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sabato 28 maggio 2011

BITONCI SUL “BOTTELON” A PADOVA: ZANONATO, LA TUA ORDINANZA ISTIGA I RAGAZZI ALLA SBRONZA COLLETTIVA.

“Mi chiedo cosa passi per la testa al sindaco di Padova nel momento in cui, nonostante il parere contrario della questura ad una manifestazione come quella in programma questa sera a Padova con una stima di presenze che si aggira intorno alle diecimila persone, emana un’ordinanza che, imponendo il limite massimo di un litro di bevande alcoliche a testa, in qualche modo dà ufficialità – e quindi autorizza – la sbornia collettiva.
Perchè, sia chiaro, sono favorevole alla libera aggregazione dei giovani, che hanno il sacrosanto diritto di ritrovarsi, anche in gruppi numerosi come nel caso della serata prevista per questa sera a Padova, grazie al tam tam dei social network.
Quello che disapprovo totalmente è il messaggio che, con le ordinanze “alla Zanonato”, viene dato a questi ragazzi: “Bevete pure un litro di alcol a testa, e poco importa se si tratta di vino o di un superalcolico, sbronzatevi per bene purchè le forze dell’ordine non vi trovino in possesso di più di una bottiglia da litro”.
Mi spiegherà poi Zanonato anche come farà a sapere se il “litro” che tengono in mano questi giovani è il primo (ed unico) che si scoleranno nella serata, oppure se hanno più volte riempito e poi svuotato la stessa bottiglia. Sono proprio curioso di sapere come verranno eseguiti i controlli e le relative misurazioni.
Ben venga lo spirito di aggregazione, ne abbiamo bisogno in una società come la nostra che tende ad isolare l’individuo più che ad unirlo, ben vengano concerti e musica, ma quella impartita da Zanonato con la sua ordinanza è vera e proprio “istigazione al bere”!
E per finire una considerazione: come mai, visto che la manifestazione non è autorizzata, viene speso denaro pubblico per l’allestimento di trenta bagni chimici, e vengono predisposti turni straordinari di lavoro di personale della polizia locale? Perchè mai, mi chiedo, mettere a disposizione risorse pubbliche quando i bilanci comunali, e noi sindaci lo sappiamo bene, sono ridotti all’osso? Chi provvederà, domani, a ripulire le zone che inevitabilmente verranno sporcate dal bivacco di migliaia di persone? E a spese di chi?
Staremo a vedere quale esempio di civiltà sarà in grado di dimostrare domattina la città di Padova.

Cordiali saluti

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