizie, al prezzo di una, è che nella corsa di Piero Fassino alla poltrona di sindaco di Torino per le prossime elezioni comunali del 15/16 maggio sono coinvolti due pregiudicati. Non esattamente uno scoop dell'ultima ora, perché sui guai giudiziari di Giusy La Ganga e Giancarlo Quagliotti nulla è mai stato nascosto: il primo, craxiano degli anni '90, ha patteggiato 20 mesi e 500 milioni di lire di multa dopo aver confessato di essere stato coinvolto in un grosso giro di tangenti nell'ambito di finanziamenti illeciti al partito; il secondo, ex dirigente Pci, è stato coinvolto in scandali di tangenti sia nell'83 sia nel '93, quando è stato condannato per le mazzette che la Fiat pagava al Pds.
La seconda notizia, forse ancora più importante e sicuramente più clamorosa, è che per l'occasione sono improvvisamente spariti i giustizialisti. Nessun dipietrista ha messo becco sulla faccenda, probabilmente per spirito di coalizione. Ma persino un giornale fieramente bacchettone e severo come "Il Fatto quotidiano", tradizionalmente in prima linea contro i politici pregiudicati o inquisiti, si è mostrato assai benevolo e indulgente. Fa sorridere che uno come Raphael Rossi scriva "Non c'è dubbio che i due personaggi abbiano pagato per le loro malefatte".
Sarà anche vero, ma non c'è dubbio anche che la disparità di trattamento da parte di certa stampa sia evidente: cosa succederebbe se i due soggetti fossero candidati in liste di sostegno a Coppola? Cosa avrebbe scritto Il Fatto Quotidiano?
Intanto, è cosa buona e giusta che tutti i cittadini torinesi sappiano che Giancarlo Quagliotti è niente meno che il coordinatore della campagna elettorale di Piero Fassino, e che Giusy La Ganga è candidato per il consiglio comunale in quota Pd. Decidano serenamente gli elettori se votarlo o no, l'importante è che sappiano che trattasi di pregiudicati. E che, stavolta, non ci sarà nessun moralista del Fatto Quotidiano o di Anno Zero a ricordarlo.
La prima delle due notizie, al prezzo di una, è che nella corsa di Piero Fassino alla poltrona di sindaco di Torino per le prossime elezioni comunali del 15/16 maggio sono coinvolti due pregiudicati. Non esattamente uno scoop dell'ultima ora, perché sui guai giudiziari di Giusy La Ganga e Giancarlo Quagliotti nulla è mai stato nascosto: il primo, craxiano degli anni '90, ha patteggiato 20 mesi e 500 milioni di lire di multa dopo aver confessato di essere stato coinvolto in un grosso giro di tangenti nell'ambito di finanziamenti illeciti al partito; il secondo, ex dirigente Pci, è stato coinvolto in scandali di tangenti sia nell'83 sia nel '93, quando è stato condannato per le mazzette che la Fiat pagava al Pds.
La seconda notizia, forse ancora più importante e sicuramente più clamorosa, è che per l'occasione sono improvvisamente spariti i giustizialisti. Nessun dipietrista ha messo becco sulla faccenda, probabilmente per spirito di coalizione. Ma persino un giornale fieramente bacchettone e severo come "Il Fatto quotidiano", tradizionalmente in prima linea contro i politici pregiudicati o inquisiti, si è mostrato assai benevolo e indulgente. Fa sorridere che uno come Raphael Rossi scriva "Non c'è dubbio che i due personaggi abbiano pagato per le loro malefatte".
Sarà anche vero, ma non c'è dubbio anche che la disparità di trattamento da parte di certa stampa sia evidente: cosa succederebbe se i due soggetti fossero candidati in liste di sostegno a Coppola? Cosa avrebbe scritto Il Fatto Quotidiano?
Intanto, è cosa buona e giusta che tutti i cittadini torinesi sappiano che Giancarlo Quagliotti è niente meno che il coordinatore della campagna elettorale di Piero Fassino, e che Giusy La Ganga è candidato per il consiglio comunale in quota Pd. Decidano serenamente gli elettori se votarlo o no, l'importante è che sappiano che trattasi di pregiudicati. E che, stavolta, non ci sarà nessun moralista del Fatto Quotidiano o di Anno Zero a ricordarlo.
di Riccardo Ghezzi
Interessante articolo.
RispondiEliminaLo faccio pervenire a Mario Giordano, autore del libro Sanguisughe, visto che sabato scorso è stato ospite del programma di Luca Telese su La7.
Articolo ripubblicato QUI .
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