Serve un cambio di rotta. Uno strappo netto col passato. Un’affermazione rivoluzionaria: basta 6 o 18 politico, basta promozioni facili, basta egualitarismo. Basta sprechi, basta strumentalizzazioni, basta professori incapaci. Vogliamo una rivoluzione nel nome del merito e della qualità.
Vogliamo un’università certamente accessibile a tutti ma selettiva in base al merito. Per intenderci se si hanno carenze in matematica forse non si deve studiare ingegneria. Vogliamo un’università libera dai baroni e dai professori che si fanno vedere in facoltà due volte l’anno per poi sparire. Sono questi, e non il Ministro Gelmini, che ci stanno rubando il futuro. Vogliamo un’università in cui i professori siano selezionati in base al merito e alle competenze. E vogliamo, se ci permettete, un’università che consenta l’inserimento rapido nel mondo del lavoro.
È questa l’Università che vogliamo. Se non l’avete ancora capito, noi vogliamo fare una rivoluzione, vogliamo fare un 2011 di piazza in nome del merito e della qualità. Contro coloro che vogliono l’egualitarismo. Fermateci, se ci riuscite.
di Fausto Piu
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