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domenica 9 settembre 2012


LA BANCA D’ITALIA CONFERMA IL GRANDE IMBROGLIO DELLO SPREAD.


Nell’odierna pubblicazione “Stime recenti dei premi per il rischio sovrano di alcuni paesi dell’area dell’euro”, la Banca d’Italia conferma quanto già detto dal governatore Ignazio Visco nell’intervista al direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, l’8 luglio 2012; quanto emerso dalla più recente letteratura economica (vedasi, fra tutti, “Self-Fulfilling Crises in the Eurozone” di Paul De Grauwe e Yuemei Ji, maggio 2012); e quanto andiamo denunciando già da alcuni mesi.
Sulla base dell’andamento dei fondamentali fiscali e macroeconomici, il premio per il rischio sui titoli decennali del debito pubblico italiano dovrebbe attestarsi, in termini di differenziale di rendimento rispetto al Bund tedesco, intorno a 200 punti base.
Finalmente la verità viene a galla: lo spread a 553 punti il 9 novembre 2011 è stato un grande imbroglio, così come un grande imbroglio è stato lo spread a 536 il 24 luglio 2012. Presidente del Consiglio Berlusconi a novembre, presidente del Consiglio Monti a luglio. Se il merito di credito dell’Italia vale 200 punti base oggi, tanto valeva anche 10 mesi fa, indipendentemente dal governo in carica. Come volevasi dimostrare.

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