Il vuoto propositivo della sinistra di questo Paese viene riempito con i nuovi riti etici, affidati, in modo patetico, alle donne ed ai bambini. Ecco così che al Palasport, nel raduno di Libertà e Giustizia, al cospetto di Roberto Saviano, di Gustavo Zagrebelsky, Umberto Eco, Gad Lerner e Susanna Camusso, a un ragazzino di 13 anni, Giovanni Tarizzo hanno fatto recitare: "Perché il presidente del Consiglio si fa i comodi suoi mentre l'Italia è piena di problemi? Perché lui pensa solo a fare festini ad Arcore mentre c'è gente povera e gente come lui che nuota nell'oro? Guardandomi in giro per le vie di Milano vedo una città maltenuta, sporca, inquinata. Perché tutto questo succede?".
Perché il premier e il governo se ne fregano dell'Italia? Perché ci sono tanti giovani meritevoli senza lavoro e perché il governo non fa nulla per aiutarli? Perché della scuola pubblica ci si occupa solo per tagliare i costi? Perché i modelli dominanti che vengono proposti a noi giovani sono quelli del consumo e dei soldi? Perché le mafie sono ancora così potenti nel nostro Paese e non si fa niente per combatterle?". Quindi una conclusione, che se fosse farina del suo sacco, dimostrerebbe che il ragazzino ha già la stoffa di un giornalista di classe: "Ci sono molte domande senza risposta, ma ciò che spero è che con un nuovo governo ci saranno meno domande e più risposte".
Tutto ciò ha un sapore pedagogico Togliattiano. La sinistra muta il pelo ma non il vizio. C’è però una cosa da aggiungere. I ragazzini di Libertà e Giustizia sono precoci. A tredici anni mettono gli occhi nel buco della serratura, per guardare i “festini”. E imparano a odiare i ricchi, che nuotano nell’oro, mentre c’è tanta povera gente in giro. Il denaro è ancora sterco del demonio. E’ questa la sinistra liberale che si candida a governare l’Italia assieme a Fli e all’UDC?
Raffaele Varricchio
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