Ancora brutte notizie: sembra che per Banca Mb - l'istituto di credito milanese nel quale sono ancora depositati 7,5 milioni di euro di Tep - la liquidazione coatta è sempre più vicina. A dirlo è il «Corriere della sera». In un articolo pubblicato ieri si legge che l'offerta presentata da Centrale Finanziaria, insieme ad una cordata di soci di Banca Mb, per salvare l'istituto di credito in amministrazione straordinaria da diciassette mesi non piace
ai commissari della Banca d'Italia. I quali, sempre secondo il «Corriere », avrebbero marchiato la proposta come un «impegno inadeguato». L'offerta era partita un mese fa: in tutto sul piatto ci sono venti milioni di euro.
Dodici garantiti dalla Centrale di Giancarlo Elia Valori, otto da quindici soci di Banca Mb con un aumento di capitale. Un impegno non ritenuto sufficiente, appunto, dai commissari per una banca che si trova attualmente con 360 milioni di debiti e con 370 milioni di crediti. E se - continua il «Corriere» - i soci di banca Mb hanno chiesto di sapere in che modo l'offerta può essere considerata adeguata, Giancarlo Elia Valori - secondo indiscrezioni - potrebbe abbandonare la partita e uscire di scena. Tutto ciò viene considerato dal «Corriere » come un ulteriore passo in avanti verso la liquidazione coatta: e se così è, il
rientro dei fondi Tep appare sempre più problematico.
Nei giorni scorsi i sindacati hanno firmato l'accordo con i commissari per accedere ai fondi emergenziali: un paracadute per sessanta lavoratori della banca ormai sottoposti alla procedura di licenziamento collettivo (anche questo viene letto come un segnale che porta verso la liquidazione). Si tratta di due anni di indennità di disoccupazione. Questa la situazione: oltre ai 60 dipendenti citati, altri quattordici hanno deciso di rimanere sino alla
fine e dodici hanno accettato il licenziamento conservando la possibilità di intentare causa. Cosa che ha già fatto l'ex management, che si è rivolto al Tar del Lazio per fermare i commissari.
Dodici garantiti dalla Centrale di Giancarlo Elia Valori, otto da quindici soci di Banca Mb con un aumento di capitale. Un impegno non ritenuto sufficiente, appunto, dai commissari per una banca che si trova attualmente con 360 milioni di debiti e con 370 milioni di crediti. E se - continua il «Corriere» - i soci di banca Mb hanno chiesto di sapere in che modo l'offerta può essere considerata adeguata, Giancarlo Elia Valori - secondo indiscrezioni - potrebbe abbandonare la partita e uscire di scena. Tutto ciò viene considerato dal «Corriere » come un ulteriore passo in avanti verso la liquidazione coatta: e se così è, il
rientro dei fondi Tep appare sempre più problematico.
Nei giorni scorsi i sindacati hanno firmato l'accordo con i commissari per accedere ai fondi emergenziali: un paracadute per sessanta lavoratori della banca ormai sottoposti alla procedura di licenziamento collettivo (anche questo viene letto come un segnale che porta verso la liquidazione). Si tratta di due anni di indennità di disoccupazione. Questa la situazione: oltre ai 60 dipendenti citati, altri quattordici hanno deciso di rimanere sino alla
fine e dodici hanno accettato il licenziamento conservando la possibilità di intentare causa. Cosa che ha già fatto l'ex management, che si è rivolto al Tar del Lazio per fermare i commissari.
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