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lunedì 18 luglio 2011

Rifiuti a Napoli: hanno cambiato tutto per non cambiare niente

Dopo decenni di gestione criminale che ha portano Napoli agli onori della cronaca mondiale per cui non si riusciva a distinguere se fosse più delinquente la camorra o la pubblica amministrazione, siamo arrivati alla svolta.
La svolta voluta dai napoletani che hanno designato un magistrato al governo della città. Un novello Mandrake che prima ha irretito con menzogne galattiche un esercito di creduloni (quanto ingenui non so dire) ed ora mette in pratica le soluzioni tecniche proprie di una sinistra ignorante, senza dignità e senza rispetto per i cittadini.
Un atteggiamento tipico di una parte della magistratura a cui ci siamo, obtorto collo, dovuti abituare.
E' di quest'oggi la notizia che per risolvere il problema rifiuti napoletani si è deciso che il metodo migliore
sarà quello di CARICARLI SU NAVE AL RITMO DI 5.000 TONNELLATE ALLA SETTIMANA e da Ottobre si dovrà operare con raccolta differenziata e compostaggio.
Mi sono già espresso su queste metodiche che considero fallimentari e dirette solo a sovvenzionare malaffare e nepotismo di maniera.
Ribadisco che Napoli ha bisogno di processare i rifiuti eliminandoli in loco e bonificando le discariche esistenti. Non tenendoseli in attesa di trasformarli in cosa ? In altri rifiuti ?
E la soluzione più semplice è anche quella più sicura mediante ricorso a tecnologie rapide e sicure proprio perchè si sta operando in un territorio fortemente antropizzato.
LA SOLUZIONE:
Ripropongo brevemente il progetto presentato già nel 2004 e reiterato nel 2006 e nel 2008 (con l'interessamento del Rotary ) ai vari Bassolini, Jervolini etc. etc. etc. premettendo che la tecnologia a plasma termico tratta tutte le tipologie di rifiuto organico.

1) Raccolta di tutti i tipi di rifiuto organico (quindi tolto vetro e metallo)
2) Macinatura
3) Gassificazione
4) Riciclo delle ceneri vetrificate  (come materiale di riempimento per massicciate stradali)

L'impianto di processo è MODULARE quindi, all'occorrenza, si possono aggiungere  unità a seconda delle fluttuazioni quantitative.

Le unità possono essere specializzate nel trattare diverse tipologie : solo ospedalieri, solo tossici etc.
Anche se ciò, ripeto, in un plasma termico non è necessario. E' solo una questione di gestione delle linee di processo. Il risultato è sempre lo stesso: gas e inerti.

Il trattamento a plasma ha un rapporto di riduzione dei rifiuti che può arrivare sino a 300: 1.
Ciò significa che per ogni tonnellata di rifiuti si possono ottenere AL MASSIMO 300 kg di inerti.
QUINDI IL RICORSO ALLA DISCARICA NON ESISTE PIU'.

Il trattamento a plasma è silenzioso e non rilascia odori fastidiosi in quanto il complesso lavora a pressione negativa (cioè inferiore alla pressione atmosferica) ed è molto compatto per cui può essere posizionato nell'immediata periferia della città.

Il trattamento a plasma non rilascia diossine, furani o VOC's.

Un impianto a plasma costa il 40% in meno rispetto a un inceneritore. Quindi se Napoli avesse a suo tempo scelto questa tecnologia anzichè quella installata ad Acerra si ritroverebbe oggi con:
A) 4 reattori a plasma binati per un totale di 8 linee di processo distribuiti sul territorio con una
     capacità di 800.000 ton/ anno
B) Nessun problema di discariche esaurite e, quindi, nessuna tensione sociale.
C) Nessun problema di inquinamento in biosfera.

La prima obiezione che si fa a questa tecnologia è: " Ma se funziona così bene perchè non ha una diffusione maggiore ?"
Molto semplice: in altre nazioni non esistono le problematiche generatesi a Napoli.
In Giappone ad esempio si sono già realizzati (Hitachi Metals Corp.) e gli inceneritori verranno sostituiti a fine vita con reattori a plasma.
Negli USA non si hanno problemi di stoccaggio o di inquinamento (non gli interessa !) ma la Municipalità di New York ha deciso di dotarsi di un impianto a 24 reattori con cui bonificherà anche i fanghi del porto.
Negli USA la tecnologia a plasma è diffusissima su portaerei, sottomarini nucleari e sulle navi appoggio della Marina.La NASA utilizzò il plasma termico per testare i materiali con cui ricoprire gli Shuttle.
La Francia, a Morcenx, usa il plasma per inertizzare l'amianto ed a breve inizierà anche a trattare i rifiuti urbani.
In Bulgaria il plasma verrà usato per vetrificare e stabilizzare scorie nucleari.

Ma questi sono discorsi che ho già fatto in varie sedi (e non solo io !) mi hanno sfibrato e demotivato.
Se manca la volontà politica di fare una scelta le parole non servono a nulla.
Dopo anni di battaglie inutili posso tranquillamente ritenere di avere la coscienza a posto.
Chi vuole vivere nella melma ed essere amministrato da incompetenti (o peggio !) faccia pure.
Tifo, colera e tumori permettendo.
Nota: A suo tempo furono consegnati gli elaborati tecnici contenenti i tracciati in spettroscopia di massa, in cromatografia e all'infrarosso degli inquinanti residui. Tutti sotto i limiti ammessi dall'EPA (molto più restrittivi delle norme CEE).Con in più la bibliografia sui principi di funzionamento (la maggior parte prodotta dal CNR).Non mi risulta che ne abbiano letto una sola pagina.Però Napoli e le sue amministrazioni continuano mendicare denaro e interventi che pesano su noi tutti senza minimamente pensare a risolvere seriamente questa piaga ultradecennale  (ricordate il colera del 1972 ?).

 Di: Marcello Sanna

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