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domenica 11 settembre 2011

Che figuraccia: la Cgil falsifica ovunque i dati sulla partecipazione allo sciopero

Povera Cgil, com’è caduta in basso. Per smentire il fallimento dello sciopero del 6 settembre, la cui partecipazione è stata assai inferiore alle attese soprattutto da parte della pubblica amministrazione (solo il 6.9% dei dipendenti pubblici avrebbe incrociato le braccia, secondo i dati rilevati alle ore 17 del 6 settembre, gli ultimi disponibili. Il 6 maggio l’adesione era stata esattamente il doppio), il sindacato ha pensato bene di rifilare dati fasulli. Una mossa non proprio felice, anche perché le bugie hanno le gambe corte.
E così, se il comunicato diffuso all’Ansa che annunciava uno straripante “70% di mezzi pubblici rimasti in deposito a Torino, Roma, Napoli” è stato contraddetto piuttosto agevolmente dall’evidenza dei fatti (mezzi pubblici che, soprattutto a Torino, circolavano piuttosto regolarmente e fonti interne alla Gtt, Gruppo Torinese Trasporti, parlavano di un massimo 30% di bus e tram rimasti in deposito), figuraccia peggiore è stata fatta a Firenze, dove il sindacato rosso ha perso la faccia. Il sindaco, Matteo Renzi, ha rivelato i dati relativi alla partecipazione allo sciopero da parte dei dipendenti pubblici del Comune: un eloquente 14%, percentuale piuttosto bassa, sintomatica di un’adesione pressoché insignificante. Niente da fare, la rappresentanza comunale della Cgil ha battuto i piedini per terra, non c’è proprio voluta stare: “Renzi è un bugiardo”, “Renzi è un sindaco che non ama i propri dipendenti”, “La stampa di regime, dando credito a Renzi, vuole demolire la grande mobilitazione messa in campo dalla Cgil in tutta Italia”. Come no, però di dati che potessero smentire quelli diffusi dal sindaco, nemmeno l’ombra.
Tralasciando le “rosse” Torino e Firenze, e trasferendoci nella “rossa” Emilia Romagna, ecco la vera barzelletta. Succede a Imola. Nella cittadina romagnola, la segretaria locale della Cgil, tal Mirella Collina, pensa bene di diffondere dati roboanti: “In Comune a Imola, tra le persone che erano in servizio e potevano scioperare, l’adesione è stata del 91%, quindi oltre la nostra rappresentanza”.
Così parlo la simpatica sindacalista. Succede però che il giorno dopo arrivano i dati ufficiali, diffusi dal Comune: in tutto hanno scioperato 211 dipendenti e 2 dirigenti su 604 in organico. Se la matematica non è un’opinione, un po’ meno del 91%. Esattamente il 35,3%.
Le cifre vere sono state diffuse dai colleghi sindacalisti Alessandro Lugli (Cisl) e Giuseppe Rago (Uil) e finite su giornali come “Il Resto del Carlino” e “La Voce di Romagna”. Eloquenti i titoli: “I dati del Comune sbugiardano la Cgil”.
Proprio il caso di dirlo: Che figuraccia! Complimenti!



fonte blog: questa è la sinistra italiana
http://networkedblogs.com/mRsc1

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