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martedì 9 aprile 2013

di Andrea Zorandi ... Il resoconto di Pontida


Il resoconto di Pontida


Ieri [ndr.: Domenica 7 Aprile 2013], siamo tornati a respirare l’”aria pura” che da sempre ha pervaso ed ossigenato la Lega Nord: gente del Nord unita a parlare dei problemi delle nostre regioni con il giusto spirito di fratellanza e amicizia. È stato un raduno davvero difficile per le avverse condizioni climatiche di questa primavera che proprio non vuol sbocciare e la complessità organizzativa, ma assolutamente riuscitissimo grazie a chi si è rimboccato le maniche per far si che si rivelasse, come sempre, un successo: dal più giovane dei militanti fino al Segretario Federale Roberto Maroni.
Nel susseguirsi degli oratori sul palco sono stati toccati tutti i punti più cari alla nostra base: il federalismo, la nascitura macroregione del Nord, le tasse pagate ad uno Stato che continua a dilapidarle sperperandole a favore di quel clientelismo approfittatore di certe regioni del Sud che tanto è inviso ai leghisti, i provvedimenti da adottare per una possibile ripresa economica, la sicurezza della gente, l'immigrazione clandestina e tanto altro. Questo è stato possibile perché da quasi un anno la Lega Nord ha ripreso a lavorare seriamente abbandonando gli slogan e costruendo un progetto politico concreto basato su fatti e su teste pensanti.
Purtroppo uno sparuto gruppetto di vecchi militanti cripto-belsitiani ha deciso di tentare di rovinare la festa contestando chi ha salvato la Lega Nord dal baratro ed ha invertito la rotta della nave elettorale quando stava per riuscire nell’impresa di raggiungere consensi algebrici (per intenderci numeri sotto lo zero). Sono stati pochi parassiti, gli stessi che rimanendo nell’ombra hanno sempre lavorato per il proprio tornaconto (o poltrona da parlamentare o consigliere regionale che dir si voglia) provocando la perdita di ¾ dei consensi degli elettori. Gli stessi che oggi fingendo indifferenza, quasi fischiettando, hanno il coraggio di domandare fantomatiche dimissioni della nuova classe dirigente interna che altre colpe non ha se non quella di aver ottenuto l’unico successo politico possibile: il Governo della regione più importante d’Italia, la Lombardia. Ma noi, veri leghisti, continueremo a lavorare per gli ideali della Lega Nord ed a lottare per un futuro costruito e gestito dai popoli e non da stati corrotti e usurpatori. Noi la faccia ce la continuiamo a mettere, ai banchetti, ai gazebo, sempre tra la gente perché la Lega Nord e' viva, viva la Lega Nord!

ANDREA ZORANDI Seg. Lega Nord Parma

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