Nel calcio la sudditanza psicologica è conosciuta come giustificazione nei confronti di quegli arbitri che “sbagliano” solo a favore delle grandi squadre.
Sarà così anche per il direttore Giuliano Molossi: nel giorno del silenzio elettorale non perde occasione, da alcuni anni, di tessere sistematicamente le lodi del “destinato a vincere” da parte dei soliti poteri forti della città, quelli conosciuti al grande pubblico e quelli occulti. Ancora una volta il direttore della Gazzetta di Parma ha dato prova di biasimevole sudditanza o calcolata dipendenza e così non ha perso occasione per evidenziare, anche nel giorno della riflessione elettorale, il candidato prescelto per diventare il prossimo sindaco di Parma: Vincenzo Bernazzoli. Per lui solo lodi: “il grande favorito è persona seria e moderata e ha amministrato la Provincia senza acuti ma con equilibrio. Si propone di riportare in Comune serietà e sobrietà «dopo la propaganda e la grandeur del berlusconismo”. Per alcuni candidati viene solo accennata la presenza alla competizione elettorale o la loro utilità per Bernazzoli al ballottaggio; per gli altri solo giudizi negativi o patetici: per Buzzi, dopo aver richiamato le nefandezze della giunta di cui era vice sindaco, ne ribadisce il coraggio di candidarsi “senza vergognarsi degli scandali” (ma è un elogio o una critica feroce?); Ghiretti viene liquidato con un generico “è una persona per bene e onesta” seguito da quello che sembra una mal celata offesa a tutti gli altri che fanno politica: “di questi tempi, è già molto”; o, come per la Lega, vengono solo richiamate le tragiche vicende locali e riproposte, con studiato accanimento, le negative vicende nazionali che nulla hanno a che fare con la coerenza, la correttezza, la trasparenza della Lega Nord a Parma e tantomeno con la presente tornata elettorale; perché allora non ha ripreso anche le vicende Penati e Lusi? O fatto l’elenco dei segretari o parlamentari o eletti di tutti gli altri partiti indagati o con procedimenti a carico, Grillo compreso? Evidentemente non voleva, o non poteva, fare uno “sgarro” al futuro sindaco di Parma. Solo per il designato al ballottaggio, Elvio Ubaldi, ha “sprecato” qualche parola in più con toni quasi da “solidarietà sociale”, ma fedele al motto: mettiamo le mani avanti che non si sa mai!!!
E’ sempre vero il detto della nostra tradizione popolare: “il servo lega l’asino dove il padrone vuole”. Un’ultima considerazione: in fatto di carriera, caro direttore, concordo con Aristotele: “la dignità non consiste nel possedere onori, ma nella coscienza di meritarli”.
Andrea Zorandi
Candidato sindaco Lega Nord Padania sezione di Parma città.
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