L'Europa ha bisogno di riforme per accelerare la crescita economica e in questo caso la Germania «deve servire da esempio» per gli altri Paesi. Lo ha detto il governatore della Banca d'Italia e membro del consiglio direttivo della Banca centrale europea, Mario Draghi, durante un'intervista al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung che verrà pubblicata martedì. «La Germania ha migliorato la sua competitività attuando delle riforme strutturali. Questo deve essere il modello».
IL CASO ITALIA - «L'Italia non è un Paese a rischio», ha aggiunto Draghi. «L'indebitamento delle famiglie e delle imprese è tra i più bassi in Europa. La struttura industriale è molto diversificata e pertanto resistente. Il bilancio delle partite correnti è in equilibrio. Durante la crisi, il deficit di bilancio italiano durante la crisi non è aumentato come in altri Paesi. La durata media del debito pubblico italiano è aumentata a sette anni e tre mesi, il che ci protegge da problemi di finanziamento». L'Italia, insiste Draghi, non è più un Paese simbolo di instabilità. «Ma abbiamo bisogno», rileva, «di regole severe per ridurre l'indebitamento» e «di maggiore crescita».
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